...and this is my Son

Footloose è maledetto

Venute circa le otto, misi dentro uno zaino il mio pigiama e i miei spara-ragnatele. Dopo la morte del Sig. Stark, ho osservato i suoi progetti sulla nanotecnologia e, servendomi di quelli come spunto, sono riuscito a mettermi il costume anche quando non avevo tempo per cambiarmi completamente, per passare subito all'azione. Dubitavo di averne bisogno, ma non si sa mai.

- May, io esco! - dissi a mia zia, che voltò la testa mentre cucinava.

- Tesro, dove vai così tardi? -

- Oh, una mia compagna del Decathlon ha invitato la nostra squadra ad un pigiama party - risposi semplicemente.

Lei annuì comprensiva - Divertiti, stai attento e usa la protezione -

Avvampai violentemente e mi coprii la faccia con le mani - May!! - e uscii.

Solitamente, uscire di casa da solo a quest'ora di sera in un quartiere malfamato come i Queens non è la più brillante delle idee, ma credo di poter fare eccezione e dopo aver camminato per circa mezz'ora, raggiunsi l'abitazione di Betty. La sua casa era circondata da n giardino molto curato, con cespugli e fiori dappertutto. Bussai alla porta e la ragazza mi accolse, già in un pigiama rosa chiaro, con Ned al seguito.

- Ciao Peter! -

- Ehilà, amico -

La successiva ad arrivare fu Michelle. Quando salutò, si avvicinò a me - Questo... - incominciò dandomi un pugno sullo stomaco - ...è per prima - e io finsi di soffrire per il colpo ricevuto. Dopo che tutti furono arrivati, chiacchierammo di cose a caso per un po', con Flash sempre a tirarmi briciole di snack sui capelli, Abe a fare lo stupido cercando di impressionare Cindy, Ned che flirtava con Betty o che parlava con me insieme a MJ.

- Che ne dite di guardare un film? - Ned suggerì.

- Sìììììì! - strillammo come dei bambini di quattro anni ai quali un adulto ha promesso le caramelle. Andammo a prendere delle coperte sofficissime e ci avvolgemmo mettendoci a coppie: io con MJ, Ned con Betty, Abe con Cindy (ecco la nuova ship che nessuno ha mai chiesto. Urrà! *sarcasmo*) e Flash... single forever.

Abbracciando MJ sotto le lenzuola, con la sua testa appoggiata sulla mia spalla, mi sentii per la prima volta dopo tanto tempo un ragazzo normale, non un vigilante mascherato che salvaguardia la città tutti i giorni per hobby, che fa strane gite nello spazio e che, ogni volta, perde una persona cara per colpa della sua debolezza, per la sua lentezza. Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse dei sui amici che discutevano su quale film guardare.

- Il ritorno dello Jedi! -

- Titanic! -

- IT! -

- Shining! -

- Harry Potter! -

- Footlose! -

Sussultai sentendo quel nome.

Flashback

- Allora, Footlose è ancora il film migliore di sempre? - chiese Peter Quill con un tono di superiorità.

Lo guardai stranamente. - Amico, non lo è mai stato! - controbattei giocosamente.

[Non sono andata a rivedermi la parte nel film, vado a memoria. Sorry, ma sono pigra ed è l'una di notte]

Fine Flashback

Inizio attacco di panico

- P-posso sapere dov'è il bagno? - balbettai rivolto a Betty. Lasciai la stanza con lei che mi indicava la strada e con MJ che mi guardava con preoccupazione e confusione miste assieme. Dopo averla ringraziata con un finto sorriso, mi chiusi a chiave in bagno e mi raggomitolai in posizione fetale prendendomi i capelli. Tutte le immagini della guerra contro Thanos incominciarono a scorrermi davanti agli occhi, una dopo l'altra. Ma soprattutto... quelle tre parole fatidiche: "Io sono Ironman". Rividi il volto di Tony Stark, il mio mentore, l'uomo che consideravo come un padre, contorto dal dolore, riuscendo solo a pronunciare quelle parole prima di schioccare le dita.

Le calde lacrime incominciarono a solcarmi il viso e io, incapace di fermarle, le lasciai cadere. Se non sono neanche capace di contenere le mie emozioni, come posso essere definito un eroe?

"Se fossi stato più forte, magari Tony sarebbe ancora vivo"

Le parole di Beck gli risuonarono in testa. Ovviamente l'uomo aveva ragione. Sono debole, inutile, non ho fatto altro che deludere le persone durante tutta la mia "carriera" da supereroe. Prima Zio Ben, poi l'incidente con la crociera e infine la lotta contro quella dannata testa d'uva viola.

- Ehi Parker. Sei qua? Ero passato per prendere da mangiare, ho sentito piangere. Tutto bene? - chiese l'ultima persona che Peter si aspettasse di sentire, Flash, con quasi un tono preoccupato.

- T-tutto bene, n-nessun bisogno di p-preoccuparsi! - esclamai con la voce roca dal pianto. Attese qualche secondo poi Flash disse: - E va bene vado a chiamare la Jones - e si sentì un "Jones!" urlato in sottofondo.

Qualche secondo dopo sentii la mia fantastica ragazza prendere a pugni la porta e urlare: - Peter Benjamin Parker, apri questa cazzo di porta o la butto giù! -

Non dubitando neanche un secondo delle sue intenzioni, aprii la porta lentamente, ancora riluttante a mostrarmi a lei in un momento di debolezza come questo.

- Oh... Peter... - sussurrò guardano i miei occhi gonfi e rossi per il tanto pianto e mi baciò mentre mi abbracciò - Guarda che puoi anche piangere. Sei un eroe lo stesso. Non farti incatenare dalle insicurezze, fottititene del giudizio altrui, per me rimarrai sempre la persona più forte che conosca -.

Rimanemmo così per un po', finchè non mi calmai, proprio quando arrivò Ned, con una mano con cui teneva gli occhi coperti.

- Ehi, ragazzi, siete decenti? - chiese innocentemente.

- NED! - gridammo io e MJ all'unisono.

- Ehi ehi calmi. Ora possiamo incominciare la serata divertente? -

Sorrisi - Volentieri! - e ci incamminammo verso il gruppo.

Dopotutto, certe volte posso dare anche spazio a Peter Parker, lasciando Spider-man un po' in disparte, no?

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Ho appena finito 'sto coso alle due di notte. Non so cosa sia propriamente venuto fuori.

Comunque...   BUON ANNO!!!   🥳🥳🥳🥳🥳🥳 🎀🎊🎉🎀🎊🎉🎀🎊🎉🎀🎊🎉🎀🎊🎉

#2020

- Milla