"Tradimento": Suono Bianco.

11 1 0
                                    


«Che cos'hai stasera? Mi sembri pensieroso.» Gabriel rimase per qualche istante con lo sguardo assorto e il viso rivolto verso il basso. Dopodiché sollevò il capo e con tono deciso replicò: «Niente.» I due rimasero in silenzio a fissarsi per un'altra manciata di secondi. «Sai, tesoro,» riprese lui, «ultimamente le cose al lavoro non stanno andando troppo bene. Il capo pretende sempre di più da noi. È tutto molto stancante.» La sua voce suonava a tratti robotica, ma si percepiva, tra una parola e l'altra, un filo di stanchezza.
Julia si alzò dallo sgabello e si avvicinò a Gabriel. Passò una mano tra i suoi capelli e poi gli accarezzò la spalla. «Dai, vedrai che le cose miglioreranno» gli mormorò con tono rassicurante.
La verità era che Julia non sapeva come sentirsi. Gabriel aveva sempre vissuto la vita con grande spirito di sacrificio e quelle parole suonavano del tutto ragionevoli. Eppure Julia avvertiva una strana sensazione; non sapeva spiegarsi il perché, ma le pareva che quanto detto dal suo compagno non fosse altro che un pretesto per giustificare un suo disagio più profondo.
Che Gabriel non fosse un gran chiacchierone riguardo alle proprie emozioni non era una novità, in fondo. Forse Julia stava lasciando correre troppo la sua immaginazione. Andò a farsi una doccia e subito dopo si coricò a letto.

Notte fonda, Julia dorme profondamente. Gabriel invece non sembra essere intenzionato a chiudere occhio. Troppi pensieri affollano la sua mente; un'unica tentazione pervade il suo cuore.
Il cellulare è acceso, in carica sul comodino. Gabriel allunga il braccio e schiaccia il tasto centrale; lo schermo si illumina. Un messaggio.
«Allora, hai scelto cosa fare? O io o lei.»
Forse non doveva cedere. Ma in fondo erano passati sette mesi, Julia sembrava non nutrire alcun dubbio e con Serena, fino a pochi giorni prima, stava andando tutto a gonfie vele. Fino a quando lei non aveva deciso che era stufa di sentirsi "la ruota di scorta", di nutrirsi degli avanzi. Lei voleva la portata principale.
Era da tre giorni che Gabriel conviveva con una stretta al cuore, e quel messaggio l'aveva trasformata in un morso lacerante.
Forse era meglio far finta di niente e ritornare da Julia. Aveva gestito tutto così bene che non ci sarebbero state ripercussioni. Digitò sulla tastiera del telefono un timido "Lei". Meno ci avrebbe rimuginato, meglio sarebbe stato, forse.
Sette mesi di tradimento spariti senza lasciare traccia.
Solo un enorme vuoto nel suo cuore.

Tria Cerberus oraWhere stories live. Discover now