_Capitolo 2_ Alex

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Era da ormai cinque giorni che quel ragazzo era seduto su quella fontana.
Stava li solo soletto a guardare le stelle, a guardare Roma e i loro sguardi continuavano ad incontrarsi come se ci fosse una forza magnetica troppo forte per resistere.
I suoi amici lo prendevano in giro, il grande Alex che si era preso una cotta per un ragazzino asociale.
In realtà non era asociale, forse un pochettino, aveva due amici da quanto avevo capito osservandolo.
Un ragazzo con una stampella e una ragazza bionda.
Alex credeva che non stava con loro per non fare il terzo incomodo.
Aveva anche smesso di ubriacarsi per ricordare il più possibile, da un ragazzo che giocava a pallone aveva scoperto che venivano dalla Sicilia, erano due quarte di un liceo scientifico e che stavano in quella piazza dalle dieci a mezza notte, poi scattava il coprifuoco e dovevano tornare in hotel.
E la cosa più drastica era che fra due giorni se ne sarebbero andati.
Emily, la stalker del gruppo gli aveva procurato delle foto.
Sapeva benissimo che lei aveva una cotta per il ragazzo dagli occhi dorati, ma Alex si comportava come se non ne sapesse nulla.
Avevano anche un trascorso insieme, finito quando lui capì che era gay e erano ritornati ad essere amici.
Aveva deciso che quella sera gli avrebbe parlato.
Era familiare, non capiva il perchè, non era mai andato in Sicilia.
I suoi amici lo avevano spinto fino al ragazzino.
All'inizio li aveva guardati con la coda dell'occhio incuriosito, doveva essere buffo vedere un ragazzo che veniva spinto in avanti mentre imprecava, poi aveva rivolto lo sguardo altrove.
Ora Alex si trovava a circa dieci metri dal ragazzino con i suoi amici dietro che gli mostravano il pollice in su.
Alex avanzò lentamente, il ragazzino non si girò fino a quando non distavano uno dall'altro circa un metro.
Fino a quando non si girò non mi accorsi dell'incredibile bellezza di quel ragazzo.
Aveva i capelli castani, gli occhi dolci come nutella, il viso delicato, le lentiggini e un sorriso da dio.
Era magro e indossava felpe larghe.
《Ciao...》
Alex spalancò gli occhi: non poteva essere lui.
《Giorgio?》
《A-Alex?》
I due ragazzi si abbracciarono, il loro sogno era diventato realtà.
Se ne fregarono degli amici di Alex che fischiavano e anche dei compagni di Giorgio che gli sparlavano alle spalle.
Erano felici e a loro importava solo quello.
Ora che Alex aveva scoperto che il ragazzino era Giorgio gli risultava ancora più bello.
《La tua voce è 1000 volte più bella adesso che non lagghi》.
Quando ci staccammo stavamo sorridendo come degli ebeti.
《E così siamo i primi NEW WGF ad esserci visti》
《In realtà no..》
I due ragazzi si sedettero uno a fianco all'altro sulla fontana fredda.
《In che senso?》
《Sai quando circa due mesetti fa Cico e Stre litigarono?》
《Si, oltrettutto non hanno ancora fatto pace》
《E non la faranno fino a quando Cico non si scuserà e non so neanche se Stre potrebbe perdonarlo》
《Già, ma si vede da un chilometro che si mancano》
《Comunque ti stavo dicendo, Stre e Cico avevano appena litigato a lui non funzionava instagram e io non potevo usare Discord》.
Giorgio mi guardò incuriosito.
《Mi doveva raccontare cos'era successo e stava veramente tanto male così mi chiese se potessimo scambiarci in numeri di telefono. Lui aveva censurato la sua foto profilo io non sapevo si potesse fare. Si scusò mille volte, davvero troppe alla fine raggiungemmo il compromesso che anche lui avrebbe tolto la censura dalla sua foto》
《Posso vederlo?》
《Non mi sembrerebbe giusto nei suoi confronti》
《Hai ragione, è bello?》
《Ti dico solo che se anche Cico è bello come noi tre siamo il gruppo più figo del mondo》
Giorgio diventò rosso.
《Quando ti proposi di scambiarci i numeri all'inizio non volevo dirti che si poteva censurare la foto profilo, scusa》
La mano di Giorgio si posò sulle mani di Alex.
《Ma non lo hai fatto》
《Ma non l'ho fatto》
Alex iniziò a ripeterselo per non sentirsi troppo in colpa.
Visto che era il momento delle scuse Alex ne approfittò per scusarsi per la seconda volta.
《Scusa...intendo per averci provato con te》
《Fa nulla》
《GIORGIO, GIORGIO VIENI DOBBIAMO ANDARE》il ragazzo con la stampella chiamò il mio migliore amico, purtroppo era solo quello.
《E così te ne vai》
《Già...è stato bello incontrarti》
《Domani non vieni?》
《No..l'ultimo giorno dobbiamo stare in hotel》
《Allora preparati》
《Per cosa?》
《Lo scoprirai...》
Giorgio fece per andarsene poi si girò.
《Sai Alex, Lyon dovrebbe smetterla di dire che sei brutto》



Ciao ragazzi

Lo so che è corto rispetto a gli altri capitoli ma non volevo spezzare il secondo giorno.

Grazie per leggere questa storia, commentate a valanghe e se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina.

Ciaooo

QUELLA GITA A ROMA -TheBadNauts/Strecico-Where stories live. Discover now