Capitolo 50

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Noah e sua madre entrarono in cucina.
Agnese:Jasmine cara cosa.... ciao tu chi sei?
Disse rivolgendosi ad Anna con il sorriso sulle labbra.
Aurora : piacere io sono Aurora Brown...
Noah: la mia ragazza.
Disse lui completando la frase e andando ad abbracciare la Sua ragazza.
Agnese: oh mio Dio, non ci credo. Mio figlio con una ragazza, non ci credo.
Disse andando ad abbracciarla.
Agnese: quando mi fate diventare nonna?
Aurora diventò rossa.
Noah vedendo la scena scoppiò a ridere.
Noah: presto un anno o due.
Disse continuando a ridere.
Aurora sbiancò non si aspettava quella risposta da parte di Noah.
Vedendola Noah non trattenne l'ennesima risata.
Agnese guardò suo figlio e la ragazza.
Agnese: era da tanto che non vedevo ridere mio figlio in questo modo.
Aurora si girò verso Agnese che le stava sorridendo e lei ricambiò.
Agnese: allora pranziamo? Noah va a chiamare tuo padre.
Noah: quando vuole scendere scende.
Agnese: Noah per favore.
Noah alzò gli occhi al cielo e assecondò il volere della madre, mentre quest'ultima prese sotto braccio Aurora e la trascinò letteralmente nella sala dove vi era apparecchiata la tavola per il pranzo.
Noah scese seguito dal padre e appena entrarono nella stanza Agnese andò subito da suo marito ed Aurora restò sbalordita nel vedere il padre di Noah ridotto in quella maniera e subito guardò Noah che con tranquillità si sedette vicino ad Aurora .
Agnese: Scott che è successo? Chi ti ha ridotto così?
Disse preoccupata.
Noah: io
Disse semplicemente.
Agnese: perché hai ridotto tuo padre così?
Noah: se lo meritava.
Aurora : vado a prendere un disinfettante e....
Noah: no tu ora ti siedi.
Aurora non volle ascoltare Noah e stava per dirigersi a prendere ciò che serviva, ma qualcuno la fermò per il polso.
Noah: siediti.
Aurora : Noah lasciami.
Noah: è un ordine, non mi ripeto!
Aurora : lasciami!
Agnese: tranquilla Aurora vado io, così do una sistemata a mio marito.
Disse per poi avviarsi verso un bagno insieme a Scott.
Noah: siediti e non mi disubbidire mai più chiaro?!
Aurora : Noah perché hai ridotto tuo padre così?
Noah: non sono affari tuoi, lo dovevo uccidere, mi sono trattenuto.
Disse semplicemente.
Aurora : vado a vedere come sta.
Noah si alzò dalla sedia e strattonò Anna per farla sedere.
Aurora : Noah mi fai male... lasciami...
Noah: siediti non mi ripeto, SIEDITI ORA!
Aurora : Noah è tuo padre.
Noah: TI HO DETTO DI SEDERTI!
Disse facendo sedere Aurora con la forza.
Aurora non oppose più resistenza restando seduta mentre si massaggiava i polsi indolenziti a causa di Noah.
Lui vedendola si rattristo e si avvicinò a lei.
Noah: scusa se ti ho fatto male.
Aurora restò in silenzio continuando quello che stava facendo.
Noah le prese i polsi e li baciò.
Noah: piccola scusa.
Aurora : perché hai reagito così?
Noah: perché la visione di mio padre mi ha fatto infuriare facendomi ripensare alle sue parole.
Aurora : che parole.
Noah: piccola lascia stare, davvero.
Aurora : ma ti sei calmato un po'?
Noah la baciò cogliendola di sorpresa.
Noah: adesso mi sono calmato.

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now