Vado a vedere le magliette e trovo una canottiera bianca molto carina.

La poso sul letto e vado alla ricerca di qualcosa da mettere sotto.

"Vuoi una mano?" Mi chiede gentilmente Olive mettendosi accanto a me.

"Si ti prego." La imploro perché con il mio -buon gusto- non so come potrei andare vestita.

Solo qualche istante dopo mi tira fuori un pantaloncino nero molto carino e largo sui fianchi.

"Grazie mille è perfetto secondo me." Esulto iniziando a cambiarmi.

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"Puoi abbassare la musica?" Chiedo a Jenna sentendole cantare una canzone con un ritornello fastidioso che al momento sta passando alla radio.

"Dai è Justin Bieber. Appena finisce la tolgo completamente." Risponde facendomi alzare gli occhi al cielo.

Mi metto a guardare fuori dal finestrino e un'altra vibrazione del telefono mi ricorda Jason e i suoi messaggi.

Faccio per tirarlo fuori dalla borsetta in cui lo avevo infilato ma una frenata brusca mi riporta alla realtà.

"Siamo arrivate." Grida Jenna tirando fuori le chiavi dalla macchina e uscendo.

Ci sono stata solo una volta a casa di Alex, ma come mi ricordavo è bellissima.

C'è un viavai di gente che fa avanti e indietro dalla porta principale.

Nel giardino ci sono coppiette che si scambiano effusioni e gente che fuma.

Ava mi afferra il braccio e percorre velocemente, nonostante i tacchi alti, il vialetto.

Appena entriamo un forte odore di sudore misto a acqua di colonia mi investe.

"Che puzza." Si lamenta Olive dando vita ai miei pensieri.

Iniziamo a camminare verso il salone passando in mezzo a corpi sudati e poco vestiti.

Appena arriviamo ci sediamo al minibar e il barista ci si avvicina.

Sembra poco più alto di me, ha dei capelli neri portati indietro con il gel e ha qualche tatuaggio disegnato qua e là sulle braccia.

"Signorine volete bere qualcosa?" Chiede mostrando i denti bianchi e lucidi.

"Io un mojito grazie." Chiede Olive sorridendogli.

"Una birra." Ordina invece Jenna.

"Coca e Rum l'avete?" Domanda infine Ava.

"Certo. E tu vuoi qualcosa?" Si rivolge a me.

"No grazie, semmai più tardi." Rispondo nonostante sia quasi sicura che stasera non berrò niente.

"Quando vuoi." Ribatte strizzandomi l'occhio e andandosene con le ordinazioni.

Sento qualcosa posarmisi sulla spalla e quando mi giro vedo che Alex mi si è seduto vicino.

"Ei bellissima." Dice ridacchiando visibilmente ubriaco.

È così vicino che sento il suo alito caldo e puzzolente sul viso.

"Sei troppo ubriaco, puzzi di alcol." Gemo allontanandolo un po' da me.

Lui ridacchia e si appoggia con la testa alla mia spalla.

Dopo qualche secondo di silenzio inizio ad avere paura che si sia addormentato ma invece mi sorprende parlandomi all'orecchio.

"Ho chiesto a Jake di avere l'esclusiva tra noi perché mi ero stancato di tutte le ragazze che gli giravano intorno. Sai cosa mi ha risposto?" Sussurra.

Ogni secondoWhere stories live. Discover now