Chapter Seventeen: L'INFEZIONE

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Quella mattina malgrado la preoccupazione Mike andò a scuola. Non avrebbe rinunciato alla sua vita solo per nascondersi dalle voci nella sua mente. Non era neanche sicuro che fossero reali. Non valeva la pena avere paura anche se lui ne aveva. Non riusciva a smettere di avere paura. Si sentiva un coniglio.
Non raccontò a nessuno delle voci che aveva sentito quella notte e tutto sembró stranamente tranquillo quella mattina.
Max, Lucas e Dustin arrivarono a scuola come tutte le mattine.
Lucas prese Mike in disparte mentre gli altri entravano a scuola e gli chiese: <<Perché non mi hai risposto ieri? È successo qualcosa con El? >>

<<Cosa te lo fa pensare? >>

<<Il fatto che ieri lei se ne è andata piangendo>>

<<Da quando fai caso alle persone? >>

Lucas si guardò le scarpe. <<Me lo ha detto Max. >>

<<A ecco.>>

<<Allora?che succede? >>

Mike guardò altrove. Non sapeva cosa rispondere. Non sapeva se mentire o dire la verità.

<<Mike... A me lo puoi dire. Qualunque cosa sia. >>

<<Io...>> Guardò di nuovo l'amico. <<Ho baciato Will>>

<<Che cosa hai fatto scusa?!>>

<<Ho baciato Will. Ma ti giuro che era solo un gioco. Non c'era niente di reale. Lui me lo ha chiesto e io... >>

<<Mike sei gay?>>

<<Cosa?! NO! >>

<<E allora perché lo avresti fatto?? >>

<<PERCHÉ ME LO HA CHIESTO LUI! >>

<<abbassa la voce. >> Lucas si guardò intorno. <<Will ti ha chiesto di baciarlo,tu lo hai fatto e El vi ha visti ho indovinato? >>

<<Si... >>

<<E perché mai Will te lo avrebbe chiesto? Voglio dire... È un modo inusuale per salutare un amico... >>

<<Lucas tu mi devi promettere che questa cosa rimarrà tra noi e qui finirà. >> Si avvicinò al ragazzo e parlò sotto voce. <<Per Will non sono solo un amico. >>

<<Non ci sto capendo niente. >>

<<Will è gay ok? E a quanto pare tra tutti i ragazzi del mondo ha scelto di innamorarsi proprio di me.>>

<<Mike... Will potrebbe essere confuso... >>

<<Potrebbe.>>

<<Magari ti vuole così bene che ha scambiato questo affetto per amore vero. >>

<<Dio mi viene da vomitare. Questo è un bel casino... >>

<<Mike non dovevi assecondarlo. >>

<<Lo so ho sbagliato, forse lui è solo confuso e a Houston si troverà la ragazza. Ma il problema è che El ci ha visti...Lucas l'ho persa per sempre. >>

<<E se provi a spiegarle come hai fatto con me?>>

<<Non credo che voglia parlare con me. >>

<<Se non ci provi non lo sai... >>

In quel momento suonò la campanella della prima ora.

<<Cazzo siamo in ritardo >> disse Lucas mentre si affrettava ad entrare.

Le prime due ore passarono ma Mike non si sentiva ancora al sicuro. Aveva ragione.
Alla terza ora, mentre l'insegnante di chimica spiegava cose incomprensibili due agenti entrarono nell'aula. Non avevano uniformi russe. Sembravano appartenere alla polizia di Hawkins. Uno era grasso e pelato e l'altro era più magro e giovane.

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