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ǫᴜɪɴᴛᴏ ᴘɪᴀɴᴏ

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È da quasi un anno che sono sotto terapia. Non si tratta del solito tipo di terapia. Non ho nessuna malattia di tipo fisica. È più una specie di malattie mentale.

A pensarci bene non è il termine giusto. Non so bene come spiegarmi... E' tipo una... dipendenza(?)

E per questa "dipendenza" ho iniziato a seguire una terapia. La terapia che seguo consiste in alcune sedute con uno psicologo una volta alla settimana. Lo psicologo, Jung Hoseok, un dongsaeng di venticinque anni dai capelli rossi e gli occhi nocciola, non mi ha dato farmaci.

Alcune persone tendono a usare i servizi di uno psichiatra con l'ardente desiderio di riuscire a riprendere la propria mano molto più velocemente con il piccolo aiuto dei farmaci.

Hoseok, essendo uno psicologo, non usa metodi "veloci" per ridarti in dietro la tua vecchia vita. Lui ci mette tempo. Anzi ti dà il tempo che occorre per affrontare il problema. Ti consiglia anche metodi " divertenti" per usufruire di questo tempo. Come, ad esempio, questo diario su cui ora sto scrivendo.

Mi ricordo che alla prima seduta ero terribilmente terrorizzato. Ero andato in quel piccolo studio al quinto piano di un modesto palazzo solo perché ero stato costretto.
E Hoseok, appena i nostri occhi si erano incontrati, era riuscito a rassicurarmi.

"La mente di una persona va curata con particolare attenzione e pazienza. È un fragile pezzo di porcellana molto prezioso: se lo rompi devi riunire pezzo per pezzo facendo in modo che combacino tra di loro."

Sarà stato perché colpito dalla sincerità con cui ne parlava, sarà per il suo dolce sorriso onesto sempre stampato sulle labbra. Sarà per la spensieratezza e la tranquillità che emana in qualsiasi cosa faccia ma sta di fatto che gli diedi corda.

Mi sono lasciato guidare dai suoi modi di fare e pian piano sto migliorando.

Stockholm Syndrome[SOSPESA]Where stories live. Discover now