I Tarocchi di Fiamma

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- In principio vi era il nulla.

Come tutti ben sappiamo, l'universo era completamente e inesorabilmente uno spazio vuoto, sterile; non esisteva né  la luce, né  l'oscurità.

Poi, però, qualcosa accadde.

Il vuoto mutò. Venne alterato in minima parte, così da non essere più vuoto; un granello di sabbia, che noi definiamo "mbere", entrò nel nulla e modificò la natura del cosmo.

Sette giorni passarono, prima che la creazione che tutti conosciamo venne ultimata. Eppure, da quel momento in poi non tutto è stato rivelato.

In seguito alla caduta di Lucifero dal Paradiso, un enorme urlo fece tremare la Terra. La madre di tutti gli angeli, la moglie di Dio, la Dea del creato, pianse la perdita del figlio prediletto. Giurò vendetta a Dio e seguì il discendente.

Da allora, la Terra venne invasa dal male, divenendo un luogo buio e inospitale.

Ecate, unendosi  al figlio, Stella del mattino, generò l'oscurità e con l'atto incestuoso di concepire una figlia, accoppiandosi con la propria prole, diede vita alla progenie del peccato: Aradia, prima delle streghe, madre delle incantatrici.

La Terra, così, iniziò a marcire: le persone morivano, gli animali si estinguevano e la natura cedeva il testimone alla morte. Un lungo periodo buio che durò più di mille anni si scagliò sull'intera umanità.

Ma Dio non poteva permettere questo. Egli intervenne stipulando un patto con uno dei suoi figli: Vesta. Questi aveva un unico compito, quello di controllare la luce per evitare che le tenebre inghiottissero il mondo. Per fare ciò, le venne donato il fuoco divino, lo stesso che Prometeo, tempo fa, aveva rubato dal cielo per darlo agli uomini. La donna doveva custodirlo e usarlo per sconfiggere i terribili mostri della notte, raccogliendo, intanto, seguaci che ben presto avrebbero istituito l'ordine dei fiori della luna. Come la luna, infatti, i servi del fuoco sacro, chiamati vergini della luce, avrebbero riflesso la fiamma divina nel mondo per battere le tenebre.

Ecate, non contenta di questo, enormemente arrabbiata, si scagliò contro Dio, il quale senza esitare un attimo, la bloccò, intrappolandola in una prigione eterna.-

Pallade fermò un attimo il racconto, riprese fiato e continuò:

- Noi siamo i vergini della luce! - affermò ricco d'orgoglio - i custodi della terra, i guardiani di Ecate, servi di Dio contro l'operato di Lucifero.-

Lena finalmente iniziava a capire qualcosa, anche se non riusciva ancora a credere come fosse possibile che lei, proprio lei, facesse parte di tutto quello. Dentro sé, si chiedeva cosa avesse fatto per meritare di entrare nell'ordine.

- Sono consapevole che ora hai tanto da metabolizzare e ovviamente hai tanto a cui dover credere. Non devi sorprenderti se ti dico che tua madre era una di noi e tu sei destinata a quest'ordine dalla nascita come diretta discendente di Vesta- aggiunse Pallade.

Lui, Lena e Uriel erano nel suo ufficio seduti intorno alla scrivania. Tutto nella stanza era strano, aveva un non so che di divino. L'arredamento era di un materiale traslucido, molto massiccio, ornato da alcuni inserti color ebano. La stanza non era enorme, ma sembrava esserlo, proprio grazie alla trasparenza della mobilia e a una strana luce ambientale che sembrava far esplodere ogni confine. Lena era arrivata già da qualche ora al Tempio, aveva avuto tempo di riposarsi un po' su una poltrona presente all'interno dell'ufficio, mentre Uriel rimase fuori la stanza a fare la guardia.

- Io, discendente di Vesta?- sopraggiunse Lena, presa da stupore legato al contempo a paura

- come può essere? Io non ne sapevo nulla - continuò

Light's Virgins - Il sigillo del male -Where stories live. Discover now