QUINTO - DAVID QUEEN

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Avevo cercato di evitarlo per tutta la sera, mi trovavo davanti un uomo che non avevo mai conosciuto. Oliver era come essersi trasformato in un mostro. 

Era ormai così malato dal desiderio che provava per me, nonostante quella sera avessi cercato in ogni modo di fargli capire che non volevo saperne di lui. 

Aveva reagito nel peggior modo che potevo immaginare, con forza aveva afferrato il mio braccio e mi aveva trascinata fuori dalla villa con lui. La notizia del testamento di mia nonna aveva fatto uscire fuori tutta la sua vera natura. Mike aveva sempre avuto ragione, l'unica cosa che voleva era mettere le mani sul patrimonio della mia famiglia.

<<Mi stai facendo arrabbiare, Lauren...>> lo sentii urlare alle mie spalle, mentre cercavo di allontanarmi da lui. 

Era visibilmente ubriaco e la sua voce era rauca io acceleravo sempre di più il passo mentre le eleganti Loboutin nere mi stavano uccidendo i piedi.

Inciampai in una radice che sporgeva dal terreno e finì distesa fra l'erba soffice del giardino, fra mille imprecazioni.

<<Presa!>> 

Non ebbi nemmeno il tempo di urlare che una mano mi serrò prepotente la bocca. Mi dibattei con tutte le poche forze che avevo senza però riuscire a liberarmi dalla presa d'acciaio di Oliver, che mi rigirò fra le mani come una bambola rotta prima di incastrarmi pericolosamente fra lui e il tronco ruvido di un albero.

<<Ora non mi scappi più... sono anni che mi tratti come una pezza, mentre io aspetto, ma ora basta!>> ringhiò con rabbia. 

<<Lasciami Oliver, per favore...>> lo supplicai, ma per tutta risposta mi strinse con più forza contro di lui. 

<<Sta zitta, adesso mi prendo quello che voglio. Poi inizieremo le pratiche per il matrimonio.>> disse serrando ancora di più i miei polsi sottili fra le sue mani. 

<<Lasciami!>> 

Mi zittì schiacciando la sua bocca contro la mia. 

Cercò di forzarmi ad aprire le labbra e in un ultimo, disperato tentativo di difendermi gli morsi il labbro inferiore con tutta la forza che avevo.

Oliver ruggì di dolore e rabbia e stava per colpirmi con la mano quando la sagoma di un uomo comparve dal nulla nel buio, serrando il polso dell'altro in una morsa d'acciaio. 

<<Ti ha detto di lasciarla.>> sibilò la figura alta e imponente del mio salvatore. 

<<E tu chi cazzo sei?>> latrò Oliver. 

<<Sono uno che non ha mai sopportato i bastardi come te, che devono prendersi una donna con la forza e picchiarla per sentirsi virili e importanti.>> 

Lo sconosciuto, che ancora non riuscivo a vedere bene in volto era alto, molto più di Oliver. 

Lo guardai a bocca aperta, indugiando sulla sua figura perfetta molto più del dovuto <<Io ti conosco... Tu sei David, David Queen.>> 

Oliver si liberò dalla presa di David con uno strattone, lanciandogli uno sguardo sprezzante <<Tu sei quello del matrimonio di Olly. Beh, hai fatto male ad intrometterti in cose che non ti riguardano, Queen.. Sta pur sicuro che non finisce qui.>> sibilò da serpente velenoso il quale si era rivelato, puntandogli minaccioso l'indice contro il petto. 

<<Non mi spaventi.>> rispose David altrettanto minaccioso. 

Abbassai d'istinto lo sguardo, per non incrociare gli occhi di Oliver, limitandomi ad ascoltare i suoi passi pesanti e infuriati che si allontanavano. 

Affari MatrimonialiOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz