Prologo- Happy Birthday!

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Hai mai provato la sensazione di sentirti solo? Hai mai provato la sensazione di sentirti ferito? Hai mai provato la sensazione di sentirti tradito? Sarah si sentiva così ogni giorno, da quando si alzava dal letto a quando andava a dormire. Sarah è sola, Sarah si sente ferita, Sarah si sente tradita. Sarah ha perso la voglia di vivere. Non riesce ha trovare un senso alla vita, alla sua vita. Non riesce a trovare un motivo per continuare a respirare, un motivo per alzarsi la mattina. Ogni mattina si alza e ,ogni santa mattina, si chiede cosa c'è di sbagliato in lei, cosa ha mai fatto per meritarsi una vita del genere.  I suoi genitori, quando era ancora una bambina, sono morti. Lei adesso vive con sua zia, Kelly, che, a causa del suo lavoro, non è molto presente nella vita della nipote.  Sarah non ha amici, e, questo la fa stare ancora più male, vorrebbe qualcuno che la faccia sentire amata, che si preoccupi per lei, cose che lei ha smesso di fare.
Sarah ha 17 anni, ha i capelli neri e leggermente ricci, raccolti solitamente in una treccia, è magra, non tanto alta, ha gli occhi verdi. Nonostante il suo fisico, a Sarah non piace mostrare il suo corpo, ma lo nasconde sotto felpe e maglioni larghi, si vergogna di esso, lei si vede grassa, quando in realtà non lo è.
Quel giorno era il 12 gennaio 2014, quel giorno Sarah avrebbe compiuto 17 anni. Per lei ormai, il giorno del suo compleanno, era diventato un giorno qualsiasi. Non lo festeggiava da quando i suoi erano morti.
Si alzò, di malavoglia, dal letto e si trascinò in bagno. Si lavò la faccia e si guardò allo specchio:"Tanti Auguri Sarah" sussurrò, consapevole che quelli che sarebbero stati gli unici della giornata.
Andò in camera e si vestì: jeans, solito maglione largo e le All Star basse bianche. Lasciò i capelli sciolti che ricadevano sulle spalle arrivando quasi al sedere. Si guardò allo specchio un ultima volta per poi prendere lo zaino nero e scende le scale:"Giorno Piccola" urla la zia Kelly dalla cucina:"Quest'anno me lo sono ricordato, tanti auguri tesoro" entra nel soggiorno con in mano una piccola torna con sopra 17 candeline accese:"Non dovevi, grazie mille" Le sorride abbracciandola:"Forza, esprimi un desiderio e spegni le candeline" Sarah non ha mai creduto a queste stupide usanze, ma provare non costa niente."Felicità, voglio la felicità" pensa Sarah prima di spegnere le candeline. Felicità. Voleva solo essere felice.
Salutò la zia Kelly e uscì di casa diringendosi in quell'inferno chiamata scuola, si mette le cuffie e comincia a camminare. Stava ascoltando "Give Me Love" di Ed Sheeran, ogni singola frase di quella canzone la faceva ricordare qualcosa:

"Give me love, like her
Cause lately I've been waking up alone
The pain splatter tear drops on my shirt"
Voleva qualcuno che da amare e da cui sentirsi amato, come l'amava sua madre; dopo la morte dei genitori Sarah non faceva altro che piangere, si addormentava piangendo e si svegliava piangendo, faceva sempre gli incubi, infondo, aveva solo  8 anni, non era ancora abbastanza grande per capire che i suoi genitori, i suoi amati genitori, non sarebbero più tornati.

"And that I find my corner
Maybe tonight I'll call you
After my blood, turns into alcohol
No, I just wanna hold you"
Sarah sta cercando il suo posto nel mondo, sta cercando quel posto in cui potrà finalmente dire di essere felice, in cui potrà sentirsi libera di essere quello che è realmente. Suo padre le diceva sempre di credere nei suoi sogni e un giorno si sarebbero realizzati, Sarah voleva fare la cantante, fin da piccola suo padre la stimolava a continuare a credere che ci sarebbe riuscita. Sarah ricorda che all'età di 5 anni suo padre la faceva mettere sopra le sue gambe e le faceva premere i tasti del pianoforte a caso, e ogni volta le ripeteva:"Questa è una melodia speciale, questa è la melodia della mia piccola Sarah" e le baciava la fronte sorridendole. 

"Give a little time to me
We'll burn this out
We'll play hide and seek
To turn this around
And all I want is the taste
That your lips allow"
Sarah era abituata ad avere dei genitori presenti, nonostante il lavoro, loro giocavano con lei in tutti i modi in cui Sarah desiderava: nascondino, salto della corda, moscacieca, certe volte suo padre si divertiva a giocare insieme a lui con le bambole e Sarah gli diceva:"Ma tu non puoi giocare, solo io e la mamma possiamo, siamo delle femmine" e lui scoppiava a ridere. La sua risata, Sarah l'amava e soprattutto gli mancava. Quando si è trasferita dalla zia Kelly giocava sempre da sola, la zia era sempre a lavoro e lei si ritrovava a casa con la Baby- Sitter che non faceva altro che urlarle che doveva stare ferma e che non doveva fare disordine; tornava tardi ed era sempre stanca, quindi non aveva tempo per giocare con Sarah.

"Give me love like never before
Cause lately I've been craying more
And It's been a while but I still  the same
Maybe I should let you go"

Sarah non ha mai avuto un ragazzo, tutti pensano che lei sia "strana" perchè preferisce leggere un libro invece di fumare o ubriacarsi, la considerano "strana" perchè preferisce andare in Biblioteca piuttosto che andare in discoteca. Lei è innamorata, si chiama Zayn Malik. Zayn è il contrario di Sarah: Zayn ha i capelli neri, ha la pelle ambrata, ha gli occhi castani e ama molto fare sport, soprattutto la Box, e, cosa che Sarah invidiava molto, aveva tanti amici e tante ragazze che gli andavano dietro, ragazze che si sarebbero pure spogliate davanti a tutta la scuola pur di passare una sera con Zayn.
Era così tanto immersa nei suoi pensieri che non si accorse di essere arrivata a scuola, in quell'inferno comunemente chiamato scuola. Sarebbe stata una delle solite giornate noiose, o almeno, questo era quello che pensava lei.

When love gets in the wayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora