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Brian's POV

"Dai Bri muoviti!" sento John urlare dal salotto.

"Si ho quasi finito, dammi due minuti!"

Stasera ha detto che mi vuole portare in un negozio speciale, ma non mi ha ancora detto niente.

Mi sono vestito con una semplice camicia nera, sbottonata per i primi tre bottoni e dei jeans scuri, le scarpe invece, sono un nuovo modello della Nike. Adoro quella marca e con un po' di soldi messi da parte sono riuscito a comprarmele.

"Eccomi, arrivo."

"Oh finalmente, era mezz'ora che ti stavo aspettando."

"Se tu non mi dici dove andiamo, io non posso scegliere come vestirmi, per questo ci ho messo tanto."

"Sisi lo so, solo che non ti volevo rovinare la sorpresa."

Lo squadro e noto che anche lui è vestito molto bene.

Ha una maglietta nera, messa dentro a dei jeans a zampa di elefante chiari e i suoi stivali preferiti.

"Allora,andiamo a piedi o con la macchina?"

"Stai scherzando? Andiamo a piedi mio caro,tanto è qui vicino."

"Se per qui vicino intendi dall'altra parte della città..."

"Ma no! Sono solo due isolati"

"Va bene."

Mentre camminiamo, passiamo anche davanti la casa della signora Taylor.

È da un bel pezzo che non la vedo in giro. Spero non le sia successo niente.

"John?"

"Cosa vuoi?"

"Quanto manca?"

"Li dobbiamo andare, vedi?" Dice indicando un piccolo palazzo.

"In un palazzo?"

"No, a casa di questo mio amico. Si chiama Luke."

"Oh, okay."

Poco dopo arriviamo davanti a un gigantesco portone di legno.

John bussa al citofono e senza nemmeno chiedere chi siamo ci viene aperto il portone.

Saliamo solo due rampe di scale e subito arriviamo.

Davanti all'ingresso,si trova un uomo di colore molto alto e con spalle molto larghe.

"Cognome?" ci chiede.

"Deacon" gli risponde John.

L'uomo da una sbirciatina alla lista e subito dopo ci fa passare.

Appena entro subito un odore fortissimo di fumo e alcool mi riempie i polmoni, insieme alla musica spaccatimpani che già da fuori si iniziava a sentire.

Solo l'ingresso di questa casa è gigante,non oso immaginare le altre stanze.

Mi giro intorno e vedo tutto messo sottosopra.

Divanetti, attaccapanni, bicchieri e addirittura dei vestiti sparsi sul pavimento.

"John!" lo chiamo urlando per sovrastare il volume della musica.

"Che c'è? Non ti piace qui?" mi risponde

"Sisi, ma..."

"Cosa?"

"No, niente."

Decidiamo di dividerci.

Io vado alla ricerca di un posto più tranquillo, solo che anche i bagni sono pieni di persone che fanno cose che non avrei mai voluto vedere.

𝖳𝗁𝖾 𝖻𝗈𝗒 𝗐𝗁𝗈 𝗇𝖾𝗏𝖾𝗋 𝖾𝗑𝗂𝗍𝖾𝖽 𝗁𝗂𝗌 𝖻𝖾𝖽𝗋𝗈𝗈𝗆 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora