Capitolo II

25 2 3
                                    

Yoona pov.

La campanella suonò. Tutti i studenti uscirono dalla classe. Mi riprendo i libri e mi dirigo anche io verso l'uscita della classe.
Studio a un corso universitario per diventare una scrittrice. Mi passiona da quando ero piccola. Mi ricorda di mia madre.

Negli miei anni di liceo è stato tutto bello, però, lì ho scoperto che dovevo partire con mio padre a Kyoto.

Un parto proprio. Non volevo andarmene. Avevo tanti amici, la e mia madre e... Jimin.
Solo al pensare che ho dovuto lasciarlo mi strozza il cuore. Non mi sono mantenuta la mia promessa, sono stata una brutta persona.

Mi risveglio dai i miei pensieri e vado verso l'uscita della classe, però il mio professore mi fermò.

"Yoona." Mi chiamò.

"Si signore, e successo qualcosa?" Domando io al professore davanti a me.

"Yoona, sono da due mesi ce succede questa cosa. Sai che è solo il passato, e come ho detto, il passato rimane nel passato." Mi disse lui.

"Perché è passato se ancora c'è dentro di me? Io ancora ho la mia speranza, e non la perderò mai." Dico io freddamente per poi andarmene.

Camminavo per il corridoio con lo sguardo a terra, poi però mi sveglio quando sento una piccola stretta al polso.
Mi giro e vedo il mio amichetto sorriso quadrato. Si, così lo chiamato. Sorriso quadrato. Beh, lui in realtà si chiama Taehyung, molti lo chiamano Tae o TaeTae ma io sono abbituata a chiamarlo sorriso quadrato, dato che ce l'ha.
Mi giro verso di lui e gli mostro uno dei miei sorrisi dolci.

"Ah, ma guarda chi c'è, sorriso guardato sei venuto a vedermi?" Gli domando con una piccola risata.

"Beh in realtà no, no, volevo dire sì ma... tipo no perché tipo io ti ho vista in classe e...cioè ci siamo visti quindi... ALLORA, volevo dire che ti ho vista dormire e esclamare di nuovo il nome di Jimin." Reusci a dire.

Sbuffai. Si, credo che mi abbiano sentita tutti. In fondo la classe non è così grande,e poi c'era anche silenzio.

"Ehi... non essere triste. Mi hai detto molto di Jimin, e mi sono reso conto di quanto è speciale per te, ma non puoi continuare così. Yoona, sono passati cinque anni dai, riprenditi. Sorridi." Mi disse lui e mi mostrò uno dei suoi sorrisi quadrati.

"Ci proverò." Risposi lasciandomi il volto a terra.

"Ma dai piccola, hai detto questo anche cinque anni fa, non puoi..." Voleva continuare ma una vocina più acuta la precedette.

"Yah, Tae lascia stare la ragazza!" Disse Nana venendo verso di noi.

Nana è una amica molto stretta a me. Lo stesso anche Tae. È più energetica di me e a scuola non è che va molto bene, ma se la cava quando la aiuto anche io. Lei è una persona quale gli piace di più divertirsi, e certo prendendo anche me senza il mio consenso.
Non mi giudicate. Dopo tutti questi anni preferisco starmene a casa da sola e calmarmi. Ma con Nana la situazione si fa imposibile. E se penso bene, imposibile e una parola troppo piccola per definire sta' cosa.

"Ma non gli faccio niente. Guarda che ancora non lo mangiata." Comentò lui.

"Si ma neanche poco non ti basta." Disse Nana che gli fece la linguaccia.

"Ma dai Nana, esageri." Ho detto iniziando a ridere.

"Si, si, vediamo poi quando succederà." Ci guardò male poi iniziò a ridere.

"Vedi che neanche te non ti credi." Comentò Tae che non potù resistere e iniziò anche esso a ridere.

"Ma di quale droga vi fate?" Dissi per poi andarmene da questi due scemi.

Where are you? || ff. P.Jm. [ITA] Where stories live. Discover now