Come un atleta

185 44 34
                                    

Alle 7 e 12 del mattino la sveglia di Ally suonò.

La sua amica Sophie la prendeva sempre in giro per gli strani orari scelti per impostare la sveglia.

<<Perchè non puoi mettere la sveglia alle 7 e 10 o le 7 e 15?>>, le chiese Sophie la prima volta che si era fermata a dormire da lei.

<<Il tempo di reazione>>, aveva risposto Ally <<è il tempo intercorrente tra la percezione di un qualcosa e l'inizio di una reazione.>>

<<Il tempo di reazione>> aveva continuato a spiegare <<è fondamentale in tanti contesti.>>

<<Quali?>> aveva chiesto Sophie.

<<Per esempio se sei in macchina e devi frenare.>>

<<Ok, poi?>> l'aveva incalzata l'amica.

<<Nell'atletica, per uno sportivo il tempo di risposta tra il via e la partenza è decisivo.>>

<<Tu, cara Ally >> aveva sentenziato l'amica <<non hai nulla di atletico, sei una soffiatrice di ministrina.>>

<<Lo so, devo ancora iniziare ad allenarmi, ora sono concentrata sui tempi di reazione, chi ben comincia è a metà dell'opera.>> aveva concluso ridendo.

Ally metteva la sveglia 3 minuti prima perchè era dannatamente pigra ma era anche piena di buoni propositi, quella mattina per la prima volta, da quando ne aveva memoria, il buon proposito delle 7 e 15 aveva vinto.

Aperta la porta di casa notò che in fondo al vialetto c'era parcheggiata la macchina di Trevor.

Il tempo di reazione di Ally, se fosse stata un atleta, avrebbe mandato in delirio tutto lo stadio, richiuse la porta in un decimo di secondo.

"No" urlò fortissimo dentro di lei mentre si accovacciava dietro la porta.

"No, no, no" continuò a ripetere.

<<Ally, cosa caspita stai facendo?>>domandò sua madre passando per il corridoio.

<<E' una storia molto lunga.>> rispose lei lasciandosi scivolare a terra e poggiano la schiena sulla porta <<voi che ti racconti la verità o preferisci che ti racconti che è appena iniziata una apocalisse zombie?>>

<<Ally>> disse la madre con tono severo.

<<Mamma, ti prego>> disse lei gattonando fino ai piedi della madre <<io non ho visto neanche una puntata di walking dead, in una apocalisse zombie morirei dopo 5 minuti.>>

<<Mamma>> disse con tono drammatico <<non vuoi vedermi zombificata.>>

<<Ally, il tuo amico è parcheggiato fuori da 10 minuti. Fai l'adulta ed esci, sono certa che non ha in mente di mangiarti il cervello.>>

"Uno a zero per la mamma" pensò Ally mentre si rialzava <<sono in anticipo di qualche minuto. Dammi due minuti ed esco, promesso.>>

Ringraziò il cielo di non aver poltrito nel letto, aveva qualche minuto per orientarsi in mezzo a mille possibilità.

Fece un sospiro profondo e aprì la porta.

<<Ciao Trevor.>> disse cercando di avere un tono naturale.

<<Ciao Ally, scusa se sono venuto senza avvisare ma ho pensato che dovevamo parlare. Posso accompagnarti all'università?>> il tono di Trevor era sereno, non aveva fatto nessuna pausa mentre diceva la frase.

Come una musica di BachWhere stories live. Discover now