Sei incorreggibile. Il padre di mio figlio non si lascia sfuggire l'occasione per punzecchiarmi.

Non gli lascerò avere l'ultima parola, così dopo aver scritto "E tu sei uno stronzo", accartoccio il foglio e lo butto nel mio zaino.

Dopo questo gesto entrambi torniamo a guardare verso la professoressa, ma così come la mia testa corre veloce da un pensiero ad un altro, dubito fortemente che Cole stia ascoltando davvero ciò che la Taylor sta dicendo.

Dopo questo gesto entrambi torniamo a guardare verso la professoressa, ma così come la mia testa corre veloce da un pensiero ad un altro, dubito fortemente che Cole stia ascoltando davvero ciò che la Taylor sta dicendo

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"Su quella cosa io non ci salgo" dichiaro decisa mentre guardo inorridita la moto su cui Cole ha intenzione di portarmi in biblioteca.

"Hai davvero paura di una moto?" chiede stupito.

"Non ho paura" quasi urlo "È solo che su quello scooter ci porti tutte le tue conquiste come se fossero dei premi e mi dà fastidio essere trattata come una di loro"

"Sei gelosa" fa una faccia maliziosa e mi viene l'impulso di spaccargli la faccia, però per fortuna riesco a trattenermi.

"Non sono affatto gelosa" questo ragazzo ha la capacità di farmi saltare i nervi in quindici secondi "E non sono nemmeno una delle tue ragazze usa e getta" uno a zero per me.

"Sai quante ragazze vorrebbero fare un giro in moto con me?" ora lo uccido.

"Tutte tranne me ed è per questo motivo che non ci salirò" incrocio le braccia e gli faccio una linguaccia.

"Smettila di fare la bambina" mi porge il casco.

"Farò una corsa" dico senza ascoltarlo "Ci vediamo direttamente lì" inizio a correre con la piacevole soddisfazione di aver appena vinto. All'improvviso quell'emerito imbecille mi solleva e mi poggia sulla spalla come un sacco di patate.

"COLE!" grido isterica catturando l'attenzione delle uniche due ragazze che non ci stavano guardando.

Il ragazzo bruno che mi ha rapita ride, poi mi poggia sulla sua motocicletta.

"Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio" mi ignora e mi infila il casco.

"Certo, certo... Lo so che in fondo non puoi stare senza di me" sorride davanti alla mia espressione incazzata.

"Ma vaffanculo" cosa cazzo mi passava per la testa quando ho accettato la sua proposta?

"Comunque sei incredibilmente sexy con il casco" sul suo viso comprare un sorrisetto perverso.

"Se lo dici un'altra volta ti taglio le palle mentre dormi" lo minaccio mentre si siede davanti a me sul suo mezzo di trasporto.

Gira la chiave nel cruscotto, poi mi dice: "Aggrappati se non vuoi cadere"

"Neanche morta" affermo decisa per poi acchiapparmi come meglio posso al sedile.

"Come vuoi tu" dice e preme sull'acceleratore.

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now