25.10.2019- "Posso toccarti piccola?"

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Se penso a quella giornata mi ritornano i brividi sulla pelle. Era una calda giornata di inizio giugno, la scuola era agli sgoccioli e il tempo da dedicare allo studio era terminato. Un pomeriggio ci ritrovammo a nuotare nella tua piscina, in realtà ero io a nuotare tu eri semplicemente seduta sul bordo a guardarmi. Più volte ti invitai ad entrare in acqua ma scuotesti la testa schizzandomi divertita con il piede. All'ennesimo rifiuto ti afferrai per la caviglia spingendoti con il corpo in acqua. Ti colsi di sorpresa ma quando salisti in superficie fu a me che mancò il respiro: mi prendesti per i fianchi spingendomi contro il bordo della piscina. Il tuo viso era inondato da piccole goccioline d'acqua e la maglietta bianca che indossavi aderì contro il tuo seno evidenziando i capezzoli. Il mio cuore iniziò a battere ad un ritmo incessante quando le tue dita risalirono piano contro la mia gamba nuda.
"Posso toccarti piccola?", mandasti completamente a fanculo la poca razionalità che mi era rimasta. Ricordo che annuii senza riuscir a pronunciare neanche una parola e tu sorridesti divertita prima di lasciarmi un bacio a fior di labbra. Il mio stomaco venne avvolto da una stretta mortale quando sentii le tue dita scivolare lungo il mio sterno superando poi l'elastico del costume. Al contatto tra la mia pelle e i tuoi polpastrelli, sospirai contro le tue labbra che soffocarono in un bacio i miei gemiti.
"Sei la cosa migliore che potesse capitarmi nella vita", sussurrasti al mio orecchio dolcemente mentre le tue dita si muovevano dentro di me.
"Sei tu...che-che...hai reso la mia vita...", non riuscivo a non balbettare e ad un certo punto neanche a parlare.
"Migliore forse?", mormorasti sorridendomi sempre con una punta di divertimento. Mugolai a metà tra un lamento e un gemito e nascosi il volto nell'incavo del tuo collo per coprire il rossore delle mie guance.

Un Petalo Bianco ➸ LesbianWhere stories live. Discover now