Favole..al guinzaglio

La favola

4 luglio 2019

GIULIA
"Ok sono pronta" dico uscendo dalla camera e dirigendomi verso il salone.
Indosso un abitino di cotone nero, comodo e leggero.
Sono veramente in ansia per Nicco, oggi è il grande giorno!
Sono circa le 18:40 e sono a casa sua con Chiara e Martina. Lui invece è allo stadio già da un pezzo...
"Ciao cuore mio" dico abbassandomi e andando ad accarezzare Spugna prima di uscire di casa.
Dopo poco tempo arriviamo allo stadio e fortunatamente troviamo parcheggio subito.
Man mano che ci avviciniamo noto sempre più gente...sono davvero tantissimi.
Alcuni mi riconoscono e mi chiedono qualche foto ed io accetto volentieri.
Tiro fuori dalla borsa il pass che mi aveva dato qualche giorno fa Nicco e lo mostro all'uomo della sicurezza:
"Prego" dice aprendo il cancello e facendomi passare
"Loro sono con me" replico al signore dato che aveva chiuso il cancello subito dopo la mia entrata lasciando fuori le mie amiche.
Apre di nuovo e le lascia passare.

"Ehii" esclama vedendomi entrare nel camerino
"Amore mio" dico baciandolo
"Agitato?" Chiedo già sapendo la risposta
"Manco poco" risponde sorridendomi
Va a salutare chiara e Martina e io nel frattempo saluto gli altri.
Adriano si allontana con Martina per qualche secondo e poi ritornano mano nella mano
"È arrivato il momento di dirlo, stiamo insieme ormai da qualche settimana" enuncia Cassiolino ridendo
Tutti si mettono a ridere e a brindare per loro due
"Brutta stronza non mi dice niente eh" dico ridendo
"Hai ragione, scusa" risponde Martina anche lei ridendo.

"Oh ma lo sai che prima è venuto qua Florenzi? Mi ha fatto l'in bocca al lupo e poi è rimasto un po' qua" dice sedendosi accanto a me sul divanetto
"Nicco devo dirti una cosa" poso la birra sul tavolino davanti a noi e mi giro verso di lui
"Oddio non vorrai lasciarmi ora vero?" Chiede preoccupato
Oddio ma no! Certo che no! Ma come gli viene in mente?!
"Ma no scemo! Volevo dirti che io non sono della Roma...sono più curva nord" dico trattenendo una risata per l'espressione che ha assunto il suo volto
"Era mejo che me lasciavi" risponde ridendondo
"Deficiente" gli do una leggera spintarella tanto per allontanarlo un po' da me
"Dai amore scherzo" ride "mi è preso un attacco de core eh, ma ti amo comunque"
replica avvicinando il suo viso al mio per far congiungere le labbra.
"I nostri figli però saranno romanisti eh, già te lo dico"
Divento subito seria e lo guardo
"Tu...tu vuoi dei figli?" Chiedo temendo la risposta
"Rilassati amore stavo scherzando...comunque si, perché tu no?" Domanda a sua volta.
Non faccio in tempo a rispondere che cocco ci interrompe.

"Vai Michael" dice Fabio al microfono poco prima di passarlo a Niccolò che replica "one, two, three, four buio!"
Nello stadio cala il buio, tutti iniziano ad urlare, e la tensione di Niccolò aumenta.
Sorrido e gli faccio l'occhiolino, lui si avvicina velocemente, mi abbraccia e sussurra al mio orecchio "ti amo follemente".
"Anche io" sorrido e ci baciamo
Subito dopo sale sulla pedana che lo porterà sul palco.

"Ciao Romaaaa" urla appena finisce di cantare 'Colpa delle favole'.
Il pubblico inizia ad urlare il suo nome, poco dopo riprende a cantare.

Il primo ospite è Antonello Venditti: il cantante preferito di Anna, la madre di Niccolò.
Credo non ci sia cosa più bella in questo momento; nei suoi occhi si riesce a leggere la soddisfazione e l'appagatezza per aver cresciuto un figlio così. Da piccolo non è stato un figlio modello, anzi...
"Voleva che facessi qualcosa della mia vita, era sempre incazzata quando tornava da scuola, per non parlare di papà poi. Che poi da me ricevevano sempre la stessa risposta 'a me studia non me piace, vojo fa musica ed è quello che farò! Anche a costo di finì sotto a un ponte'
Quando finivo di parlare c'era sempre lo stesso sguardo: provavano compassione, non perché non credessero in me, ma perché sto mondo è stronzo" mi disse una volta Niccolò. Quindi si, vedere lo sguardo di una mamma così orgogliosa, in questo momento è la parte più emozionante della serata.

*giulsdeangelis ha appena pubblicato una storia*

"Se oggi stiamo qui è anche grazie a lui, signore e signori Fabrizio Moro!" Esclama e alle sue spalle poco dopo esce il cantante.
È uno dei miei preferiti e credo di essere più emozionata io di Niccolò in questo momento.