Taehyung

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Y/n POV

È il tramonto.
Il cielo è dipinto di sfumature gialle, rosse e arancioni.
Le luci riflettono sull'immenso specchio d'acqua rendendolo ancora più meraviglioso... Sembra un dipinto.

Mentre passeggio sulla riva del mare ammiro lo spettacolare paesaggio davanti a me.
Verso metà della spiaggia mi siedo sulla sabbia per guardare meglio il crepuscolo.

Come sarebbe bello se fosse qui...

Questo scenario mi riporta indietro nel tempo.
Io e Tae, mano nella mano, che camminiamo sulla riva.
Da quando è partito per seguire i suoi sogni non l'ho più visto.

*Flashback*

« Tornerò presto, te lo prometto» mi disse tenendo le mie mani tra le sue.
« È una promessa?» chiesi.
« Promesso... Verrò a prenderti e ti porterò via con me».
« Ti aspetto» dissi con le lacrime agli occhi.
« Non piangere, lo sai che non mi piace vederti piangere... Questo non è un addio» disse asciugandomi le lacrime.
« Ti amo».
« Anch'io» e mi diede un bacio, il nostro ultimo bacio.
Avrei voluto che non se ne andasse, ma volevo solo il meglio per lui, perché lo amo.
Appena ci staccammo lo abbracciai con tutte le mie forze.
« Resta con me» dissi tra il suo petto.
« Y/n devo andare per forza... E resterò con te, sempre, perché sarò qui» disse indicando il mio cuore.
« Non mi basta».
« Insistente, eh? Ti chiamerò, videochiamerò e scriverò ogni giorno, così non ti sentirai più sola».
« Come farò senza di te? Mi mancherai da morire» dissi.
« Il volo per Seoul partirà tra 15 minuti. Si prega ai signori passeggeri di recarsi a fare il check-in e poi salire sull'aereo» dissero all'altoparlante.
‘ Stupida voce robotica’.
« È ora di andare» disse.
« Già» dissi cercando di sorridere ma i miei miscoli me lo impedirono.
« Stai attenta... Ti amo» disse dandomi un bacio sulla fronte per poi sparire tra la folla.
Cominciai a piangere a dirotto inginocchiata a terra.

Sono passati più di 3 anni dal nostro addio.
Inizialmente, per le prime settimane, chiamava ogni giorno, come mi aveva promesso, ma di punto in bianco non chiamò.
Pensai che non mi amasse più, piansi molto a causa di ciò.

Ormai mi sono rassegnata, non tornerà più.
Ho visto il suo successo e quello dei suoi compagni salire di giorno in giorno, ogni programma a cui hanno partecipato, ogni live che hanno fatto... Tutto.
E ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo della mia vita aspetto quella chiamata dove mi dirà “ preparati, sto per venire da te”.

Non ho mai perso le speranze dopotutto, anche una sola piccola parte di me è convinta ancora che lui torni, che possa di nuovo stringerlo tra le mie braccia, dormire accanto a lui, guardare le stelle, il tramonto e le nuvole insieme immaginando il nostro futuro INSIEME.

Tutti questi ricordi fanno sì che le lacrime corrano tra le mie guance, rigandole.
« Mi manchi Tae, mi manchi tantissimo» dico con la voce spezzata.
« Ti avevo detto che non volevo vederti piangere...» sentì alle mie spalle.
« Stupide allucinazioni» sussurro dandomi un colpo sulla testa.
« E chi ha detto che sono un'allucinazione? Mi sei mancata tantissimo» dice la stessa voce, la voce di Tae.

Non posso fare altro se non girarmi. La figura di Tae in camicia bianca e jeans chiari, appare nel mio campo visivo.
È ancora più bello di quanto mi ricordassi.
« Tae» sussurro incredula.
« Presente!» alza la mano facendomi ridere.

Direi una bugia se non dicessi che gli sono saltata praticamente addosso.
« Oddio! Sei qui! Mi sei mancato tantissimo» mi rannicchio sul suo petto annusandone di nuovo quel profumo paradisiaco.
« Anche tu» dice stringendomi a sé.

Di colpo mi stacco.
« Perché non mi hai chiamato? Sono passati 3 anni! Neanche un messaggio per dirmi almeno ciao. Ti ho chiamato centinaia di volte e non rispondevi!» dico furiosa.

Ma sono scema? No, bipolare.

« È perché ho cambiato numero e ho perso tutti i contatti!» si difende.
« Mhm... Giustificato, più o meno».
« Cosa devo fare per ottenere il suo perdono, mia donzella?» dice inchinandosi. Ridacchio.
« Mhm... Devi... Restare con me!» dico abbracciandolo.
« Sempre... Ti ricordo che se tornavo era per qualcosa di preciso» dice.
Lo guardo negli occhi.
« Vuoi venire a Seoul con me?» chiede.
« Sì, sì e ancora sì!» dico baciandolo, quanto mi sono mancate quelle soffici labbra.
« Bhe, allora che cosa stiamo aspettando? Andiamo a fare le valigie!» dice prendendomi per mano.
« Aspetta!– lo ammonisco– prima facciamo una passeggiata! Come ai vecchi tempi».

Sorride, così cominciamo a camminare.
« Avrei scommesso un milione di won che ti avrei trovata qui» dice.
« Sensitivo» ridacchio.
« No, è che ti conosco... In più sono andato a casa tua e non c'eri, quindi...».
« Metti che avevo cambiato casa?» dico in tono di sfida.
« Impossibile, pur di aspettarmi e farti trovare non avresti mai cambiato casa» dice.
« Mi conosci troppo bene» sbuffo.
« Sono o non sono il tuo fidanzato?».

Camminiamo e giochiamo con l'acqua finché non si fa tarda sera.
« Direi che è ora di andare» dico.
« Già... Andiamo a casa tua?» chiede.
« Sì».
« Bene, perché è da un bel po' di tempo che voglio fare una cosa...» dice malizioso.
« Tae!» dico rossa.
« Che carina! Ecco perché ti amo» dice baciandomi il naso.
« Andiamo su, ch'è meglio» dico spingendolo.
Lui mi mette un braccio sulle spalle e mi da una pacca sul sedere.
« Hey! Pervetito!» dico.
Lui in risposta ride, mettendo in mostra il solito sorriso quadrato.

Il mio sorriso...

「Iᴍᴍᴀɢɪɴᴀ BTS」Where stories live. Discover now