Parte 17

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"Vengo con te"

"Cosa?" si alza per guardarmi negli occhi, stupita.

"Certo, se tu vuoi, verrò con te, mi troverò qualcosa da fare, non ho molti soldi da parte, ma qualcosa farò, so solo che non posso stare senza di te!"

"Dici davvero?" adesso è tornato il suo meraviglioso sorriso che mi fa battere il cuore.

"Dico davvero" confermo e lei ricomincia a baciarmi.

Restiamo così abbraciati fino a che la stanchezza delle emozioni della giornata non ha la meglio e ci addormentiamo.

Appena apro gli occhi vedo due occhioni nocchiola che mi fissano e non posso fare a meno di sorridere "Buongiorno ragazzina"

"Buongiorno" se questo è quello che mi aspetta al mio risveglio, d'ora in poi la mia vita sarà perfetta.

"Dobbiamo fare un sacco di cose oggi, che ne dici se facciamo subito colazione?" propongo.

"Cosa dobbiamo fare?" chiede.

"Bhè devo avvisare al lavoro che mi trasfersco, dobbiamo cercare un biglietto aereo e preparare un po' di roba da portarmi dietro no?" dico tranquillo.

"Ma allora verrai subito con me?" il suo viso è il ritratto della felicità.

"Certo credi che potrei rinunciare anche solo un giorno ai tuoi baci?" dico ammiccando.

"Io non ci riuscirei!" Ammette lei e si fionda sulle mie labbra.

Dopo la colazione usciamo, la accompagno in albergo dove prende le sue cose, le ho chiesto di stare da me questi ultimi due giorni e lei ha accettato, si cambia e dopo aver messo tutte le sue cose in valigia carichiamo tutto in macchina. Mi accompagna alla palestra, dove comunico la mia intenzione a trasferirmi, il maestro ci rimane male, ma capisce che ormai è una decisione presa e dice che se mai volessi tornare il posto per me ci sarà sempre. Poi dice che a New York c'è un suo amico che ha una palestra "vai a dare un'occhiata, se vuoi posso fargli una telefonata così se avrai bisogno di un lavoro magari lui può aiutarti". Accetto volentieri e dopo aver ringraziato tutti mi congedo.

Passiamo a casa di Stu e Aya per raccontagli le novità e accompagnarli in aereoporto visto che oggi partono per la loro luna di miele, loro sono felicissimi di sapere che abbiamo deciso di stare insieme e ci fanno i loro auguri promettendo che verranno a trovarci.

Mentre siamo in macchina io guido e Tsu che è seduto di fianco a me a voce bassa mi dice "Lo sai che se te ne vai devi dirglielo vero?"

"di cosa stai parlando?" chiedo confuso.

"A tuo padre" mi volto verso di lui, non può dire sul serio, ma lo vedo che mi guarda serissimo.

"Non gli importa niente di me, non ce n'è bisogno" inutile anche solo pensarci.

"Lo sai che non è vero, a tua famiglia è particolare, ma sono convinto che dovresti dirglielo" insiste.

Sana si affaccia dal sedile posteriore "Di cosa parlate voi due tutti seri?"

"Di niente" mi affretto a dire.

"Non è vero è una cosa importante!" lo fulmino con lo sguardo, ma questo mette Sana sull'attenti.

"Posso saperlo anche io?" chiede sapendo che non le posso nascondere nulla.

Sbuffo, non mi va di fare questa conversazione, anche perchè già so come andrà a finire, lei sarà d'accordo con Tsu e la cosa non mi va giù.

"Allora?" Sana non si arrende.

Tsuyoshi fa per palare ma io lo blocco, preferisco che lei sappia da me come stanno le cose "Tsu insiste perchè io dica alla mia famiglia che sto partendo"

"Mi sembra ovvio no?" dice Sana annuendo.

"No, non lo è, io non ho nesun tipo di legame con la mia famiglia, e loro di sicuro non vogliono un legame con me, quindi che io sia qui o sulla luna a loro non cambia niente" spiego.

"Non è possibile!" il tono di Sana non è di sorpresa, ma convinto "è a tua famiglia e tu glielo devi dire"

"io non gli devo proprio niente, adesso chiudiamo questo discorso, siamo arrivati, andiamo o perderete l'aereo" dico a Tsu e Aya.

So che lei non si arrenderà così facilmente, ma può dire quello che vuole non mi convincerà a andare da mio padre e mia sorella.

Accompaniamo i nostri amici e li salutiamo Aya e Sana si abbracciano a lungo promettendosi reciprocamente di scriversi spesso. Tsu mi fa qualche raccomandazione, manco fosse lui mio padre, ma so che mi vuole bene, quindi evito di rispondergli male.

Quando loro sono andati oltre il controllo di sicurezza io e Sana andiamo a prendere un biglietto e per fortuna riusciamo a prendere un posto sul suo stesso volo, visto che mancano meno di 24 ore alla partenza ci fanno anche già il check in così siamo sicuri di avere due posti vicini sull'aereo.

Lei è super felice e lo sono anche io, adesso sta diventando tutto più reale, non mi era mai capitato di fare una cosa del genere, non sono nemmeno mai uscito dal Giappone, figurarsi decidere di andare dall'altra parte del mondo nel giro di due giorni.

"Torniamo a casa? Così preparo anche io la roba per partire?" domando appena saliamo in macchina.

"Ti dispiace lasciarmi in centro? Voglio fare una cosa prima di partire, ma prometto che tornerò presto, così tu puoi preparare la tua roba con calma, porto la cena a casa ok? Passo a prende il sushi!" mi dice con un sorriso.

Dopo quello che è successo ieri l'idea di lasciarla sola mi terrorizza, ma non posso diventare ossessivo, lei sorride e io non posso fare a meno di cedere.

"Ok vada per il sushi. Ma prometti che torni presto o che mi chiami per qualsiasi problema ok?"

Lei capisce subito a cosa mi sto riferendo "Stai tranquillo non mi succederà niente"

Mi fermo vicino al centro per farla scendere, lei mi bacia e mi saluta "A più tardi amore mio!"

"A più tardi, fai attenzione ok?" dico ancora una volta.

"Si!" dice sorridendo e esce dall'auto. Rimane ferma li a salutarmi con la mano finchè non riparto, quando guardo dallo specchietto retrovisore, la vedo voltarsi e correre via, chissà cosa deve fare di tanto urgente, non ha importanza glielo chiederò sta sera.

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