Ci stacchiamo –finalmente– dopo qualche minuto e mi afferra per le spalle come ad analizzarmi attentamente, i suoi occhi mi squadrano quasi ossessivamente dalla testa ai piedi.
«Grazie a dio stai bene Kookie, mi hai fatto spaventare un casino! Perché non abbiamo passato l'intervallo insieme come al solito? Non eri nemmeno da Jimin! Mi stavi evitando?» chiede a raffica una domanda dopo l'altra e giuro che se continua così mi potrebbe far scoppiare la testa dal troppo male.

Dopo ciò che è successo oggi a scuola l'unica cosa che voglio è farmi una bella dormita tra le calde lenzuola del mio letto, starmene da solo a riflettere e fregarmene di tutto ciò che c'è fuori dalla mia bolla. L'ultima cosa che voglio è sicuramente che qualcuno mi tartassi di domande a cui al momento non so dare nemmeno una risposta sensata.

Non dovrei neanche rispondergli visto che questa di chiama 'privacy' ma non credo di avere altra scelta, a meno che non voglia restare qua fuori ancora per molto.

Vedendo che non arrivano risposte da parte mia inizia a rendere più minaccioso il suo sguardo e a stringere la presa, il che mi fa emettere senza volere uno squittio sorpreso.

Sta iniziando a farmi male.

Tento di allontanarmi da lui ma mi tiene così stretto da impedirmelo portandomi a guardarlo una volta per tutte negli occhi. Il suo sguardo è freddo ma sorridente allo stesso tempo e non promette nulla di buono.
Sembra quasi che non sia più in se e non è una grande consolazione sapere che sono da solo con lui adesso. È sempre stato parecchio possessivo nei miei confronti ma non si è mai spinto tanto oltre, le sue scenate si sono sempre limitate a qualche gesto o stretta più intima ma non mi ha mai fatto del male come adesso e questo scaturisce in me tanta paura, paura nell'essere davanti ad una persona che pensavo di conoscere ed invece è totalmente diversa.

Ho paura per cosa gli stia frullando in testa in questo momento, cosa mi farà? Mi pesterà a sangue nel bel mezzo della via di casa mia? Mi violenterà come punizione? Farà del male alle persone a me care?

«Yugy...mi f-fai mal-»
«Ora parlo io ascoltami e basta» mi impone avvicinandomi a lui e facendomi sentire indifeso come non mai «Non mi piace quando non mi rispondi, capito!?» urla all'improvviso ed io annuisco timoroso.

Questo non è lo Yugyeom che ho conosciuto all'ospedale, quello vivace e gentile, chi ho davanti adesso?
«Quindi ora rispondi sinceramente alla mia domanda: mi hai evitato oggi?» scandisce lentamente ogni lettera non smettendo di puntare i suoi occhi neri, assai dilatati dalla rabbia, nei miei.

Sono tesissimo, non so cosa rispondergli e come uscire da questo casino: mi sgamerebbe in ogni caso. Forse proprio perché si accorgerebbe di una mia possibile menzogna dovrei dirgli la verità, sperando che l'apprezzi e non mi faccia nulla di male.
Quando ho accettato di frequentarmi con lui non mi sarei mai e poi mai aspettato di poter provare un'emozione come la paura standogli accanto, credevo che saremmo potuti essere felici come ogni coppia, una coppia con dei problemi come tutte le altre ma nulla di poi così grave.
Già una coppia, io e lui...possibile che abbia sbagliato anche solo a dargli una possibilità? Possibile che abbia fatto tutto questo per rendere felice Yugy e non me stesso?

Eppure la risposta è pure ovvia.

Questo desiderio si è infranto non appena ho pensato di volere Taehyung al suo posto, di voler essere felice con lui e forse è per questo che non mi sono mai goduto per davvero le sue attenzioni e il suo affetto; nonostante tutto però non mi pento di aver pensato sempre e solo a lui.

Deglutisco sotto il suo sguardo di fuoco e mi decido finalmente a dargli una risposta: se voglio concludere tutto questo adesso, litigata e frequentazione inclusa, devo essere sincero almeno quest'ultima volta.

O la va o la spacca.

«Sì, oggi ti ho evitato» riesco finalmente a dire con un tono il più serio possibile, non voglio e non devo sentirmi più debole di lui. Non distolgo l'attenzione dai suoi occhi felini che nonostante il silenzio fanno intendere bene come si senta, deluso e arrabbiato, anche se la seconda non riesco a capirne il motivo.

Rimane a guardarmi impassibile per qualche secondo, dopodiché emette una strana risatina che alle mie orecchie rende questo contesto sempre più inquietante.
Devo andarmene da qui, entrare in casa e sperare che questo sia solo un brutto sogno dal quale non riesco più a svegliarmi.

«A sì caro Kookie? E perché mai lo hai fatto?» chiede con una voce tanto roca da mettere i brividi.

Tieni la mente lucida Jungkook, non può farti niente se ti fai valere.

«Perché non ho più un minimo di privacy con te, mi segui ovunque io vada e mi impedisci di parlare persino col mio migliore amico! Non intendevo questo per 'frequent-»
«Stai zitto!» mi interrompe colpendomi violentemente la guancia con la sua mano facendomi perdere l'equilibrio e cadere a terra, per poi mettersi a cavalcioni su di me e bloccarmi i polsi contro il terreno, rendendomi impossibile muovermi o anche solo reagire.

Sono in trappola adesso, nessuno mi può venire ad aiutare.

Dovevo ascoltare Jimin, cazzo se dovevo farlo...me l'aveva detto di non fidarmi di lui, di non frequentarmi con qualcuno che praticamente non conosco, di riflettere bene prima di prendere una decisione. Ed invece anche questa volta la mia testardaggine ha prevalso sulla ragione facendomi prendere troppe decisioni affrettate e totalmente insensate. Dovevo ascoltare il mio cuore ma la paura di sbagliare per l'ennesima volta ha fatto comandare la testa, peccato che il risultato ottenuto sia stato sempre lo stesso.

Appena rivedrò Jimin mi metterò a chiedergli scusa in ginocchio, per averlo trascurato e per non aver ascoltato i suoi preziosi consigli che mi sarebbero stati molto utili.

Adesso però è troppo tardi, sto pagando le conseguenze delle mie azioni.

Mi afferra il mento poco delicatamente e lo avvicina a se facendo sfiorare i nostri nasi dalla nostra vicinanza, gesto che prima di tutto ciò avrei reputato anche dolce ma che adesso mi schifa più che mai.
Lui mi schifa.

«Io ti amo Jungkook e se credi che permetterò anche solo di guardarti agli altri ti sbagli di grosso. Tu sei mio e di nessun altro» e senza dire nient'altro mi colpisce un'ultima forte volta alla testa e i miei sensi mi abbandonano al buio più totale, lasciandomi da solo insieme ai tanti dubbi che mi affliggono.
L'ultima cosa che sento è la sua voce e le sue braccia sollevarmi da terra.

«Finalmente imparerai la lezione Jungkookie, finalmente imparerai a chi appartieni»

ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋWhere stories live. Discover now