I'm Here For You

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[A/N]

! Non possiedo nessun personaggio, tutti i diritti sono riservati alla Marvel ! (Devo scriverlo ogni volta?)

⚠️ Morte, sangue, capitolo un po' deprimente, ma non troppo. O forse sì. Ci sono anche parolacce, no bestemmie, non mi piacciono⚠️

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<Peter, ho trovato un incendio nei Queens, nel tuo appartamento> disse K.A.R.E.N., la mia fedele AI che il Sig. Stark ha installato nel mio costume.

Mi si raggelò il sangue e mi diressi più in fretta che potevo nel mio quartiere. Dondolai tra i palazzi più velocemente che potevo. Mi senti le braccia stanche e doloranti, ma l'adrenalina e il pensiero che May potesse essere il pericolo mi fecero continuare. Quando arrivai, mi accorsi K.A.R.E.N. aveva proprio ragione: tutto l'edificio era completamente in fiamme, che uscivano dalle finestre, accompagnate da grandi quantità di fumo. Erano già arrivati sul posto dei mezzi di soccorso, alcune ambulanze, auto della polizia e diversi camion dei pompieri, che cercavano di estinguere le fiamme, invano.

- Guardate, è Spider-man! - esclamò un agente che accompagnava un uomo all'ambulanza.

- I miei figli e mia moglie sono ancora là dentro! - esclamò l'uomo con voce tremante. - Ti prego, salvali! -

- Contate su di me! - e entrai senza esitazione nell'edificio in fiamme. Per quanto fossi preoccupato per May, dovevo rispettare i miei doveri da supereroe.

- Karen, dove sono i bambini e la donna non ancora evacuati? - chiesi alla mia AI

< I bambini si trovano con la madre nell'appartamento numero 18, due piani sopra di te > mi rispose.

Trovai la famiglia rannicchiata in un angolo, con la madre che cercava di proteggere i figli con le braccia, che piangevano rumorosamente nonostante la donna provasse a tranquillizzarli.

- S-Spiderman! - sussurrarono trai singhiozzi.

- Ehi, ehi, non preoccupatevi. Il vostro amichevole Spider-man di quartiere è venuto a salvarvi! - scherzai e presi in braccio i due bambini. - Signora, porto prima fuori i bambini. Ma non si preoccupi, tornerò immediatamente - lei annuì solo. Portai fuori i due ragazzini il più velocemente possibile, procurandomi non poche scottature e graffi a causa del fuoco e delle macerie. Dopo aver portato il "pacco" a destinazione, mi occupai delle madre, portandola immediatamente da una delle ambulanze.

- Karen, c'è ancora qualcuno nell'edificio? -

< Sembra che tua zia sia  rimasta intrappolata nelle macerie nel tuo appartamento >. Non mi ricordo di aver corso più velocemente in tutta la mia vita. Mi precipitai nella stanza, non curandomi di cosa mi circondava e delle conseguenze. Trovai il corpo inanime di mia zia sotto a delle travi di legno. Bruciate.

- MAY! - gridai. Sollevai i detriti, scottando le mani, ma a momento avevo cose più importanti a cui pensare.

Sollevai il suo corpo fragile e ferito. - Peter... - sussurrò - Ti voglio bene tesoro...e te ne vorrò sempre...ciao... - e chiuse per l'ultima volta gli occhi. - NO! M-MAY! TI PREGO NON LASCIARMI! - e mi affrettai a riportarla da un'ambulanza.

Controllarono per una pulsazione, senza successo. Un medico scrisse su un foglio: May Parker, ora del decesso, 15:48  8/1/2018

Persa la speranza, mi in trance in trance sul tetto di un altro edificio. Solo osservando il traffico mi resi conto della mia situazione.

May è morta.

Se solo fossi stato più veloce, se fossi arrivato prima sul posto, ora sarebbe ancora viva. In fondo, sapevo che non era colpa mia, ma la salvezza di ogni cittadino è una mia responsabilità.

...and this is my SonWo Geschichten leben. Entdecke jetzt