Sakamoto potrebbe morire!?!

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Arrivato in casa, Light si rintanò subito nella sua stanza assorto nelle sue elocubrazioni. Si sedette sulla sedia ed estrasse il Death Note custodito segretamente nel cassetto. Ebbe un momento di esitazione, ma poi ripensò a ciò che gli aveva detto quel Sakamoto: "devo finire i compiti". Light aveva già riflettuto su ogni aspetto psicologico, caratteriale e identitativo del soggetto. Aveva dedotto: dal tono della voce e ricercatezza dei termini che era uno studente del 5° superiore di estrema dedizione allo studio, diligente e raffinato... con molta probabilità indossa degli occhiali da vista ed ha i capelli di un colore scuro. Doveva inoltre vivere con estrema probabilità a Tokyo e ciò era ipotizzabile dalla parlata, ma avrebbe potuto comunque camuffarla.
Un individuo meticoloso e anche un po' strano, ma sicuramente curato e affascinante... non si tratta di qualcuno che passa inosservato e ciò sarà fondamentale per arrivare a lui.
In maniera generale era questo ciò che aveva dedotto e... Light aveva già un piano non solo per trovarlo, ma per testare l'intelletto del suo sfidante.

Light non poteva fare ancora nulla con il Death Note. Prima doveva investigare con l'aiuto dell'Interpol e in particolare capire in che scuola andasse.
Passarono 3 giorni prima che Light ebbe modo di terminare le sue ricerche taciute al resto del Quartier Generale, che nel mentre era ancora occupato nelle ricerche su Kira.
Light aveva trovato la scheda identificativa di Sakamoto ed era risalito alla sua scuola. Ovviamente le credenziali che aveva ipotizzato su di lui si rivelarono determinanti, soprattutto la sua carriera studentesca eccellente. Aveva fatto il suo primo... ed ultimo passo falso a fornirgli tutte quelle informazioni. A monitor appparivano chiari il nome e il cognome di Sakamoto. Era riuscito a chiamare da un numero totalmente anonimo, ma è impossibile sparire da una società tanto digitalizzata come quella odierna.
Light estrasse il Death Note e scrisse, con immotivata insicurezza, il nome e cognome di Sakamoto, aggiungendo la postilla di chiamare al Quartier generale come aveva fatto l'ultima volta.
Passarono 6.40 minuti e, puntuale come un orologio svizzero, ecco squillare il telefono. Light si gettò su di esso ed alzò la cornetta.
"Spero sia almeno riuscito a identificarmi, Light Yagami-San." ERA SAKAMOTO.
Light era sconvolto, PERCHÈ NON MORIVA!?
Sakamoto: "Avevo detto che vi avrei comunicato dettagli riguardo alla nostra Sfida. Ho avuto tanti impegni, ma voi potete già immaginare la situazione: immagino voi già sappiate che faccio il 5° anno di superiore, o quante altre cose sarete riuscito a scovare..."
Light provava per la prima volta nella sua esistenza un senso di soggezione per un comune e patetico umano. Rimase ad ascoltare in silenzio.
"Ebbene, desidererei incontrarvi in un posto con molta gente, un posto in cui ci si può mettere in mostra... ci incontreremo ad un Lunapark. Vi invierò la posizione e le specifiche di seguito a questa telefonata. Allora, la salu..."
Light: "Dimmi, Sakamoto. Il tuo cognome non è Ushiwaka, non e così? Bastardo, dimmi come hai fatto ad eludere il Death Note?"
Sakamoto: "Segreto. O meglio posso solo dirvi, visto che si è dimostrato così bravo da trovarmi, che non mi ucciderà di certo un nome che potrà leggere in giro. Il mio nome di certo è Sakamoto, è importante che sappia il nome di chi la surclasserà. Cordiali saluti, famigerato Kira." La linea si interruppe.
Light ripose il telefono con calma. La sua mente stava elaborando ad una velocità tale da non lasciar spazio alla rabbia del fallimento. Arrivò in un istante a capire il perchè, il perchè non fosse morto, o meglio, perchè il cognome non era quello giusto. Solo la persona identificata da un certo cognome, può essere uccisa in quel modo, ma se il cognome noto fosse solo una convenzione identificativa, mentre il suo vero cognome, quello con cui anche lui ci si riconosce e con cui ha firmato la venuta al mondo, fosse un altro? È l'unica spiegazione plausibile, anche se unica tra tutte fino a questo momento.
Light interpellò Ryuk, ma come sempre, era ignaro di tutto... Sakamoto si stava rivelando un avversario sempre più complicato. Light Yagami era stato messo in difficoltà e per lui era ineccepibile.
I dettagli arrivarono come detto e l'appuntamento era stato fissato per le ore 14:47 del giorno 14 Marzo, tra altri 3 giorni.
Light comunicò ai membri del QG i dettagli della faccenda, ma nel modo che gli era comodo: "Voi tutti ascoltatemi, ho una pista per catturare Kira." L'attenzione fu attirata magneticamente su di lui. "Mi sono permesso di fare delle ricerche su un individuo: un certo Sakamoto, il quale vuole sfidare me, nuovo Elle, per cercare di scoprire il mio nome ed eliminarmi. Costui è Kira."
Soichiro: "Ma Light, perchè non ce lo avevi detto? Non posso crederci che Kira si sia finalemente esposto, proprio ora che L è morto."
Light: "Non preoccuparti papà, non sa che io non sono l'investigatore Elle, ma comunque accettare il suo invito può solo che giocare a nostro favore, è un'opportunità. Sarà ormai stufo di averci alle calcagna."
Soichiro: "Sarà troppo pericoloso per te, Light.."
Matsuda: "Signor Soichiro, se questa è la sua preoccuapzione, allora andrò io con Light al Lunapark! Kira non avrà scampo."
Soichiro: "Potrebbe essere un'idea, sì."
Mente di Light: "DANNATO MATSUDAA, SEI UN IDIOTAAAAA!!!"
Light: "È meglio che al massimo ci tieni d'occhio a distanza senza farti vedere, così potrai essermi utile e non darai nell'occhio. Potrebbe compiere azioni sconvenienti se si sentisse in trappola... è pur sempre uno spregevole assassino."
Soichiro: "Ben detto Light, allorà faremo così."
Mente di Light: "Ti ammazzo Matsuda, io ti ammazzo!! Ci sarebbe di peggio solo essere ucciso da te! (Cit. XD)"

Light lasciò l'organizzazione dell'incontro al QG e tornò a casa abbastanza provato dagli ultimi eventi. Si chiuse in camera. Nel mentre aveva già escogitato uno stratagemma per misurare a dovere le sue capacità intellettive ed era arrivato il momento di giocarsi questa carta.
Light organizzò da PC la strada per arrivare alla scuola di Sakamoto e in particolare stava puntando a trovare una sua possibile ammiratrice o spasimante.
Il suo piano era semplice: raccogliere informazioni e scrivere il nome di una ragazza della sua scuola che già gli stava dietro, così da non creare possibili sospetti, per poi scrivere il nome della ragazza sul Death Note, aggiungendo la postilla di dichiararsi servendosi di una lettera con ripiegata una pagina del Death Note al suo interno. La dichiarazione conterrà una risposta sullo stesso foglio che andrà rinviato al mittente con la risposta alla dichiarazione, ovviamente firmata.
Ryuk: "Ma così non sarebbe inutile? Si firmerà sicuramente con il suo cognome falso..."
Light: "È qui che spero venga bypassata questa anomalia, visto che è lui a scrivere firmandosi sul Death Note, quindi automaticamente spero possa valere come un valido riconoscimento e il Death Note farà il resto. Anche se così non dovesse essere, lo terrò d'occhio e potrò capire a che livello è la sua capacità di intuire un inganno, da un evento comune."
Light strappò una pagina del quaderno e la preparò per il giorno seguente, giorno da cui sarebbe iniziato il suo spionaggio.

Sakamoto-kun Vs Light Yagami (Chi sarà il più figo?)Where stories live. Discover now