SETTIMO

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7. "Ti amo più di quanto tu ami i Day6." "È tanto."

Hyunjin si ricorda confusamente sua mamma che viene a prendere lui e Seungmin dalla festa. Ha lasciato Jeongin nelle mani del suo amico biondo, che ha assicurato avrebbe chiamato un taxi per il più piccolo.

Hyunjin non ha idea del perché si ricordi più nitidamente del rientro di Jeongin che del proprio, ma almeno sa che è al sicuro a casa sua.

Sua mamma ha accompagnato Seungmin a casa sua, lasciando anche lui in buone mani (forse un po' arrabbiate per tutto l'alcol consumato dal figlio, ma d'altronde ha quasi vent'anni ormai).

Purtroppo per Hyunjin quindi finisce per svegliarsi da solo. E con il mal di testa peggiore della sua vita. Dopo qualche minuto a guardare il soffitto per trovare la forza di muoversi, scopre che sul comodino sua mamma gli ha lasciato un bicchiere d'acqua, un antidolorifico e un biglietto.

"Purtroppo mio figlio è stupido e beve troppo. Sono a lavoro, ti ho lasciato sia la colazione sia il pranzo. Ti voglio bene, mamma"

Commosso per il pensiero, Hyunjin prende l'antidolorifico con piacere e poi esce dal letto, anche se un po' barcollante per il sonno e per tutti i postumi della sbornia.

La prima cosa che fa è mangiare. Poi controlla il telefono, e trova venti messaggi e sette chiamate perse da Seungmin.

Gli si congela il sangue nelle vene quando legge cosa recita il messaggio più recente: "Dobbiamo parlare".

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A Seungmin stava giusto per passare il mal di testa, quando ecco quel casinista del suo ragazzo che gli entra in casa.

-Uno, che diavolo ci fai qui? Due, chi ti ha fatto entrare? Tre, ti ha investito un camion? Perché sembra di sì.-

Hyunjin è abituato alle prese in giro giocose del suo ragazzo, ma questo non è il suo solito tono di voce. È serio.

-Hai detto che dobbiamo parlare. C'è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa di male?-, chiede Hyunjin, con la voce che trema lievemente mentre dice le ultime parole, e il viso contrariato di Seungmin si addolcisce un po'.

-Andiamo in camera mia.-, gli dice, alzandosi. -E abbassa il volume. I miei dormono. Sono già abbastanza arrabbiati per l'orario in cui sono tornato a casa ieri.-

Hyunjin annuisce e segue il suo ragazzo.

Entrati nella camera di Seungmin, con le pareti coperte dai poster dei suoi gruppi preferiti, tra i quali risaltano diversi poster dei Day6, Hyunjin si ritrova a guardare male Wonpil. "Spero di non essere lasciato con i Day6 che mi ridono dietro."

-Senti, non hai fatto niente di male. Più o meno. È che... non sono sicuro dei tuoi... miei... nostri?... sentimenti. E...-, inizia a dire, chiusosi dietro la porta, con le mani un po' tremanti.

-È per Jeongin, vero?-, lo interrompe il più alto.

-Io... sì, è per lui. Non hai fatto niente di male ma... non lo so, Jinnie...-, prova a parlare, con la voce tremante.

-Hai paura che io non ti ami più?-, chiede Hyunjin, andando dritti al punto. Seungmin annuisce piano, senza più nemmeno la forza di parlare.

-Ehi, non... stai piangendo?-, Hyunjin rimane incredulo alla vista degli occhi lucidi del suo ragazzo.

Il suo primo riflesso è di abbracciarlo stretto. Seungmin ricambia la stretta dopo un attimo, seppellendo la faccia dell'incavo del suo collo, lasciandosi piangere. Hyunjin lascia movimenti circolari sulla sua schiena per calmarlo.

Rimangono così per qualche minuto.

-Non so cosa te lo abbia fatto pensare, o cosa ti abbia fatto dubitare di me, e mi scuso per qualunque cosa fosse, ma ti amo. Più di qualunque cosa. Più di quanto tu ami i Day6.-

Seungmin fa un sorriso stentato. -È tanto.-, dice a mezza voce.

-Ti amo più del cibo. Ti amo più della danza. Più del caffè. Più di guardardare le stelle.-, continua Hyunjin, mentre asciuga con la manica le guance bagnate del suo ragazzo.

-Ti amo più di una pausa dopo aver studiato per ore. Ti amo più di quando senti l'odore del mare per la prima volta dopo tutto l'inverno. Ti amo più di quanto Kkami ami le mie fragole. Ti amo più di vedere l'alba quando sei andato a letto presto e ti svegliato che era ancora buio. Qualunque cosa succeda, questo non puó cambiare. Ti amo.-

Seungmin getta di nuovo le braccia al collo del suo ragazzo. -Sei troppo romantico. Non ti merito.-, gli sussurra all'orecchio, mentre lui ricambia la stretta.

-Ti meriti di meglio. Tipo, che ne so, un appuntamento?-

-Mi basta avere te.-

-Lo prendo come un sì.-

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È il rumore di angst che sento? Ok, è finita in fretta peró.

Sto scrivendo un grosso blocco di capitoli in un paio di giorni, così posso aumentare la pubblicazione ma continuare a essere regolare. (((Fu così che non scrisse più niente dopo
quel giorno)))

E poi boh. Buona giornata/nottata a tutti!

SAME COFFEE # k.sm + h.hj + y.ji [✓]Where stories live. Discover now