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A volte mi ritrovo sola, immersa nei miei pensieri.
Si sa che durante i momenti passati in solitudine riaffiorano una marea di demoni, riaffiorano il dolore e la sofferenza di anni o di un semplice secondo che però in quel momento,ti rende talmente fragile, da poter essere quasi distrutto.
Ma alla fine, non siamo forse noi gli artefici della nostra distruzione?
E bisogna accettarlo, per costruire qualcosa di nuovo bisogna distruggere quello che c'era prima.

Il problema è che è difficile, faticoso.

Non sempre si hanno le energie sufficienti per poter affrontare un giorno di lavoro, non sempre si ha il tempo necessario per  riflettere su se stessi e sul percorso intrapreso.

Accettare la distruzione vuol dire circondarsi di persone sorridenti, all'apparenza felici, che possano colmare il male che hai dentro almeno durante le ore solari della giornata.

Ma quando arriva il buio, è come se il tempo cambiasse.
Come se le ore diventassero anni e le ore lunghe giornate pesanti.

E allora inizi a domandarti il perché di tante cose, inizi a ricordarti dettagli inutili, stupidi che però ti hanno fatto male.

Inizi a ricordare tutti gli sbagli commessi, tutte le persone perse.

Senti la mancanza di alcuni, provi odio per altri.

Inizi a sentire un nodo in gola che piano piano sale e quando raggiunge la bocca fuoriesce come un gemito silenzioso di aria pesante.

Fai uscire quella sofferenza che sembra sciogliersi e confondersi con il resto del mondo, eppure non ti senti meglio.

Ciò che provi non svanisce così dal nulla, attraverso un respiro.

Ti sembrerà di impazzire e allora ti metterai le mani tra i capelli, abbraccerai forte il cuscino o stringerai le mani attorno al tuo corpo

E come una magnifica cascata in un bosco magico, le tue lacrime usciranno senza più fermarsi.

Bagneranno il tuo volto, i tuoi pensieri scivoleranno insieme e ti sentirai un po più libero.

Quasi vuoto, di quel vuoto che dovrai nascondere.

Come dovrai nascondere le occhiaie e i pensieri negativi che ti passeranno per la testa.

E arriverà il giorno, ma saranno passati  anni e ti sentirai stanco, di una vita che forse nemmeno ti appartiene.

E penserai "non è qui il mio posto"
E vorrai scappare, andare lontano in uno di quei paradisi immersi nel nulla.

Vorrai non essere più tu, vorrai correre e ridere sinceramente.
Vorrai poter aprire le ali e finalmente spiccare il volo.

Qualunque sia il nostro destino,
Anche senza una gamba,
anche senza un'ala
Anche senza la persona che ami
Senza qualcuno che ti appoggi,
Vai.
Corri e raggiungi il luogo meraviglioso e paradisiaco in cui potrai finalmente essere felice.

Cadrai, scivolerai e sanguinerai
Per la tua strada incontrerai muri, fossati e guerre.

Ma tu supererai tutto questo e riuscirai finalmente a costruire la tua strada,
A costruire ciò che hai sempre voluto con i resti di ciò che hai distrutto.

Di ciò di cui ti sei liberato.

Soffrirai,
ti mancheranno tanti momenti,
ti mancheranno tante persone.
A volte la felicità ti sembrerà qualcosa di impossibile,
A volte sarai talmente felice che nemmeno te ne renderai conto,
Amerai e sarai amato
Stringerai tante mani, alcune leali altre infami
Ma arriverai ovunque tu voglia e dietro di te lascerai piccoli ciottoli per chi vuole seguirti.
Vivrai come se ogni secondo ti avvicinasse allora della tua morte (il che è vero)

un'opera d'arte

e nemmeno ti renderai conto di quanto sia magnifico ciò che stai facendo o ciò che stai vivendo.

Ma avrai questi momenti di solitudine in cui,potrai riflette sulle tue azioni

E potrai piangere per i tuoi dolori.
Avrai tanti momenti si

E altrettanti momenti no
Non so spiegare il perché.

// questa sono io che cerco di consolarmi da sola scrivendo qualcosa di carino per me stessa. Patetica? Forse.
Ma il discorso vale per chiunque stia male,abbia problemi,si senta perso come me.
Grazie ancora per tutti i bei messaggi che mi avete scritto (anche in chat privata) siete Artisti//

DemoniWhere stories live. Discover now