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Afreen pov

Ho ventinove anni ed io ed il mio corpo non siamo sempre stati in buoni rapporti, certo a volte firmiamo un armistizio, ma poi senza alcun preavviso scoppia nuovamente il conflitto armato.

Avevo chiesto a Sanam se andava a casa mia ha prendermi un vestito carino, ed lei ha preso Sari.

Provo il mio Sari preferito e  mi rendo conto che è più largo dell’ultima volta che l’ho indossato.

Non posso crederci, è sempre stato una seconda pelle su di me.
Invece ora è… Wow.

Non nascondo l’orgoglio e la soddisfazione che provo mentre mi guardo e mi riguardo allo specchio

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Non nascondo l’orgoglio e la soddisfazione che provo mentre mi guardo e mi riguardo allo specchio.

Poi mi viene in mente Lui ed improvvisamente mi sento annullata.

Un uomo così di fronte ad una  come me potrebbe solo ridere, non potrebbe mai trovare attraente una come me.

“Oh, ma perché diavolo devo pensare se poter o meno piacere a quell’essere mostruoso?”

Parlo da sola davanti ad uno specchio, non penso sia un buon segno in fondo non deve interessarmi ciò che pensa di me.

Esco dal ufficio e arrivo alla destinazione e vede Lui.

È tutto vestito di blu e mi sta guardando.
Mi mancano le forze, è lui, è davanti l’ingresso che mi attende.

«Salve»

«Salve miss Khan, ceneremo qui sta sera, le va bene?»

«Certo»

Entriamo, lui mi cede il passo aprendomi la porta.

È davvero un bel posto, non ci ero mai stata.

«Ben arrivato Signore, prego signori, seguitemi» il cameriere, in un atteggiamento estremamente reverenziale, ci fa strada.

Ci conduce al piano superiore, una terrazza magnifica che regala una splendida e ricercata vista.

Mi accorgo che non c’è nessuno sulla  terrazza oltre a noi due e al giovane cameriere che ci conduce verso due maestosi divani bianchi dov’è stato preparato un invitante aperitivo.

C’è della musica in sottofondo.

Direi che la location è piuttosto suggestiva.

«Il vostro aperitivo di benvenuto signori, è un omaggio della casa, buon aperitivo signori, la cena sarà servita più tardi» detto questo va via lasciando con lui.

«Allora, come sta?»

«Mi ha inviato a cena per sapere come sto?»

«No cara mia, ti ho inviato a cena per sapere se hai un fidanzato»

«Non capisco, come la cosa possa riguardare.»

Lui mi fissò e allora vidi ciò che avevo visto la prima volta che ci eravamo incontrati: un immenso potere e un controllo d’acciaio.

Mi ritrassi involontariamente.

Di nuovo.
Perlomeno, stavolta non caddi.

Stavo facendo progressi.

«Perché voglio scoparti.  Ho bisogno di sapere quali ostacoli ci sono sulla mia strada, se ce ne sono.»

«Può darsi che io non sia interessata»

«Beh se non fosse interessata, non sarebbe venuta a cena con me»

«Mi ha costretta lei io non volevo nemmeno venire.»

«Io non ho costretto nessuno, potevi rifiutare se volevi»

"Certo cosi non firmava quell'accordo, meglio che sto zitta, prima che lo uccida"

«Comunque tornando alla domanda di prima»

Alzo chi occhi al cielo

«No, non ho un fidanzato»

«Perfetto allora, sei libera»

«Di tornarmene a casa? Grazie»

«Lo sai ha cosa mi riferivo»

«Perché dovrai andare a letto con te, dammi una buona ragione»

«Tene do mille motivi:
1) Ti posso offrire la notte più bella della tua esperienza
2) Penso di essere abbastanza bello perché tu venga a letto con me
3)Ti ricoprirai di oro ogni tuo ordine sarà esaurito, avrai il mondo hai tuoi piedi solo con una notte»

«Hai finito? Adesso ti do dei motivi io:
1) Pensi davvero che l'esperienza che mi regalerai tu, non me lo darà qualcun'altro
2) Ci sono uomini più belli di te al mondo
3) Se avessi bisogno di qualcuno che mi ricoprisse di oro o che esaudisce i miei desideri, adesso sarei fidanzata e al tuo posto ci sarebbe quel uomo; Quindi finiscila con queste frasi da quattro soldi e firma quel accordo»

«Hai fretta di liberarti da me?»

«Sì, molta fretta…»

«Sono così terribile?»

«Lei non è terribile, lei è irritante, presuntuoso, cocciuto, egoista è…»

Mi mette di nuovo la mano davanti alla labbra, premendo leggermente.
Mio Dio quel profumo.

«Ssssh, sono un uomo sensibile, potrebbero emozionarmi tutti questi complimenti»

"Lui sarebbe un uomo sensibile? Certo, come no"

«Senta vorrei tornare a casa è molto tardi e domani devo andare a lavorare quindi per favore....»

«Ma non ha mangiato niente»

«Non ho molto appetito, le auguro un buona notte»

Prendo la borsa, punto l’uscita e mi dirigo verso la scalinata per scappare da questa assurda situazione.

«Mi lasci cosi? Senza un bacio, senza niente»

Mi giro per guardarlo

«Le ho augurato buonanotte se lo faccia bastare»

«Per ora, ci rivedremo, di questo stanne certa»

I Want YouWhere stories live. Discover now