Capitolo 5: "L'accordo"

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Cosi, senza pensarci Harry prese un foglio pulito del suo quaderno degli schizzi, una penna nera e scrisse. Louis lo guardò curioso, allungando di poco il collo per poter spiare ciò che il più alto stava tramando. Harry aveva lo sguardo concentrato, gli occhi verdi piantati sulla pagina che stava riempiendo di scritte, la bocca leggermente schiusa e la lingua fra le sue labbra carnose e lucide. Anche in una semplice posizione come quella Louis era certo che non importava se non ricordasse più nulla, perché era certo che mai avrebbe potuto dimenticare una bellezza più rara di quella del ragazzo di fronte.
Harry era magnifico da guardare.

Louis, proprio in quel momento, solo dopo poche ore da quando l'aveva visto per la prima volta, capì che ragazzo fosse Harry. Quel tipo di persona che ti fa venire voglia di sederti per ammirarlo, per quello che era, così com'era. Il più alto non si era reso conto di essere stato esaminato a lungo dallo sguardo blu, finché non porse il quaderno al ragazzo.
Louis titubante lo afferrò e subito portò lo sguardo verso le scritte che riempivano il foglio.

<<È un...elenco?>> chiese in un sussurro. Impaurito dal sembrare uno stupido agli occhi del riccio. Quello sorrise, ma non per derisione. Infatti poi spiegò.

<<Una specie. Stavo pensando...hai ragione, non possiamo trovare le risposte su internet. Tutte le risposte di cui abbiamo bisogno ce le abbiamo già>>

Louis corrucciò ancora di più la sua espressione.
<<Ah davvero?>> domandò.

Ad harry brillarono gli occhi, sembrava fosse venuto a conoscenza della chiave per la felicità.

<<Si! Sono dentro di te!>> esalò felice ed entusiasta come un bambino di pochi anni.

Louis dopo qualche minuto annuì per non rovinare il suo umore, anche se non aveva ancora capito nulla. Ma Harry dovette capirlo, perché avvicinò ancora di più la sua sedia davanti a lui, ormai le loro ginocchia si toccavano e il viso di Harry era poco distante da quello di Louis. Gesticolava e sorrideva mostrando le sue fossette in ambo le guance. Il liscio dovette mordersi un labbro per non allungare una mano e carezzargliele infilandoci una mano dentro.

<<Louis tu dici di non ricordarti nulla, ma senti di essere qui per una ragione. Questo deve voler dire qualcosa. Perciò io credo che se insieme recuperiamo la tua memoria, automaticamente ti ricorderai il motivo per cui tu sei qui e di conseguenza poi tutto avrà un senso. Capisci?>> i suoi occhi verdi rugiada fissavano i suoi con aspettativa e attenzione. Non si lasciava sfuggire nessun movimento del viso del più basso, curioso della sua reazione. E Louis sembrò non accorgersi che in realtà i loro sguardi non duravano più di cinque secondi.

Non sapeva ancora che Harry se rimaneva a guardarlo, sarebbe rimasto impigliato in una sfera di emozioni e inevitabilmente sarebbe caduto di nuovo dentro acque troppo blu e lontane. Ma il senso del suo discorso gli era finalmente più chiaro, quindi si ritrovò ad annuire stavolta con fermezza. Infondo era certo che dentro di lui ci fossero le risposte che cercava. È sempre cosi, tutto ciò di cui abbiamo bisogno spesso e volentieri è nascosto nei meandri della nostra mente fra i mille pensieri e le molte memorie. Non era ben sicuro di quanto ci sarebbe voluto, né se mai ci sarebbe riuscito per davvero, ma in quel momento, guardando quegli occhi che tanto sembrava gli appartenessero non potè fare a meno di acconsentire.

<<Ma questa lista cosa c'entra con tutto ciò?>> Harry sembrò ricordarsi solo dopo di aver stilato dei punti. Infatti prese il quaderno gentilmente dalle sue mani, e si avvicinò in modo da poterle guardare insieme a lui. Un ondata di colonia invase le narici del ragazzo dalla pelle caramello.

<<Vedi, sono delle cose che dobbiamo scoprire di te. Ho pensato fosse importante partire dalle basi, quindi dove sei nato, la tua famiglia, che tipo di persona sei e cosa ti piace. Se conosciamo te, conosceremo anche tutto il resto in modo piuttosto naturale, secondo il mio piano.>> concluse pratico Harry, per poi voltarsi a guardarlo di nuovo.

Louis si leccò le labbra sovrappensiero. <<Mmh, ma come facciamo a capire tutte queste cose?>> sembrò fare la domanda giusta perché Harry si illuminò ancora una volta. Gli piace capire e conoscere nuove cose, persone. È un tipo curioso.

<<Beh, ho un piano anche per quello. Sai di solito chi subisce traumi e deve recuperare la memoria è aiutato da certe situazioni. Ad esempio potrei farti vedere delle mie foto da bambino, così potrebbe venirti in mente la tua infanzia o semplicemente qualche tuo ricordo. Per la tua famiglia potrei...uhm farti conoscere la mia. Cioè mia sorella o mia madre. E per ciò che ti piace fare o meno, beh quello non sarà difficile. Basterà attenzione le tue scelte quotidiane. Ad esempio, adesso sappiamo che sei destrorso. A pranzo hai impugnato la forchetta con la destra ed il coltello con la sinistra.>> alzò le spalle con fare leggero.

Louis rimase complito invece dall'attenzione del riccio ai dettagli. Aveva pianificato tutto in così poco tempo e aveva perfino notato con che mano prendesse le posate. Quasi si sentì in imbarazzo per non aver prestato cura al suo modo di mangiare. Magari avrebbe potuto essere più lento nel masticare o...

<<Allora cosa ne pensi?>> Harry lo guardò con aspettativa. Naturalmente per lui era normale essere così diligente e veloce, a quanto pare. Ma Louis non aveva mai incontrato una persona come lui, e non seppe dire perché ma ne era certo.

<<Penso che sia l'idea migliore che ti potesse venire in mente. Sei un genio Harry Styles >> gli sorrise grato e quello sembrò arrossire. Abbassò la testa e giocherellò un po' con uno strappo del suo pantalone nero. Dopo un momento di silenzio fatto di un po' dimbarazzo da parte di Harry, Louis spezzò nuovamente il silenzio.

<<Perché lo stai facendo?>> il tono serio e gli occhi giusto un po' lucidi. Era ancora convinto che non meritasse tutto questo tempo da parte sua. E poi gli stava evidentemente solo incasinando la vita, perché non lo lasciava semplicemente andare via? Gli sarebbe bastato spiegargli un po' strada per un B&B, poi Louis si sarebbe arrangiato senza soldi e e senza aver come era. Ma Harry non lo aveva fatto lo stava trattando come se fosse un amico di vecchia data, o qualcuno per cui ne valesse la pena. Si chiese inevitabilmente cosa lo stesse spingendo a tanto. Harry alzò la testa per guardarlo, ma fissò un punto dietro di lui per non dover incontrare i suoi occhi. Ne aveva forse timore?

Per un lasso di tempo che sembrò infinito e con quello che parve uno sforzo inumano, il ricciolino prese coraggio per far incontrare di nuovo i loro occhi. Blu nel verde. Verde nel blu. Poi parlò, prima di perdersi del tutto.

<<Sono certo che ne vali la pena, Louis>> un sorriso storto, una fossetta, uno scatto per alzarsi dalla sedia e uscire dalla stanza.

Sono certo che ne vali la pena anche tu Harry Styles.





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Sono cosciente che è un capitolo corto eh, ma preferisco postare più regolarmente che ogni quanto capita, anche per non farvi perdere l'attenzione sulla storia.

Se siete di un altro parare scrivetemelo, così posso allungare i capitoli💕

Ho delle grandi idee e questo è il capitolo introduttivo per una nuova serie incentrate sulla loro conoscenza, sui loro sentimenti.

Vi consiglio di attenzionare un dettaglio importante:

Harry non ha ancora detto la verità a Louis.

Anyway vi voglio bene, spero che la storia vi stia piacendo.

Cosa ne pensate fin ora dei personaggi??

Lasciate una stellina e commentate, vi leggerò e risponderò a tutti.

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𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐝  𝐓𝐡𝐞 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐭𝐢𝐧𝐠// LARRY STYLINSON Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora