Addio.

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Torino 2023.

Il ticchettio dell'orologio posto sulla scrivania dell'avvocato Tocchetti scandiva ogni secondo di quel silenzio che regnava sovrano in quella piccola stanza del tribunale di Torino, la pioggia autunnale che aumentava mano mano la sua intensità forniva la colonna sonora perfetta per l'ultimo atto di quella che era stata la loro storia d'amore. Nessuno in quella stanza aveva il coraggio di parlare, come se ogni parola fosse superflua e fuori luogo, l'avvocato Tocchetti osservava l'avvocatessa Romano con uno sguardo di speranza e incoraggiamento misto a paura, desiderava che almeno lei iniziasse a parlare rompendo quel silenzio assordante. Sofia osservava quello che era stato suo marito in ogni piccolo dettaglio, dalla camicia bianca che era stata proprio la sottoscritta a regalargli al bracciale con il ciondolo a forma di quadrifoglio che entrambi possedevano come segno del loro amore. Studiava i suoi occhi cosi impassibili e forse per la prima volta da quando si erano conosciuti non riusciva a leggerli, era sempre stata capace di capire cosa Federico pensasse osservando solo i suoi occhi, le bastava uno sguardo per capire se fosse triste o felice, mentre adesso non capiva cosa volesse realmente il suo quasi ex marito.

Non riusciva a capire come erano arrivati a questo punto, come la loro storia d'amore stesse per finire e in che modo i momenti vissuti insieme venissero cancellati da una stupida firma su uno stupido foglio. Osservava quel ciondolo con la speranza che suo marito si alzasse e fermasse tutto,perché se ancora lo indossava voleva dire che anche lui non voleva tutto ciò, che anche lui l'amasse almeno la metà di quanto lei amava lui, perché lei lo avrebbe amato per tutta la sua vita.Federico era stato il suo primo ed unico vero amore, amante perfetto e amico leale, come poteva pensare di poterlo sostituire, in che modo avrebbe baciato altre labbra dopo aver assaporato le sue o toccato altre braccia, il solo pensiero di toccare un altro uomo la faceva sentire un traditrice e, inoltre, sapeva che non avrebbe mai trovato un'altra persona cosi buona e gentile. Eppure, era stato proprio l'uomo che lei ancora amava a trascinarla in questa stanza di tribunale per porre fine al loro matrimonio, lei aveva lottato con tutta se stessa e avrebbe lottato per altri mille anni se solo lui non si fosse arreso, la sola idea di non averlo nei suoi giorni le logorava l'anima, di non poterlo amare liberamente le faceva mancare il respiro. Si era arreso Federico, che era rimasto impassibile e immobile davanti a quel silenzio, aveva lo sguardo rivolto verso il tavolo e osservava il foglio davanti a sé, non aveva il coraggio di guardare sua moglie, di vedere i suoi grandi occhi verde smeraldo che lo avevano fatto innamorare al primo instante e che gli mancavano da morire. Sofia era sempre stata bella, ma Federico la considerava stupenda, perfetta ed elegante e nessun altra avrebbe mai preso il suo posto, anche se il calciatore poteva avere ogni donna, lui voleva e avrebbe sempre voluto solo la sua dolce Sofia. Era proprio per questo che non riusciva a guardarla, perché sapeva che avrebbe ceduto ai suoi occhi e alle sue carnose labbra, e non poteva cedere perché le cose dovevano andare cosi per il bene di entrambi e di Giada. Aveva sbagliato come marito e come padre, si incolpava ogni singolo secondo di ogni singola giornata, anche se Sofia lo aveva perdonato, ma lui non riusciva perdonarsi era stato assente e aveva commesso errori che lo avevano condotto a questa decisione. Fu proprio lo avvocato Tocchetti ormai stanco di questo silenzio a prendere parola.

-" Buongiorno a tutti i presenti, come sappiamo ci siamo riuniti oggi in data 19 ottobre per chiudere la causa di divorzio fra il signor Federico Bernadeschi e la signora Sofia Ventura, dopo diverse discussioni simo arrivati agli attuali e conclusi accordi: Per la custodia della piccola Giada come d'accordo da entrambe le parti si è deciso per un affidamento condiviso, in cui la piccola dovrà restare due settimane al mese con il padre, il signor Federico Bernadeschi, e due settimane con la madre, la signora Sofia Ventura, per le vacanze..." ad interrompere le parole dell'avvocato fu Sofia che trovava assurda tutta quella situazione

-" Federico, Federico".La giovane donna con voce rotta e gli occhi gonfi a cause delle lacrime quasi pronte ad uscire chiamava il quasi ex marito con disperazione e supplica . L'avvocato non sapeva cosa fare se continuare la lettura dei documenti o se incitare lui stesso l'uomo a porre fino a quello strazio, non aveva mai assistito al un divorzio cosi particolare, era evidente che entrambi si amassero ancora cosi intensamente.

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