Capitolo 7: "The Touch"

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<<Buongiorno>> la sua voce era ancora particolarmente rauca. Harry si voltò sorpreso rendendosi conto solo adesso che non era da solo in cucina. Gli sorrise, i suoi occhi verdi luminosi e una felpa a coprire il suo petto.

<<Buongiorno. Non pensavo fossi mattiniero>> scherzò. Del reale interesse traspariva dal suo tono.

<<Mi sono dimenticato di chiudere le tende>> ammise occhi blu alzando le spalle. Si sedette davanti al ragazzo. Prese in automatico il bicchiere e lo riempì di spremuta. La bevve con gusto. Harry sorrise con sorpresa e soddisfazione nel vederlo a suo agio. Quando finì di dissetarsi il castano si leccò le labbra e con uno sguardo adesso più vispo si rivolse al riccio.

<<Niall?>>

<<Starà ancora dormendo. Di solito lo sveglio io quando ho finisco di cucinare>> come se quelle parole gli avessero fatto ricordare di avere la padella sul fuoco con uno scatto veloce spense il fuoco e posò altre tre porzioni sul piatto al centro del tavolo. Ripose la padella nel lavandino.

<<Vado a svegliarlo>>. Louis annuì. In pochi istanti fu raggiunto di nuovo da Harry e dal biondo che aveva una faccia decisamente assonnata e i capelli sparati in aria.

<<'Giorno Louis>> gli posò un bacio sulla guancia e lo strinse in un veloce abbraccio, nonostante la posizione scomoda dato che era ancora in piedi. Louis sorpreso cercò di ricambiare. Occhi verdi ridacchiò vedendo i suoi occhioni blu spalancati.

<<Tranquillo, è sempre particolarmente affettuoso al risveglio>>. Il liscio sorrise.

<<Che dolce>> sussurrò più a se stesso che a qualcuno in particolare. Harry scosse la testa divertito e prese posto a tavola, seguito poco dopo da Niall che sembrò non essersi accorto dello scambio di battute su di lui. Era parecchio.. stonato. Iniziarono a fare colazione e il silenzio creatosi era cosi rilassante e familiare che Louis sentì un calore invadergli il petto.

<<Avete programmi per oggi?>> chiese dopo aver ingoiato. Harry si voltò verso Niall alzando le sopracciglia

<<Visto come si fa? Si ingoia di prima di parlare. Prendi esempio>> Niall lo guardò con sfida, le guance piene di cibo.

<<Non ti foppotto>> cercò di articolare nonostante la bocca piena. Louis ridacchiò vedendo Harry scuotere la testa rassegnato con la coda dell'occhio. Bevve la sua aranciata prima di parlare.

<<Oggi è sabato e non ho lezioni. Sono libero quindi se vuoi possiamo iniziare con quel "lavoro"?>> chiese debolmente. Louis capì subito che si riferisse alla lista che avevano stilato insieme. Sorrise annuendo, entusiasta di capire qualcosa in più di quella strana situazione. Niall rivolse loro uno sguardo interrogativo per poi fare un passo indietro e decidere di non ficcare troppo il naso.

<<Io devo andare al locale prima di pranzo e poi il pomeriggio devo...sistemare delle cose. Stasera se tutto va bene mi esibirò>> Harry sgranò gli occhi.

<<Cosa?! E quando avevi intenzione di dirmelo?>> il biondo alzò le spalle con nonchalance. Il riccio non indagò oltre, sapendo di che pasta fosse fatto Niall. Era troppo umile per certe cose.

<<Beh allora stai sicuro che io e Louis ci saremo e ti faremo il tifo. Chiamerò Liam, magari riesce a liberarsi dal suo lavoro al bar per venire. Che ne dici?>> il suo amico annuì con un sorriso timido. La gratitudine leggibile fra il blu dei suoi occhi.

<<Ti esibisci?>> subentrò confuso Louis, ignaro di tutto.

<<Oh si, il nostro biondo qui è un bravissimo cantautore e qualche giorno fa è stato preso in un locale per suonare canzoni sue. È un talento puro e stasera lo ascolterai tu stesso>> raccontò contento. Il tono fiero come se fosse una mamma che parla del suo bambino. Louis annuì contento, assicurando ad entrambi che per lui sarebbe un onore conoscere le sue capacità musicali. Finirono la colazione fra chiacchiere varie e dopo che ebbero finito, Louis ed Harry salirono in camera per prepararsi.

𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝  𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠// LARRY STYLINSON Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora