Capitolo 2

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Non sento il mio sedere da quasi due ore. Negli ultimi venti minuti, la noia ha cominciato ad impossessarsi di me. Non ho più nulla da fare, dato che ho finito di leggere un libro di 400 pagine, ascoltato tutte le canzoni che ho sul cellullare e persino dormito.

Guardo fuori dal finestrino e ripenso alla giornata di ieri: i miei nonni, insieme all'aiuto di Beth, mi hanno organizzato una piccola festa d'addio. Abbiamo riso, pianto, ballato a ritmo delle canzoni di Taylor Swift.

-Siete pregati di allaciare le cinture, stiamo per atterrare.- La voce della hostess mi riporta subito alla realtà. Non c'è la faccio più a stare seduta su questo aereo. Quando l'aereo finalmente atterra, prendo le mie valige e mi imbuco tra la massa di persone che escono dall'aereo.

Vedo tante persone che tengono in mano dei cartelli con su scritto dei nomi. Mi avvicino alla folla per cercare il mio nome, ma sembra che nessuno sia venuto a prendermi. Prendo le valigie e continuo a camminare, guardando attentamente le persone. Sono così distratta, che non mi accorgo di essere andata a sbattere contro un ragazzo.

-Scusami, non ti ho vista- dice il ragazzo mentre mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi da terra. Quando mi ricompongo e guardo bene il ragazzo, quasi mi viene un'infarto. E' Sam Holland.

-Sei Cassandra Bechkam?- chiede il ragazzo... imbarazzato? Non posso credere di aver messo a disagio questo ragazzo. Sarebbe dovuto accadere il contrario.

-Si, sono io. Perchè?-

-Sei la ragazza dello scambio! La mia famiglia ti ospiterà!- risponde emozionato. Se prima stavo per avere un infarto, ora credo di essere direttamente morta.

-Oh...- Cerco le parole giuste, ma sono così emozionata, che non riesco nemmeno ad esprimere a parole quello che vorrei tanto dire.

-Vieni, ora andiamo a casa- dice Sam mentre prende le mie due valigie. Vuole portarmi anche lo zaino che ho in spalla, ma rifiuto educatamente. La sua gentilezza è ammirevole.

Quando usciamo dall'aeroporto, Sam tira fuori dalla tasca dei suoi jeans un telecomando, che punta su un'auto nera. Apre il porta bagagli e mette dentro le mie valigie.

-E' la prima volta che ospitiamo una studentessa- dice Sam dopo qualche minuto di silezio imbarazzante. -Non sappiamo bene come fare, per lo meno io e i miei due fratelli. Ma nostra madre ha le idee molto chiare e non vede l'ora di conocerti- continua Sam. Sembra nervoso.

-Questo è il mio primo scambio, quindi neanch'io so come funzioni- rispondo ridendo. La tensione che si era accumulata nell'abitacolo della macchina, si è dissolta.

-Sei molto carina... Mi piacciono i tuoi occhi- dice imbarazzato. Gli faccio un piccolo sorriso e lo ringrazio, poi il ragazzo torna a posare lo sguardo sulla strada.

****

-Siamo arrivati!- esclama Sam mentre parcheggia l'auto nel viale della sua casa. Non posso credere di trovarmi di fronte alla casa di Tom Holland. Spero solo che tutto questo che sto vivendo ora non sia un sogno.

Scendiamo dalla macchina e prendo la mia valigia. Sam porta il mio zaino e un'altra valigia più grande. Ci avviamo verso la porta e quando varchiamo la soglia, la mia bocca si spalanca così tanto, che temo possa cadere a terra. Ci sono due grandi poltrone nel salotto: di fronte c'è appeso un gran televisore. Accanto alle poltrone, c'è una finestra scorrevole che porta al giardino. La cucina è accanto al soggiorno, mentre di fianco alla porta d'ingresso, ci sono le scale che portano al piano di sopra.

-Paddy, Harry! Scendete, è arrivata Cassandra- strilla Sam verso le scale. Sento sbattere una porta e vedo correre lungo le scale il piccolo Paddy.

𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗻𝗶Where stories live. Discover now