Capitolo 48

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ULTIMO CAPITOLO

Finalmente eccolo qua! Sappiamo che lo stavate aspettando da molto, ma purtroppo siamo state impegnatissime, quindi scusateci per la lunga e snervante attesa. Vi vogliamo ricordare anche, che dopo questo capitolo c'è ancora l'epilogo e poi il sequel, Chaotic, che noi tradurremo.

Buona lettura! x

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Corremmo attraverso il vento rimbombante, nel modo in cui gli adolescenti problematici correvano nelle notti estive. Non stavamo correndo per paura o per evitare dolore o per la libertà; eravamo già liberi. Stavamo correndo perché nient'altro sembrava essere abbastanza da sprigionare il nostro folle entusiasmo.

L'erba ghiacciata scricchiolava sotto i miei piedi e il vento soffiava nelle mie orecchie per la prima volta dopo mesi. Allungai le mie braccia per sentire le foglie degli alberi sfiorarmi le dita, dando il benvenuto al freddo gelido dell'inverno sulla mia pelle bagnata.

Harry era proprio accanto a me, ridendo e urlando follemente. "Wooohoo!" Con un ruggito più rumoroso del vento.

Mi sentivo come se avessi appena fatto uno scherzo al mio professore di liceo, stordita dalla corsa.

Così tanti mesi rinchiusi in cella, così tanti mesi detenuti in un edificio soffocante, così tanti mesi trascorsi in delle mura grigie e tristi. Ma ora eravamo liberi, e c'erano i colori, la luce e c'eravamo noi due, ridendo, urlando e correndo attraverso il vento.

La polizia aveva probabilmente già iniziato la sua caccia, la Signora Hellman avrebbe già potuto aver trovato il corpo di suo figlio, e chi poteva sapere dove quella donna disgustosa e dalle gambe mostruose si stesse nascondendo. Ma in questo momento, niente di tutto ciò importava.

In questo momento, noi eravamo invincibili. Eravamo liberi.

"Cazzo, siamo appena fuggiti da un manicomio!" Urlò Harry quando fummo abbastanza lontani da non essere sentiti. "Ce l'abbiamo fatta Rose!"

Non avevo delle parole da dire così gettai la testa all'indietro in una risata urlante. Questo fece soltanto accrescere il sorriso di Harry, le fossette sporgenti sulle sue guance e, in questo momento, mi ricordai di quanto lo amassi.

C'erano ancora delle domande senza risposta, e c'era ancora una sorta di mistero attorno ad Harry. C'erano delle cose che avrebbe dovuto dirmi per mettere a tacere le mie teorie e le mie possibili spiegazioni. Ma mi fidavo comunque di lui con tutta me stessa. Sarebbe stato folle non farlo dopo tutto quello che aveva affrontato a spese mie, dopo tutto quello che aveva fatto. Ed ero contenta di aver incontrato lui in quel posto orribile; non avrei potuto chiedere nessun altro.

Era comunque folle pensare a come fosse andato a finire il mio lavoro al Wickendale; correre nei boschi con Harry. Evadere. Questa parola non aveva mai attraversato la mia mente. Ogni giorno uscivo dal Wickendale, dopo il mio turno. Era una cosa normale. Tutti lo facevano, tutti avevano un lavoro, e il mio era semplicemente uno come tanti. Solo che era finito in un disastro. In qualche modo, dopo aver conosciuto Harry, ero riuscita a finire in un istituto mentale, e a fuggire nel giro di pochi mesi. Se non avessi incontrato Harry, forse, nessuna di queste cose sarebbe successa. Forse lui aveva trasformato la mia vita in un completo disastro. Ma anche se questo fosse vero, ne ero grata; lui era diventato l'errore migliore che io avessi mai potuto fare.

Mi immaginai l'orribile faccia della me precedente, inorridita per aver pensato certe cose su Harry. Quando avevo fatto la domanda per quel lavoro, non avevo idea a cosa stessi andando in contro. E il giorno in cui lo avevo incontrato, non avevo idea in cosa mi stessi cacciando. L'avevo odiato all'inizio, avevo avuto paura mentre mi imbarazzavo sotto il suo sguardo e mentre il mio stomaco faceva le giravolte quando mi balenava con un sorriso infame. Sapevo che lui era diverso, sapevo che sarei stata più interessata in lui che negli altri pazienti. Ma mai, in mille vite, mi sarei immaginata tutto questo. Mai avrei immaginato di fuggire con questo ragazzo imprevedibile, affascinante, forse pazzo ma incredibilmente premuroso.

Psychotic [h.s.] (Italian translation) *EDITING*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora