12. PROPOSTE E DELUSIONI

35 4 3
                                    

Quando Draco uscì dalla Sala Grande Hermione lo stava aspettando vicino alle scale. Era stato lui a chiederle di vedersi prima della ronda, perché doveva dirle qualcosa di importante. Quella mattina, infatti, dopo aver letto la lettera di sua madre, ci aveva pensato a lungo, ed era giunto alla conclusione che aveva bisogno di parlare della sua situazione con qualcuno. Aveva paura della reazione della Grifondoro, era terrorizzato dall'idea di perderla, ma sentiva la necessità estrema di confidarsi con lei.
«Draco, mi hai chiesto di vederci prima della ronda. Cosa devi dirmi?»
Lui non rispose. La prese per mano, controllando che nessuno stesse passando in quel momento, quindi la condusse su per le scale fino al settimo piano.
«Draco, dove stiamo andando? Tra mezz'ora abbiamo la ronda! Draco!»
Malfoy continuò a tacere. Passò per tre volte davanti al muro della Stanza delle Necessità, e quando comparve la porta la aprì ed entrò, seguito da Hermione, che stava perdendo la pazienza. Si ritrovarono nella stanza piena di oggetti, di nuovo.
«Malfoy, ora basta! Perché siamo qui?»
Finalmente Draco si fermò e la fissò profondamente negli occhi. Era terrorizzato, ma cercò di nascondere il suo stato d'animo con un dolce sorriso.
«Devo mostrarti una cosa, poi potremo andare a fare la ronda.»
La ragazza lo seguì lungo quel percorso che ormai aveva fatto tante volte, senza fare più domande. Quando si fermarono davanti all'Armadio Svanitore, e Draco lo scoprì dal telo che lo nascondeva, Hermione cominciò a fissarlo con sospetto. Lei aveva scoperto già da tempo per cosa andasse Draco in quella stanza, ma aveva pensato che fosse per nascondere oggetti. Allora perché mostrargli l'Armadio?
«Sai che cos'è?»
Lei annuì, continuando a guardare l'enorme mobile di fronte a sé.
«L'Armadio Svanitore. Dicono che ne esistano solo due al mondo. Se uno è qua... L'altro è...»
La consapevolezza prese il sopravvento, mentre mille tasselli nella sua mente tornavano al loro posto, e l'immagine di Malfoy a Notturn Alley riaffiorava dal suo inconscio.
«...da Magie Sinister. Draco, cosa ci facevi lì prima dell'inizio della scuola?»
Il giovane Serpeverde si complimentò silenziosamente con lei per l'intelligenza che ancora una volta aveva dimostrato.
«Ieri, quando mi hai chiesto se Voldemort mi avesse dato una missione, ti ho mentito. Ti ho detto di no, ma solo perché avevo paura della tua reazione, e anche perché ciò che il Signore Oscuro mi ha ordinato di fare è una cosa terribile e più grande di me. E io non so come gestirla, e ho paura...»
Hermione rimase in silenzio per un lungo istante, cercando di capire il significato delle sue parole, e quando si avvicinò a Draco e gli prese il volto tra le mani, nei suoi occhi lesse tutta la disperazione che aveva finora tentato di nascondere.
«C'entra con la Collana Maledetta, vero?»
Lui annuì e abbassò lo sguardo per l'imbarazzo.
«Non volevi fare del male a Katie Bell, ne sono più che certa. A chi era indirizzata in realtà la collana?»
Naturalmente Hermione sapeva già la risposta, ma voleva sentirla dire da lui. La mente della ragazza, però, lavorava alla velocità della luce, mentre cercava di trovare un collegamento tra la collana maledetta, Silente, e la missione di Draco. Che incarico poteva aver dato Lord Voldemort a Draco, per renderlo così inquieto e spaventato?
«Herm, se adesso ti dico la verità ti espongo ad un pericolo enorme. Se lui scopre che ti ho rivelato la mia missione potrebbe...»
Il terrore nello sguardo di Draco la convinse che, qualunque fosse stato l'arduo compito da affrontare, non lo avrebbe lasciato solo. Anche se cominciava a capire di cosa potesse trattarsi.
«Non ho paura di Voldemort, Draco. E sono sicura che tu abbia bisogno di qualcuno con cui aprirti e con cui confidarti. Quindi, per favore, dimmi cosa succede.»
Calde lacrime amare cominciarono a scendere sul viso di Malfoy, che non riuscì più a trattenersi ed iniziò a raccontarle tutta la merda che stava passando.
«Quando Voldemort mi ha fatto diventare un Mangiamorte, ha detto che credeva in me e che per questo voleva affidarmi un compito importantissimo, a suo dire. Io volevo rifiutare, non volevo diventare un suo Cane, ma avevo paura che potesse fare del male a mia madre, e quindi ho accettato di diventare un suo seguace, e di portare a termine la mia missione. È per questo che sto cercando di riparare l'Armadio Svanitore.»
Le parole gli uscivano dalla bocca a fiotti, senza che lui riuscisse a dire ad Hermione la sua missione. Se ne vergognava così tanto, e temeva di perderla.
«Draco, se non mi dici di che missione si tratta non potrò aiutarti.»
Il ragazzo sorrise tristemente, nessuna traccia del suo caratteristico ghigno di sarcasmo.
«Non potresti aiutarmi comunque, a meno che tu non voglia darmi una mano a uccidere Albus Silente.»
L'aveva detto. Era riuscito a confidarglielo, a dirle la verità. Hermione rimase spaesata per qualche istante, mentre la brutale consapevolezza del significato di quelle parole si insinuava nella sua testa. Ciò che fino a poco prima pensava potesse essere una possibilità, era definitivamente diventata realtà: Draco doveva uccidere Silente, oppure Voldemort avrebbe ammazzato lui e sua madre.
«Ci deve essere un modo per evitarlo. Devi parlarne con Silente, lui saprà aiutarti!»
Draco scosse la testa e per la frustrazione tirò un pugno contro il legno duro dell'armadio, col solo risultato di farsi sanguinare le nocche della mano.
«Non posso andare a dirglielo. Voldemort lo verrebbe a sapere, in qualche modo.»
La giovane Grifondoro lo aiutò a curare la ferita alla mano, quindi gli prese l'avambraccio con il Marchio Nero e ci passò un dito sopra, facendoci distrattamente dei ghirigori.
«E allora cosa pensi di fare?»
Lui si massaggiò le tempie doloranti e si passò una mano tra i capelli, sentendosi improvvisamente tremendamente stanco e stufo.
«Non lo so. Intanto continuo ad aggiustare l'Armadio, e nel mentre penso a cosa fare. Ti chiedo solo di tenere per te ciò che ti ho detto. Non devi farne parola neanche con Blaise, perché non gliel'ho detto e non lo deve sapere. Puoi farmi questo favore?»
Hermione annuì e abbracciò Draco, che si lasciò cullare dolcemente tra le sue braccia.
«Troveremo una soluzione, Malfoy. Te lo prometto.»

The Beauty and the Beast ~Dramione~जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें