Dici di capirmi. E sai cosa? Io voglio crederti. Ce la metto la buona volontà.
Non voglio fare l'incompresa, non ci trovo nulla di bello o divertente a fare l'anima in pena. Sapessi quanto darei per essere compresa e non trattata da oggetto...
Perciò non trovo gusto nel non venir capita.E così tu dici di farlo, me lo hai detto più volte. Ci sarà un fondo di verità in questo; almeno così penso. Non so da cosa vieni esattamente, non so se quello che hai passato è tanto forte quanto ciò che ho avuto io. Chissà se mai lo scoprirò. Ma ti voglio bene, e voglio darti questa fiducia, voglio crederti.
Va bene. Mi capisci da questo punto di vista. Chissà, forse non so spiegarmi o mi sono fatta prendere dall'emotività? Ho lasciato che i brutti ricordi mi offuscassero i pensieri e la ragione? Può essere. Comunque, e non è neanche la prima volta, capisci le mie ragioni ma non le mie azioni. Riesci a sembrarmi così vicino, eppure così lontano.
So che è sbagliato. Non dovrei ascoltare, farmi convincere da quello che dici. Non è per cattiveria, ma non posso farlo. Non so se questo lo capisci.
Ma so che perlomeno mi rispetti, so che cerci davvero di capirmi. E lo apprezzo...