This is the start of something beautiful

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Harry era un padre fantastico, lo sapeva bene.

Si faceva mettere sul viso qualunque tipo di trucco da parte delle non-esattamente-capaci mani di una bambina di cinque anni, si vestiva da principessa con tanto di mantello e tiara alla festa di compleanno di sua figlia ed a malapena batteva ciglio nel momento in cui lei gli dava una ginocchiata nelle palle per svegliarlo quando si alzava prima di lui e correva nel suo letto.

Proprio quel letto da cui aveva cacciato fuori tante persone perché sua figlia aveva bisogno di lui, e non se ne pentiva affatto.

Quindi sì, era un ottimo padre.

Il suo migliore amico Niall glielo diceva di continuo, e il suo fidanzato Zayn... diamine, anche i nonni materni di Quinn dovevano ammettere che fosse un genitore strabiliante, nonostante odiassero farlo! Pure sua madre glielo diceva ogni giorno, e si sa che le mamme hanno sempre ragione.

Sebbene sapesse oggettivamente di essere un padre formidabile, era difficile ricordarsi che essere tale significasse anche contorcersi dalla noia facendo una lunghissima fila per dare a sua figlia quello che probabilmente sarebbe stato il suo ultimo anno innocente in cui credeva a Babbo Natale.

Sarebbe andata presto a scuola, perciò quella dolce illusione sarebbe finita in frantumi, e forse era meglio che glielo dicesse prima lui di un bambino fastidioso che le avrebbe fatto credere che suo padre fosse un bugiardo.

"Papi, sei sicuro che vedremo Babbo Natale oggi?" chiese Quinn per la centesima volta quel giorno, guardando Harry con grandi occhi verdi e innocenti che erano il riflesso dei suoi. Le sistemò i suoi lunghi capelli biondi dietro un orecchio e le sorrise dolcemente.
"Ne sono sicuro, zucchetta." la rassicurò teneramente.
"Ma papi, questo è l'ultimo giorno per incontrare Babbo Natale! Deve avere il tempo di preparare i miei regali." commentò Quinn con la testardaggine che solo una bambina di cinque anni poteva avere.

Forse non era il momento giusto per farle sapere che tutti i regali di cui parlava erano già impacchettati e nascosti nell'armadio di Harry.

"Non preoccuparti, tesoro. Vedi quelle persone vestite di verde?" chiese, mentre si piegava sulle ginocchia e puntava quattro persone che correvano intorno a Babbo Natale, prendendo i bambini, occupandosi della fila e, a volte, intonando qualche canzone natalizia mentre improvvisavano dei balletti. Erano ovviamente parte di High School Musical. "Quelli sono gli elfi di Babbo Natale. Ce ne sono a centinaia!"
"Cosa sono gli elfi?" Domandò, corrucciandosi a causa della parola sconosciuta.
"Sono gli aiutanti di Babbo Natale. Fanno sì che tutti i regali siano pronti per essere riposti sotto gli alberi." spiegò, guardando dolcemente sua figlia.

"Come ho fatto io con te per il regalo di nonnina? E per quello di zia Gemmy?" chiese emozionata.
"Esatto! Sei il mio piccolo elfo." rise, facendole il solletico sui fianchi che la fece ridacchiare e cercare di scappare via da lui.
"Papi-" singhiozzò divertita. "Non farmi il solletico!"
"Va bene, va bene. Non lo faccio." le promise affettuosamente, abbracciandola forte.

Finalmente, dopo un'altra mezz'ora di tortura, erano davanti all'obbrobrio che il centro commerciale chiamava "recita natalizia": un uomo anziano e scontroso era seduto su un'enorme poltrona rossa, grattandosi il viso da sopra la barba finta ogni minuto. In quel momento stava parlando con due bambine identiche, le quali erano sedute sulle sue gambe con dei fiocchetti rosa tra i capelli neri e riccioluti. Erano davvero adorabili, e quando tornarono tra le braccia della loro mamma evidentemente preoccupata, Harry prese per mano Quinn e la portò da Babbo Natale.

"Mi scusi, Babbo Natale sta andando in pausa." sentì una voce annoiata alla sua sinistra e vide un uomo che guardava dritto al suo telefono, senza dare nemmeno una seconda occhiata a Harry o a sua figlia quando gesticolò con fare esitante.
"Uhm..." disse Harry eloquentemente, lasciato senza parole dal ragazzo che aveva parlato.

This is the start of something beautiful || Italian translationМесто, где живут истории. Откройте их для себя