Tra amore e oscurità

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"Me lo auguro" disse lui con tono minaccioso ma al contempo simulando anche sincera fiducia "I Mangiamorte, Bella, sono dei miei carissimi amici" mentì lui "Sono uomini che collaborano con me e poiché mi hanno scelto come loro leader io organizzo le cose da fare". Detta così sembrava una cosa innocua, una specie di circolo segreto, ma Bella non era una sprovveduta, aveva capito che l'uomo di cui era innamorato non era una brava persona e tanta ipocrisia la infastidì. "Maestro" si lamentò lei imbrociata "Perché mi trattate come una sciocca...". Tom si girò di scatto, in effetti non era un'idea brillante quella di prenderla in giro su quell'argomento "Ti chiedo perdono Bella" le sussurrò lui, avvolgendo il mento di lei tra le sue dita affusolate "Temevo solo che... come dire, avresti potuto fraintendere".

Bellatrix sorrise alla vista di quell'insicurezza simulata perfettamente "Intendete dire che mi sarei spaventata a sapere che uccidete delle persone" sussurrò Bella "Potrebbe essere" ammise lui "Non dovete preoccuparvi!" Lo rassicurò lei con convinzione "Magari non sono ancora pronta per uccidere, ma non guarderò mai con disprezzo chi ci libera dai carcerieri del mondo magico, babbani o maghi che siano". Si fermò e con un pó di imbarazzo guardò Riddle negli occhi "Non mi opporrei mai al nostro salvatore". Tom fissò il volto di Bellatrix, guardò le labbra sottili, i capelli vaporosi e in fine gli occhi grandi e scuri, leggendovi qualcosa che mai aveva scorto in nessun altro nei suoi confronti "Brava, hai capito tutto. Ma d'altronde lo sapevo che sei intelligente".

Poi Riddle si voltò e riprese il libro che aveva abbandonato a un angolo del letto, sapeva bene cosa aveva letto nel volto, negli occhi di Bellatrix, quello era amore, un amore forte e dirompente che avrebbe fatto di tutto per essere ricambiato minimamente. Lei sarebbe diventata una Mangiamorte, aveva quell'idea già da un po' in mente ma ora si era convinto del tutto; Riddle sapeva bene che ogni cosa aveva due volti, anche i sentimenti, e si poteva solo immaginare quello che Bellatrix poteva essere disposta a fare per lui, specie se era convinta che le sue idee fossero giuste. "Quindi cosa fanno i Mangiamorte di preciso?" domandò ancora Bella.

Voldemort la guardò negli occhi "Uccidono chi minaccia di intralciare il vostro salvatore, torturano chi ci nega importanti informazioni e controllano chi ci serve per la sua immagine pubblica ma è troppo cieco per appoggiarmi". Bella annuì come se nulla fosse "E chi sono i vostri collaboratori?" "Ora chiedi proprio troppo!" Rispose vagamente spazientito Riddle "Ma se io un giorno avessi i requisiti per aiutarvi..." "Bella" la fermò lui che in realtà si aspettava una cosa del genere e per giunta aveva già deciso "Non ci sono donne nel mio gruppo, e poi tuo marito si arrabbierebbe".

Bellatrix lo fissò delusa "Maestro!" Esclamò disperata "Per favore non fate così!" Lo pregò lei "Già una volta non mi volevate, come vostra allieva,  ma poi avete cambiato idea! Aspettate prima di vedermi all'opera!" Tom inarcò le sopracciglia con il libro aperto tra la mani "E tuo marito? Come la mettiamo con lui?" Bella sbuffò "Che importa di lui!" Disse con ovvietà "Io faccio quello che voglio" "Sì lo vedo" la interruppe lui "Ma sai che nel mio gruppo non potresti comportarti così, io sono il capo e gli altri devono obbedire" "Consigliare?" Provò lei "Obbedire" ribbadì lui, categorico. Bella prese a fissare un punto nella stanza, pensierosa, e questo fece divertire molto Riddle "È chiedere troppo?!" Domandò beffardo "Diciamo che si può fare tutto con il giusto impegno" concluse Bella.

Tom rise ancora, davvero trovava Bellatrix veramente diverte e singolare "Grazie per questa considerazione" la prese ancora in giro "Non volevo..." sussurrò Bella imbarazzata "Tu vuoi sempre fare di testa tua, vero?" Domandò, anche se era piuttosto un'affermazione "Sì" ammise lei con un sorrisino "Ma solo perché ritengo le scelte degli altri stupide". Bella subito si pentì di quelle parole perché lui fece una strana espressione di assenso che la fece preoccupare "Quindi pensi che io potrei fare scelte stupide sulle quali tu dovresti consigliarmi" "No!" Sì affrettò a dire lei "Non oserei mai!" "Di questo ne dubito" la interruppe lei che però non era arrabbiato neanche quella volta "Devi dosare meglio le parole Bellatrix" la ammonì lui "O potresti finire nei guai".

Bella annuì, vagamente a disagio "Sai, in fondo fai bene a voler fare di testa tua perché spesso gli altri prendono decisioni errate" disse lui, allietando visibilmente Bella "Ma io non sono gli altri, ricordalo sempre". Lei annuì vigorosamente e lui la prese per un fianco, avvicinandola a sé e mostrandole il libro "Ci sono tante cose da sapere sulla magia oscura" disse grave "Ed è importante studiarla facendo molta attenzione" Bella annuì incantata "Non vedo l'ora di imparare Maestro" ammise lei, in tono sensuale, tanto che lui si voltò con un ghigno "Certo che ti piace proprio tanto" disse divertito. "Maestro?" Domandò Bella interrogativa "Il sesso mia cara" esclamò lui guardandola negli occhi con il solito ghigno. Bellatrix abbassò lo sguardo sorridendo "Diciamo che..." Ma lui le era tornato sopra "Diciamo che ti ho detto di non mentire e tu invece ti ostini a farlo" la sgridò con il volto a pochi centimetri da quello di lei "Proverò a smetterla allora" sussurrò Bella, distratta dai morsi di lui sul petto.

Dopo averlo fatto per l'ennesima volta, Riddle si alzò e iniziò a vestirsi "È ora che tu vada ragazzina" le annunciò fissando l'orologio. Bellatrix si alzò svogliatamente e Riddle la ammirò, nuda com'era "Domani si ricomincia a studiare" disse poi tornando alla cose importanti; ormai vestito si voltò per vedere la reazione di Bellatrix che aveva il volto un po' imbronciato. Lui le si avvicinò e la cinse da dietro, insinuano una mano sotto la biancheria appena messa dalla ragazza; Bella ebbe uno scatto involontario con il bacino, così lui la strinse con più forza "Non temere Bella" sussurrò all'orecchio di lei, mentre quest'ultima gemeva dal piacere "Non smetteremo con i nostri incontri" la rassicurò lui.

"A meno che tu non voglia smettere" disse facendo incontrare i loro sguardi e fermandosi quando lei era ormai al limite. Bella lo supplicò con lo sguardo "Devo dedurre che tu non voglia smettere" rispose con un ghigno "Vi prego!" Disse lei al limite e lui riprese il suo lavoro con la mano, godendosi l'espressione di lei e sussurrandole tra i capelli arruffati "Sei proprio un'ingorda". Bellatrix ancora scossa fai brividi della passione riprese a vestirsi con il fiatone, mentre lui la guardava compiaciuto "Hai un'ottima resistenza" disse poi "Se imparerai ad avere la stessa resistenza in combattimento diventerai una grande duellante". "Farò il possibile per compiacervi Maestro, ve lo prometto" rispose lei con il mantello sulle spalle e la passaporto nel pugno chiuso.

"A domani ragazzina" la salutò lui "A domani Maestro" sorrise Bella, ammirandolo un'ultima volta prima di sparire.

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