∆ Chapter Sixteen ∆

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Gli sguardi che io e Peter ci scambiammo quella sera a cena.
Per un momento sentii Michelle chiedergli del perché si strozzata ogni tanto semplicemente bevendo acqua. Non sentii mai risponderlo ma il tutto mi faceva divertire.

Il weekend volò in un baleno, anche se tra me e Peter non accadde più del tanto.

Il lunedì ritornai a scuola e vidi che Hector mi si avvicinò.

– Non dirò niente di quello che mi hai fatto ma voglio sapere. Sei una meta-umana? –

– Non vedo perché io debba darti spiegazioni. Anche se parlassi potrei farlo anche io, e credimi non sarei io quella a perderci. –

– Ti ho detto che non lo farò. Ero solo curioso in realtà... Non mi farò odiare ulteriormente, in caso tu lo sia non dirò nulla a nessuno. –

– Non pensare tu mi stia facendo un favore. Non ti devo niente. –

Hector ruotò gli occhi.

– Non ti è mai capitato? Sentirti rifiutata? –

– A me è capitato peggio, tu. –

Entrai in classe e presi posto. Pronta per un'altra delle tante lezioni che mancavano per concludere l'anno.

Midtown High School
Peter's Pov

Parker, aspetta un secondo! –

Mi voltai assumendo un espressione disturbata evidente.

– Che diavolo ti è preso quel giorno? –

– Cosa vuoi? –

– Dimmi che cavolo ti è preso quel giorno. Improvvisamente ti svegli e reagisci al primo che sgarra? –

– Se vuoi sapere il motivo per cui non ti abbia ancora fatto del male te lo dirò: è il contesto, finché siamo qui dentro io non alzerò un dito contro te, non mi metterò nei guai per colpa tua. –

– Si in effetti era questo che volevo sapere. Ma adesso sono curioso. –

Michelle e Ned ci raggiunsero e iniziarono a fissarlo.

– Che vuoi fulminato? –

Ned rise alle parole di Michelle. Flash ruotò gli occhi infastidito.

– Vorrei sapere perché ha reagito così quel giorno. Ti hanno toccato qualcuno di importante? –

– E tu che faresti in date circostanze? Te ne staresti con le mani in mano? –

– Quindi è così? –

– Smettetela di rispondervi con altre domande. – disse Michelle.

– In effetti no, mi darei da fare. – rispose Flash – Adesso capisco. Per farti arrabbiarti così tanto dobbiamo aver toccato un tasto dolente... Dimmi: la conosci così bene? –

– Non è questo il punto. Io la proteggerò da chiunque proverà a farle del male. –

Michelle e Ned si scambiavano occhiate.

– Nemmeno i tuoi amici ne sono cosi sicur-

– Non devono esserlo loro ma io. –

– Comunque, potrebbe nasconderti anche il peggiore dei segreti e tu come uno stupido saresti pronto anche a rischiare per proteggerla. Magari non ha bisogno della tua protezione, sai? –

– Magari anche io le nascondo qualcosa. Magari anche io nascondo qualcosa a tutti voi. –

Il silenzio calò nell'aria. Il corridoio della scuola non era mai stato così tranquillo e silenzioso.
Tutti mi guardavano.

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