𝗦𝗼𝗻 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗼, 𝗶𝗼!

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La Morte sospira. È appena scattato il rosso per i pedoni, pensa, mentre fuma velocemente una sigaretta precedentemente rollata con le dita ossute.

Lì vicino vi è un bambino, con accanto la madre distratta. Gli occhi del pargolo si elevano sino a fissarsi sul cranio di Morte.

«Mi scusi.»
Dice il bimbo attirando l'attenzione di Morte. Che bambino educato. Ha usato il lei, pensa.
«Dimmi ragazzo.»

Il ragazzino lo guarda con curiosità.
«Ma lei per caso è morto?»

Che domanda del cazzo, pensa la Morte, mentre getta la cicca per terra, insieme ad altri mozziconi, alcuni ancora accesi, lasciati da qualche umano.
«E tu per caso sei vivo?»
Chiede.

Il bimbo rimane perplesso per qualche secondo.
«Non so. Che vuol dire essere vivi?»

A sua volta, la Morte rimane perplessa.
Il semaforo scatta il verde per i pedoni, e la Morte si accinge a passare le strisce.
«E che ne so. Son morto, io!»

«Ah! Lo sapevo!»
Esclama il ragazzino, attraversando anch'egli le strisce pedonali con la manina tenuta dalla madre.

Grazie al cazzo! Sono uno scheletro, pensa la Morte.












Da come avrete intuito, questa sarà una raccolta di racconti, che (spero) porterò a termine e non la abbandonerò come l'altra raccolta.

L'idea mi è venuta qualche minuto fa, quando, annoiandomi, mi ero messa a disegnare un fumetto con protagonista la Morte, vestito con smoking e papillon.
Ho disegnato proprio questa scena, ma essendo un sacco insicura della mia arte, ho deciso di trascriverla a mo di storia.
Ed eccoci qui.

I racconti non saranno collegati tra loro (o almeno non ho intenzione di collegarli per ora).

È molto facile da scrivere, quindi spero di avere presto una nuova ispirazione.

Grazie per leggere

𝐋𝐄 𝐁𝐈𝐙𝐙𝐀𝐑𝐑𝐄 𝐀𝐕𝐕𝐄𝐍𝐓𝐔𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐌𝐎𝐑𝐓𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora