Tramontare

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10. TRAMONTARE

Love is blindness,
I don’t want see.
Won’t you wrap the night around me?
Oh, my heart, love is blindness.”
(Love is blindness, Jack White)

Un mese dopo, aprile.
Tommy rincasò alle otto di sera. Era sfinito da una giornata di intenso lavoro che lo aveva sballottato da una riunione all’altra, da un brunch ad una cena. Si chiuse la porta alle spalle e vi si appoggiò con un sospiro. La luce del soggiorno era accesa e si udivano risate gioiose. Dallo stipite osservò Amabel e Charlie giocare davanti al camino con dei trenini.
“Ciuf! Ciuf! Ciuf!” diceva il bambino muovendo il giocattolo verso Amabel.
“Posso giocare anche io con voi?” domandò Tommy.
“Papà!”
Charlie corse verso il padre che lo prese in braccio al volo e gli diede un bacio sulla guancia.
“Ah, che belli i miei ometti!” esclamò Amabel.
Tommy si chinò a baciarla e poi lei si accoccolò contro la sua spalla. Charlie allungò le braccia verso Amabel per accarezzarle il viso con fare maldestro.
“Possiamo parlare, Bel?”
Amabel si agitò per il tono cupo usato dal marito, di solito precedeva una disgrazia.
“Certo. Nel frattempo faccio addormentare Charlie.”
Tommy si versò del whiskey mentre Amabel si sedette sul divano con Charlie tra le braccia. Iniziò a cullarlo canticchiando una filastrocca della buonanotte. Il bambino socchiuse gli occhi pian piano.
“Sei meravigliosa con lui. Sei un’ottima mamma.” Disse Tommy.
Amabel sorrise e baciò la fronte del piccolo senza mai smettere di dondolarlo.
“In questo caso sono la matrigna buona! Allora, di cosa dobbiamo parlare?”
“Sei stata licenziata dalla Shelby Company Limited.”
“Come, scusa?!”
Tommy ghignò per l’espressione infuriata della moglie, aveva anche smesso di cullare Charlie.
“Non è come sembra. Sei stata licenziata perché ho aperto una nuova società a nome tuo e di Ada: la Hamilton & Thorne Society. E’ la giusta manovra per ripulire il nostro nome. Abbiamo usato la clinica per riciclare il denaro sporco, ma ora che sono un parlamentare le cose devono cambiare. E’ quello che volevamo, no? Una vita tranquilla.”
Amabel studiò Tommy, il labbro superiore tremolava leggermente perché mentiva.
“Bugiardo. Qual è il vero motivo?”
Tommy si versò altro whiskey e lo tracannò in un colpo solo.
“Voglio che tu e Ada usiate la nuova società per fare opere di bene. Entrambe siete intelligenti, determinate e avete delle idee brillanti. Inoltre, Lizzie e Polly sono dalla vostra parte. Ho preso una decisione.”
“Quale decisione?”
Tommy fece un respiro profondo, sembrava che stesse per spifferare chissà quale verità.
“Non voglio più essere Tommy. E’ diventato troppo pericoloso, soprattutto ora che in città ci sono nuove forze in campo. Giselle ha preso il posto di Kimber, i Sabini si stanno riorganizzando e i nipoti di Adrian stanno tornando alla rimonta. Ho paura per la nostra famiglia. Adesso ho te e Charlie, ho troppo da perdere.”
“E da quando ti spaventa la concorrenza? Thomas, non ti capisco.”
“Da quando ho qualcuno per cui vale la pena vivere. Gli Shelby hanno troppi nemici, non potrei mai lasciare te e Charlie indifesi. I Peaky Blinders continueranno ad occuparsi delle corse legali e illegali grazie alla Shelby Company Limited sotto la supervisione di Arthur e Michael. Io, però, lavoro al parlamento e devo allontanarmi dalla malavita. E tu meriti di avere una società tutta tua per rendere migliore Birmingham.”
Amabel si accorse che Charlie si era addormentato e lo depose sulla poltrona accanto al camino con una coperta addosso.
“In pratica i Peaky Blinders continuano con gli affari illegali senza me e te?”
“Più o meno. Io e te dobbiamo ripulirci. Io ho la nomea di gangster e tu sei stata marchiata perché hai sposato me.”
“Tu lo sai che non mi interessano le etichette. La gente può pensare quello che vuole di me. E sai anche che io sono al tuo fianco sempre, nella legale e illegale sorte. Non ti ho sposato per i tuoi soldi, per la tua fama, io ti ho sposato solo per amore.”
Tommy le accarezzò il dorso della mano e annuì.
“Lo so, però questa vita non fa più per me. Cazzo, sono stanco da morire. Un altro giorno fra sparatorie, minacce e morti non lo reggo. Ho bisogno di pace adesso.”
Amabel capì allora che Tommy non poteva continuare così, la sua anima era distrutta dai traumi e aveva bisogno di riposare la mente.
“Va bene, Thomas. Se questo è quello che vuoi.”
“Io voglio te e Charlie.” sussurrò Tommy.
Amabel gli strinse le mani e gli baciò le nocche, poi gli diede un bacio sulle labbra.
“Io e Charlie siamo qui per te. Sempre.”

Red right hand 3 || Tommy Shelby Where stories live. Discover now