Jungkook

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Y/n POV

È notte fonda, la pioggia cade incessante sul suolo, i lampioni illuminano quel piccolo tratto di strada che il loro raggio li permette e io qui fuori nel buio totale.

Io e Jungkook, il mio fidanzato, abbiamo avuto l'ennesima discussione, questa volta più pesante delle altre.
Ci siamo allontanati molto in queste ultime settimane.
Tornava a casa da lavoro, si cambiava e usciva, sempre così.
Quelle poche volte che restava a casa rimaneva sul divano attaccato al cellulare messaggiando con chissà chi, con un sorriso ebete stampato sul volto.
All'inizio mi dicevo di stare tranquilla ma ormai tutte le domande possibili e  immaginabili vagano nella mia mente.
Ho chiesto ai ragazzi, con cui Jungkook lavora, se sapevano qualcosa a riguardo però la risposta fu negativa.
Lo amo, sì, però ora sto iniziando a dubitare di questo amore.

Flashback

« Jungkook, potrei sapere con chi ti messaggi ogni giorno che sei a casa e perché ogni volta che torni esci sempre?» chiedo cercando di mantenere la calma.
« Non sono cazzi tuoi» risponde freddo.
« Non sono cazzi miei? Capisco la privacy, ma giusto per rinfrescarti la memoria... Ti ricordo che sono la tua fidanzata».
« Purtroppo» dice disinteressato.
« Purtroppo? Allora perché stai ancora con me?» inizio ad urlare.
« Perché so che se ti lasciassi finiresti sotto un ponte a piangere! Non so come ho fatto a mettermi con te! Sicuramente solo per pietà! Sei sempre lì a rompermi le palle con “ Jungkook sei sempre fuori, stai sempre al telefono, vorrei passare un po' di tempo con te..” Sei paranoica».
« Sarei la paranoica adesso!? Forse vorrei un po' di considerazione dal mio ragazzo, o forse non ti dovrei nemmeno chiamare più così?».
« Cosa vorresti dire?» dice abbassando il tono di voce.
« Mi stai tradendo vero?» chiedo finalmente.
Un silenzio tombale regna nella stanza.
« Come avevo detto» dico prendendo il telefono e aprendo la porta di casa, quella che era  la mia, la nostra, casa.
« Dove vai?» chiede con un tono... Preoccupato?
« Ovunque,ma ogni posto è sicuramente meglio di qui» così esco.
.
.
.
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Eccomi qui a correre senza una meta precisa.
Le lacrime scendono vigorosamente, mi fermo e mi siedo su una panchina con la pioggia che ormai mi ha bagnato completamente.
« Vaffanculo Jeon Jungkook» dico.
Mi rannicchio sulla panchina mettendo la testa tra le ginocchia.
« Y/n!» sento urlare.

Mi giro e vedo Jungkook che corre verso di me. Istintivamente mi alzo e corro via, lontano da lui.
« Y/n, per favore!» urla.
Mentre corro vedo una macchina che arriva nella direzione dove stavo correndo.
Senza pensare, chiudo gli occhi e attraverso quando la macchina passa.

Mossa stupida, molto stupida.

La macchina mi viene addosso. Cado a terra, le immagini sono offuscate, gli occhi pensanti.
L'ultima cosa che vedo è la figura sfocata di Jungkook inginocchiato verso di me. Poi... Buio.

Jungkook POV

Y/n esce di casa sbattendo violentemente la porta. Rimango lì immobile ad osservare la porta.

Perché ho detto quelle cose? Perché ho fatto questo alla persona che amo?

Semplice, sono un'idiota.
Mi porto le mani alla testa, devo andare da lei.
Mentre scendo le scale, lacrime salate cominciano a scendere rigando il mio volto.

Chissà come si sente lei ora... Sarà a pezzi, dopo tutto quello che le ho detto...

Corro per le strade buie di Seoul, grazie a Dio ci sono i lampioni.
Comincio a correre più forte, devo trovarla.
A pochi metri la vedo rannicchiata su una panchina.
« Y/n!» urlo.
Se ne accorge e comincia a correre.

Merda!

« Y/n, per favore!» urlo.
Il resto succede tutto molto velocemente, troppo.

« Oddio, Y/n!» dico correndo verso la sua figura inerme in mezzo alla strada.
La prendo tra le mie braccia e oa stringo a me.
« Y/n resisti, non chiudere gli occhi... Per favore, resta con me, ti prego!» urlo, ma niente chiude gli occhi.

L'autista esce dall'auto in fretta e furia.
« Oddio, è che le è venuta davanti e la piog-» cerca di dire.
« Chiamo un ambulanza, veloce!» dico.
« Subito!» così entra in macchina e chiama.

« Y/n resisti, stanno arrivando i soccorsi... Non te ne andare, fallo per me e ,se non per me, per tutte le persone che ami e ti amano. Ti prego, non andare via, sei troppo importante per questo mondo» dico per poi essere abbagliato dalle luci rosse e blu dell'ambulanza.

Y/n POV

Riapro lentamente gli occhi.
Sento delle voci attorno a me, una che spicca più di tutte.

Jungkook!

« Jungkook, è giorno e notte che resti qui... Sei sicuro di non voler far cambio?» gli chiedono.
« No, voglio esserci quando si sveglia... L'ho già trascurata troppo, ora voglio starle vicino per sempre» dice.
Quelle parole mi scaldano il cuore.
« J-Jung-kook» dico.
« Oddio, Y/n sei viva! Pensavo che non ti avrei più rivista» dice.
« Scusami, per tutto quello che ho fatto, sono stato uno scemo non rendendomi conto della fortuna che mi rirovavo ogni giorno davanti» dice, una lacrima scende sulla sua guancia.
Allungo la mano e gli asciugo la lacrima. Prontamente afferra la mia mano e la preme sulla sua guancia.
« E bello sentirtelo dire... Però non piangere, hai fatto un errore però ora bisogna vivere il presente e non pensare al passato» dico sorridendo.
Annuisce.
« Da quanto tempo sono qui?» chiedo.
« Quattro settimane».
« Quattro!? E a lavoro?».
« Ora non importa, prima la tua salute» dice.
Il silenzio incombe nella stanza.
« Jungkook?» lo richiamo.
Velocemente ripone l'attenzione su di me.
« Sì?».
« Ti amo» è molto che non glielo dico. Sorride.
« Anch'io» dice avvicinandosi alle mie labbra.
Un bacio leggero e delicato.
« Oh!» dice, sì è incastrato tra il filo della flebo.
« Ahahahahaha».
« Credo che abbia bisogno di un dottore» dice.
« Per toglierti i fili della flebo? Ti aiuto io» dico alzandomi lentamente.
« No! Ti affaticherai» mi ammonisce.
« Ma fai pietà in questa situazione e anche molto ridere... Ahahahahaha».
Così, dopo svariati tentativi, riusciamo a liberare Jungkook e continuiamo a parlare finché non mi addormento tra le sue braccia.

「Iᴍᴍᴀɢɪɴᴀ BTS」Where stories live. Discover now