Discussioni

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"Andate tutti a fanculo, facce di merda!"dissi andando nello spogliatoio e sbattendo la porta. Avevo perso l'ennesima sfida ma non era questo quello che mi faceva arrabbiare, anche perché contro Nyv era quasi impossibile vincere, ma il fatto che tutti i ragazzi che furono interpellati dissero che non avrei avuto nessuna possibilità di vincere quando poi in hotel mi avevano incitato ad accettare la sfida. Non mi è mai piaciuto essere presa per il culo, ho sempre scelto la verità e volevo che gli altri facessero lo stesso con me e poi, lo ammetto, mi dava fastidio essere sottovalutata.

Ancora.

Bastavo già io a buttarmi giù;

Bastavo già io a dirmi che non ero abbastanza;

Bastavo già io a non credere in me stessa.

Ero stanca di sentirmi meno degli altri e loro lo sapevano, ero stanca della falsità di alcune persone là dentro.
Le uniche persone ad avermi appoggiata sia dentro che fuori gli studi di Amici erano Stefano, Talisa e Gaia.

Stefano e Talisa erano diventati miei buoni amici e avevano imparato a conoscermi e a non ferirmi, soprattutto mi dicevano sempre la verità e quando avevo torto o ragione erano i primi a farmelo notare, cosa che ho sempre apprezzato in loro.

Le stesse cose per cui apprezzavo Gaia, lei riusciva sempre a farmi ragionare e a farmi calmare nei miei momenti  di rabbia, che all'interno della scuola sono molti, forse troppi. Siamo indispensabili l'una per l'altra, siamo sempre pronte a consolarci a vicenda, sono veramente felice di aver trovato una tale amica qui dentro. Già, amica forse non tanto. Tutti vedevano il nostro legame particolare e diverso da ogni altro legame di amicizia, tutti vedevano come entrambe cambiassimo in meglio quando eravamo insieme, io mi stavo innamorando di lei purtroppo non sapevo se anche lei provasse le stesse cose.

Pensare a Gaia mi aveva fatto tornare il sorriso, anche solo per un istante, poi però tornai a pensare al motivo della mia incazzatura. Ormai stavo piangendo, più per il nervosismo che per altro, quando sentii la posta aprirsi e poi subito dopo richiudersi.

"Marti" era lei, quella voce l'avrei riconosciuta tra mille. Gaia si avvicinò alla panca dove ero seduta e si inginocchiò davanti a me per guardarmi in faccia, anche se io avevo lo sguardo basso proprio perché non volevo che lei mi vedesse piangere.

"Amo guardami" mi disse con quel suo tono dolce ma autoritario, così mi constrinsi a guardarla e scoppiai a piangere.

"Sono stanca bibi, stanca di essere sottovalutata e stanca di sentire stronzate che escono dalle bocche delle persone che credo mie amiche" le dissi quando riuscii a calmarmi.

"Lo so amo ma non puoi fare così, fregatene del giudizio degli altri, se non ci credi prima tu come vuoi che lo facciano le altre persone? Te l'ho già detto un sacco di volte Marti, sei tu la prima che deve crederci." Mi disse la ragazza occhi cielo. Era vero, quel discorso lo avevamo affrontato un sacco di volte ma le sue parole riuscivano sempre a calmarmi e a farmi ragionare.

Si tirò su e tirò su anche me, mi spostò alcuni ciuffi ribelli che avevo davanti al viso e mi asciugò le lacrime dalle guance.

"Sei una testona scricciolo" mi disse guardandomi negli occhi e ridendo, facendo così sorridere anche me.

"Hai ragione sono una stupida "

"Una bellissima stupida"

L'affermazione di Gaia mi colse di sorpresa, non me l'aspettavo, non lì e non dopo la mia sfuriata.
Gaia continuava a guardarmi intensamente ma ora non rideva più, il suo sguardo si fece profondo e si mescolò con le mie iridi marroni. A quel punto Gaia prese il mio volto e mi diede un bacio, fu un bacio casto, senza pretese, ma mi sentii lo stesso in paradiso. Quando ci staccammo eravamo entrambe rosse in viso dall'imbarazzo, lei un po' di più, ma eravamo dannatamente felici.
Dopodiché Gaia mi fece un occhiolino e si avvicinò alla porta  ma prima di uscire mi disse: "fai presto scricciolo che dobbiamo tornare in hotel e ti devi scusare con un paio di persone ".
Tutto quello che riuscii a dire fu un flebile "ok" e mi iniziai a cambiare.

Cosa mi stai facendo Gaia Gozzi?

OneShot BeltrozziWhere stories live. Discover now