🍁Diaggon Alley🍁

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Jane era arrivata al paiolo magico insieme a Raptor, un po' prima che iniziasse la scuola.

Doveva prendere le cose per Hogwarts a Diaggon Alley.
Ovviamente da sola.
"Figuriamoci se ti do una mano"
diceva Raptor.

Veniva derisa dagli altri Mangiamorte. Forse era quasi una fortuna andarci, anche se sapeva che ci avrebbe messo parecchio ad adattarsi.

Qualche giorno dopo, Jane si era appena svegliata e se ne stava nella sua stanza, a leggere e curiosare alcuni libri che aveva comprato il giorno prima, quando ad un certo punto qualcuno bussò alla porta.

Jane si alzò ad aprirla e trovò all'uscio Raptor, entró senza esitare dicendo che Lord Voldemort aveva una commissione da fargli fare.
Chiuse la porta e si mise ad ascoltare seduta sul suo letto.

Fece un sorriso malizioso, per poi togliersi il turbante e mostrare quella che era la faccia di suo padre.

Sentí i brividi lungo la schiena quando iniziò a parlare.
"Figlia mia, come stai?"
disse con il suo solito sorriso freddo.

"Ho un compito da darti. Questa notte dovrai far scomparire Raptor come fai sempre tu, visto che lui non è in grado di fare un incantesimo così semplice."

Fu molto breve e diretti, evidentemente perché voleva evitare che qualsiasi occhio o orecchio indiscreto si mettesse a ficcare il naso.
Non gli aveva spiegato esattamente cosa dovevano fare, ma accettò, anche perché doveva, se non voleva essere cruciata.

"Benissimo mia cara! Così si che fai contento Paparino! Raptor!"
Si riinfilò il turbante e uscì, dicendole che sarebbe arrivato per l'una di notte.

Quando chiuse la porta si decise a cambiarsi e a scendere a fare colazione.
"Dimmi signorina~"
gli fece l'uomo dietro al bancone con un sorriso a trentadue denti.

"Fate il caffè vero?!"
chiese Jane, voleva assicurarsi che non fosse solo una cosa da Babbani.

"Certo cara! Ma non sei un po' troppo giovane?!"
gli fece il barista, mentre gli stava preparando un caffè lungo.

In realtà, odiava essere considerata giovane o "troppo piccola" perché pensava di avere un'età mentale abbastanza matura, dato che non gli sono mai piaciuti i bambini della sua età.

Stava guardando fissa le sue mani quando il barman gli pose la tazza.
"Tutto apposto ragazzina?!"
la squadrò.

Non fece in tempo a rispondere che un gran frastuono di gente verso l'ingresso si alzò. Stava bevendo la sua bevanda mentre scrutava quello che stava succedendo. Era per caso stato l'arrivo di Hagrid?

Dopo aver bevuto l'ultimo sorso e poggiato tazzina e qualche zellino si avvicinò.
Era arrivato Harry Potter.

Lo guardò, da una seconda fila, circondato da un'ammasso di gente. Uno dietro l'altro gli strinserò la mano e lo ringraziarono. Anche Raptor si fece avanti.

"Da quand'è che si è messo a balbettare"
pensò Jane. Mentre osservava da lontano il nuovo professore di difesa contro le arti oscure di Hogwarts.

Dopo svariati minuti la folla si aprí per lasciargli libero il passaggio. Naturalmente si spostò anche lei ma non abbastanza, ed andò a urtare la spalla di Potter, che lo fece cadere.

"Mi dispiace tanto!"
Lo pregò aiutandolo a rialzarsi.
I loro occhi si incrociano.
Jane, nelle sue iridi scure, vide dei bellissimi occhi smeraldo, su un faccino tondo e carino, i suoi lineamenti erano quasi perfetti, anche se era abbastanza magrolino.

Malgrado gli occhiali rotondi attaccati con lo scotch, segno che qualche ragazzino bullo lo perquoteva, la sua pelle aveva un colorito chiaro ma carnoso. Sembrava che i loro sguardi fossero incollati fra loro, e che la cicatrice fosse passata in secondo piano.

"Non fa niente."
Rispose il ragazzo, dopo che si rialzò.
Era rimasta a guardarlo e si era dimenticata che gli stava ancora stringendo il braccio con cui l'aveva aiutato a rimettersi in piedi.

"Ah si..."
Mollò la presa e abbassò lo sguardo.

"Scusa ancora..."
Si fece un po' rossa in faccia per l'imbarazzo generato.

Ma che le era preso?! Forse non aveva bevuto abbastanza caffè per cui si era imbambolata?!
Si sentiva a disagio, anche per averlo urtato senza farlo apposta.

Dopo "l'incidente" decise di uscire verso Diaggon Alley, e prendere l'ultima cosa che le mancava nella lista.
Una bacchetta.

Sapeva che doveva andare da Olivander, ma aveva particolarmente paura. E se l'avesse riconosciuta come la figlia del Signore Oscuro?!
Anche se continuava a rimuginarci sopra, non aveva altra scelta che andarci.

Nel cammino vide Harry e Hagrid che stavano andando dalla parte opposta alla sua. E questa volta sembrava che il Guardacaccia l'avesse riconosciuta.

"Jane! Ma che bello rivederti da quanto tempo"
L'abbracciò e la stritolò talmente forte che per un attimo gli parve che le sue orbite stessero lasciando le loro cavità.

"cIaO hAgRiD, mI LasCiErEsTi?!"

"Oh sì scusa"
La lasciò e si mise a ridere. Jane si risistemò mentre Harry in tutto questo era confuso.

"Jane! Ti presento Harry! Il famoso Harry Potter!"
Le sole due persone a sapere che Jane era un Mangiamorte erano Hagrid e Silente.
Ma il custode non ci faceva molto caso, anche perché considerava la ragazza un angioletto.

Hagrid intuiva che, anche se lei non sorrideva mai, era sempre felice di venire a Hogwarts.

"Ciao Harry, io sono Jane"
Non aveva il coraggio di guardarlo in faccia. Non ne sapeva il motivo.

"Dove stai andando, cara?!"
Gli chiese Hagrid.

"Da Olivander, devo prendere la bacchetta e poi ho finito"
Disse Jane nell'intento di scappare da quella sensazione degl'occhi di Potter addosso.

"Ohh! Che coincidenza! Anche noi dobbiamo prendere la sua bacchetta. Perché non ci andate insieme voi due? Sarà anche una scusa per conoscervi un po'."

Alla Ragazza stava per venire un infarto.
"H-hagrid ma io!"

"Ma si dai! Io devo andare urgentemente alla Gringott a fare una commissione, tu lo accompagnerai e farete due chiacchiere"
Gli mise una mano sulla spalla in segno di incoraggiamento. Hagrid sapeva che Jane faceva fatica a fare conversazione con i ragazzi della sua età. Specialmente Maschi e specialmente con Harry Potter.

Hagrid li salutò, e disse loro che quando avrebbero finito, sarebbero dovuti tornare al Paiolo e aspettare il suo arrivo.

Cosi rimasero da soli.
Solo Jane e Harry.
Solo Riddle e Potter.

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Smiling | Harry Potter E La Pietra Filosofale |حيث تعيش القصص. اكتشف الآن