Chapter 1: la fine di un incubo

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La notte mi fa compagnia mentre sono rannicchiata in un angolo della mia stanza, con una bottiglia di vodka liscia ormai quasi finita.
Sono completamente sola in casa, mia madre sta in giro per il mondo a vivere ed io qui, mio padre, chi lo sa dov'è, si sarà creato un'altra famiglia, avrà dei bambini, una moglie, magari lui è felice. Mamma non mi ha mai parlato di lui, mi ha solo detto che ci ha abbandonato, tuttavia quella che mi sta abbandonando ora è lei.
Finisco la vodka che è rimasta, poi mi alzo da terra barcollante e cerco un vestitino sexy da indossare.
Una volta trovato lo indosso, mi lavo i denti e mi trucco, eyeliner, mascara, rossetto rosso e illuminante, metto i tacchi e mi guardo allo specchio, poi prendo una giacca ed esco di casa.
Accendo una sigaretta, e vado al Night-in, bevo qualche cocktail e un uomo si avvicina <<Hey, piccola, ti va se usciamo da questo posto?>> io annuisco, mi posa una mano sulla schiena e andiamo sulla sua auto, noto subito il seggiolino, ma faccio finta di nulla, <<Alcuni conoscenti mi hanno parlato di te>> io continuo a non dire nulla <<Ti hanno rubato la lingua stasera?>> io alzo le spalle, lui sospira, <<Dimmi solo se preferisci a casa mia o a casa tua>> dico pensando che le intenzioni sue siano quelle di tutti, <<Dimmi solo una cosa, quanti anni hai? Sincera però>> <<Ne ho diciasette>> <<facciamo da me okay?>> lui mette in moto e poi partiamo <<I tuoi genitori?>> <<Mia madre sta facendo il giro del mondo con il suo nuovo fidanzo, mio padre non lo conosco>> <<Fratelli o sorelle?>> <<No>> dico schietta, non capisco perché mi stia facendo tutte queste domande, poi noto che si ferma davanti alla caserma della polizia <<Merda>> dico aprendo la portiera per poter scappare ma l'ha bloccata <<Una persona è venuta da me a parlarmi di te, ti osservava da giorni, è poi mi ha detto che ti vedeva ogni sera li, mezza ubriaca, e ogni sera ti vedeva salire in un auto diversa, con un uomo diverso>> io scoppio a piangere non so più che fare della mia vita <<Hey, piccola stai tranquilla>> cerca di calmarmi mentre io sono in preda al panico <<Come faccio a non piangere? Non ho un soldo, in qualche modo le bollette vanno pagate, mia madre non risponde al telefono, non mi ha chiamata e non mi ha cercata, mi ha lasciato un po' di soldi, però non durano per sempre, poi ho cominciato a bere, fino a esserne dipendente, poi uno, una sera, mi ha chiesto quanto volessi e allora da cosa nasce cosa fin quando non mi sono trovata nella merda senza sapere ne cosa stessi facendo, ne come uscirne, non ho parenti qua.. Non ho nessuno, io-io...>> dico quasi tutto in un fiato, faccio un respiro e lo guardo, mi tolgo la giacca <<Li vedi questi? Eh?>> lui mi guarda e non dice nulla, mi lascia piangere e mi abbraccia finché pian piano mi calmo  <<Ti ho portata qui, perché tu stia al sicuro, denunceremo tua madre ed insieme troveremo una soluzione okay? Adesso cerca di stare tranquilla>> <<Non voglio entrare li dentro>> <<Ti ho portata qui solo per farti capire, adesso, visto che veramente sei sola, ti porto da me, ho già avvisato mia moglie che probabilmente stanotte avremo avuto un ospite>> io annuisco e lo ringrazio di cuore.
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Heyyy ragazzi/e spero la storia vi possa piacere
Domani porterò il 2° capitolo lasciate una stellina per il supporto, non ve ne pentirete 😘

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