Everything Works Out In The End [Starker - Tony Stark X Peter Parker - Raccolta]

Whatever It Takes

Si divisero. Gli poggiò la fronte alla sua. Peter gli regalò un sorriso che Tony non ricambiò. "A qualunque costo."

Tony gli lasciò un altro, fugace bacio sulle labbra. "A qualunque costo."

La loro camminata proseguì, ancora falangi strette a altre falangi e, poco dopo, l'ombra di qualcosa li fece sussultare. Alzarono lo sguardo, e fu tutto chiaro.

Il guardiano di Vormir, fluttuante e spaventoso, li guardava perentorio. Il viso scheletrico e rosso non lasciava trasparire alcuna emozione. Tony era convinto che, in effetti, quell'essere non fosse in grado di provarne alcuna.

"Anthony, figlio di Howard e Maria Stark", gli si rivolse e lui ebbe un sussulto, "Peter, figlio di Richard e Mary Parker".

"Come lo sai?", chiese Tony, scettico. "Come sai di noi? Come sai questi nomi? Non sei umano, sei... cosa sei?"

"So molte cose", disse quello, poi guardò le loro mani, ancora strette tra loro, incapaci di dividersi, "Siete alla ricerca della gemma dell'anima. Siete qui per questo."

"Sai delle Gemme?", chiese Peter, e Tony gli lanciò un'occhiata, quando sentì quel tono ansioso uscirgli dal diaframma.

"Una vita fa, anch'io, ho cercato le Gemme ... Ne ho persino presa una in mano. Ma mi ha cacciato, mi ha bandito qui, guidando gli altri verso un tesoro che non posso possedere¹", rispose e il suo sguardo vuoto sembrò colmo di qualcosa, solo per un attimo.

"Te lo ripeterò un'ultima volta", scandì Tony. Lasciò la mano di Peter e alzò la sua per caricare un propulsore, "Chi accidenti sei?"

L'uomo dal volto rosso e scheletrico sorrise leggermente, mostrando per la prima volta una sola, dannata reazione e, prima di voltarsi e far loro strada, parlò. "Come ti ho già detto, sono solo una guida verso la Gemma."

Lo seguirono. Non c'erano molte altre opzioni da prendere in considerazione, dopotutto. Erano lì per uno scopo, sebbene il contorno e il modo per prendere la Pietra erano tutt'altro che di loro conoscenza. Stavano andando a tentoni, ed era la cosa che Tony amava più fare, di solito. Improvvisare era decisamente il suo forte ma, con Peter di mezzo, ogni azione avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di entrambi e non era quello che voleva.

Davanti a loro si presentò uno spettacolo raccapricciante quanto affascinante. Erano su un altissimo monte, provvisto di uno spiazzo che dava su un burrone. Il Teschio Rosso fece loro cenno di guardare giù e, lentamente, sia Tony che Peter si avvicinarono. Era profondo. Così tanto che a malapena si poteva scorgere la fine. Nubi oscuri coprivano ogni cosa, e la pioggia smetteva a tratti di imperversare, senza mai smettere davvero. Fastidiosa, oltremodo.

"La Gemma dell'Anima si trova qui?", domandò Peter, voltandosi prima a guardare Tony, che ricambiò e poi il custode, che sbuffò divertito.

"La Gemma è un premio, un atto di coraggio. Trovarla non è esattamente ciò che vi è richiesto. La gemma troverà voi, se la vorrete ma ad un caro e doloroso costo."

"Che vuoi dire?", chiese Tony, e sentì qualcosa stringergli il petto, la faringe, e per un attimo le vie respiratorio. Un attacco di panico? No, non adesso...

"Per ottenere la Gemma Dell'Anima uno di voi dovrà perdere ciò che più ama. Nel vostro caso..."

"Uno di noi due deve morire." Peter lo aveva detto con una calma e una tranquillità per cui Tony si sentì raggelare. Il custode della Gemma aveva appena detto loro che, per ottenere un potere così grande, avrebbero dovuto perdere qualcosa di ancora più vitale: l'altra metà del cuore. Tony si sentì morire, di fronte ad una prospettiva del genere. Era ovvio che toccava a lui, quel compito e, a pensarci bene, non avrebbe battuto ciglio se avesse dovuto buttarsi da quel dirupo per sapere salva la vita di Peter e quella di molti altri ma, quel giovane... come poteva lasciarlo solo in un mondo del genere? Come poteva lasciarlo andar via da Vormir senza di lui, distrutto, e affrontare una vita di cui Tony, così, non avrebbe mai conosciuto l'evolversi?