➳Capitolo uno

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«Mamma io vado a lavoro!» Urlo dal corridoio.
«Si ma stai attenta tesoro.»

Sarebbe giusto parlare un po' della mia vita da quando sono qui no? Bene allora comincio.

Da quando sono tornata, mia madre, Claudia Henderson, è stata molto amorevole con me. Ho scoperto di non essere figlia unica ma di avere un fratello di quattro anni più piccolo, che era presente la sera che sono scappata con Undi. Mi hanno accolta nella loro casa come se fossi sempre stata lì, finalmente ho una famiglia e non potrei essere più felice di così. È stato difficile ambientarsi all'inizio, specialmente per quanto riguarda il controllo dei miei poteri, ma loro mi hanno aiutata ed ora posso sembrare una normale diciottenne. Ho trovato un lavoro da Scoops Ahoy, una gelateria aperta poco tempo fa con l'apertura del centro commerciale Starcourt. Insieme a me ci sono due ragazzi che venivano nel mio stesso liceo: Steve Harrington e Robin Buckley. Robin è la mia migliore amica, la conosco dal mio primo giorno di liceo e siamo subito andate d'accordo. Il primo, invece, mi attrae molto; solo che ha un atteggiamento da "sono il più figo della scuola ragazze guardatemi": da quando abbiamo finito la scuola però è cambiato tutto. E poi ha dei capelli... Quei bellissimi capelli... Devo ammettere che sono favolosi, vorrei conoscere il segreto per averli così perfetti. Parlando di capelli, i miei sono cresciuti molto da quando sono arrivata, ora sono lunghi fino al mio seno, traguardo incredibile dato che ero quasi completamente rasata. Ho anche un tatuaggio, ma non fatto di mia spontanea volontà. Ogni volta che lo guardo riaffiorano orribili ricordi; è solo un numero, 001, rappresenta i miei poteri e il fatto che sono "speciale". Diciamo che in tanti sanno dei miei poteri: mio fratello Dustin, gli amici di Dustin (Mike, Will e Lucas), Nancy, la sorella di Mike, il fratello maggiore di Will (Jonathan), la madre di Will e Jonathan, l'agente di polizia Hopper e Steve. Sono tanti, si, ma ho dimenticato qualcuno. Qualcuno che considero come una sorella: Undici (sua madre l'ha chiamata Jane ma a lei non importa e vuole farsi chiamare Undici anche da noi). Era con me nei laboratori e ci consolavamo ogni giorno, prima di andarmene le ho promesso che sarei tornata a prenderla, ed è quello che ho fatto. Sono tornata ai laboratori da sola e sono riuscita a farla scappare, mi ha fatto capire che voleva stare da sola e, una notte dopo, conobbe mio fratello e gli altri. Appena conosciuto Mike si è innamorata di lui, e io sono stata la prima a saperlo, dato che ero l'unica di cui si fidava realmente; ora stanno insieme da circa sei mesi.

Tornando a me. Sto andando a lavoro con la macchina che mia madre mi ha comprato appena finito l'esame per la patente. Cambio molte stazioni radio fino a che non sento la mia canzone preferita, Material Girl, e inizio a cantare a squarciagola.

Dopo pochi minuti arrivo allo Starcourt, parcheggio ed entro. Arrivo alla gelateria e mi metto il berretto.
«Giorno Alyssa.» Mi saluta Robin.
«Buongiorno.»
Vado dietro al bancone e inizio a servire i clienti. Dopo poco arriva un gruppo di ventenni, o almeno così immagino dall'aspetto.
«Ahoy ragazzi! Cosa volete?» Chiedo gentilmente.
«Non saprei magari un cono al... bacio?» Uno di loro mi guarda dritto negli occhi, sta palesemente flirtando. «Si, subito.»
Prendo il dosatore e faccio una pallina al gusto bacio, la metto sul cono e lo servo al ragazzo.
«Ecco a te.» Sorrido. Il ragazzo mi ringrazia, paga e va via sconsolato insieme al suo gruppetto.
«Questa mi è piaciuta Lyss.» Robin esce dalla finestra e segna sulla mia lavagna un punto sotto la scritta "you rule". Sto facendo una gara con Steve, chi fa più conquiste vince gelato gratis dall'altro per un mese intero, e, non per vantarmi, ma sto vincendo io.
«Ahoy bellezza, in cosa posso esserti utile?» Steve fa l'occhiolino a una ragazza di colore. «Vorrei solo un cono fragola e limone.»
Lo bidona, come altre cinque ragazze prima di lei, e se ne va. Robin si affaccia di nuovo.
«Questa era la sesta Steve.» Dice la castana, segnando un punto sotto le parole "you suck". «Si so contare Robin.» Risponde lui, leggermente alterato.
«Questo significa che fai schifo.» Continua lei. «Si so anche leggere grazie.»
«E da quando?» Mi aggiungo anche io.
Robin allunga una mano verso di me e io le batto il cinque.
«Oh eddai, ti ci metti anche tu ora, Lyssa?» Mi domanda.
Quel soprannome mi fa impazzire ogni volta: tutti mi chiamano Lyss o Alyssa, ma lui no, è diverso.
«Eh già, mi dispiace ma fai schifo Steve.» «Beh, questo lo vedremo.» «Ah si? E quando? Oh aspetta! Mai.»
Robin segna un punto in entrambe le lavagne, tutti e due sotto "you rule".
«Ma che fai Rob.» Diciamo all'unisono.
«Che c'è, stavate flirtando animatamente.» «Cancellali subito!» Dico io. «Ah e va bene.»
Fa finta di cancellarli, ma io lo noto; che significa ciò? Che piaccio a Steve? No, impossibile.

Passano diverse ore, io ho fatto altre due conquiste mentre Steve nessuna. Un po' mi spiace per lui. Mentre chiudo la serranda della gelateria Steve mi mette una mano sulla spalla.
«Che ne dici di vedere un film insieme?» Mi chiede, non molto sicuro di se stesso.
«Scusa ma non posso, ho promesso di aiutare mia madre con la cena.» Mento, non so perché l'ho fatto. Forse ho paura che qualcosa vada male, forse ho paura che voglia solo portarmi a letto come fa con le altre. Si, ho paura di questo, perché mi piace e non accetterei un suo rifiuto.
Me ne vado insieme a Robin.
«Eddai Lyss, potresti accettare una volta ogni tanto.» Dice lei.
«No Rob, sai che Steve mi piace solo che io non interesso a lui. Lo fa solo perché vuole portarmi a letto, come se io fossi una delle tante. Ma non ci cascherò, no!» Cerco di sembrare sicura di ciò che sto dicendo, soprattutto nell'ultima frase.
«Se lo dici tu.» Non è molto convinta ma a me non importa.
«Io vado, ci vediamo domani.» La saluto con un abbraccio.
Salgo in macchina e accendo la radio; c'è un'altra delle mie canzoni preferite, Should I Stay or Should I Go.

Arrivo a casa dopo una decina di minuti.
«Sono qui!» Grido.
«Tesoro non urlare, ci sento ancora.» Mia madre esce dalla cucina. «Com'è andata oggi?»
«Bene bene, ho servito molti clienti. Dustin?» Le chiedo mentre assaggio ciò che sta cucinando. «Non so dove sia.» «Forse sta cercando di contattare Suzie.» Ipotizzo. «Si, forse hai ragione.»
Vado in camera mia, mi era mancato mio fratello in questo mese che ha passato al campo, e ora va a chiamare la sua ragazza con i suoi amici. Se non torna entro mezzanotte gli farò una ramanzina che ricorderà per il resto della sua vita.

Abbiamo cenato senza mio fratello perché non era ancora tornato. Vado in camera mia a leggere un po', dato che adoro farlo. In laboratorio non ci era permesso, e, da quando sono qui, ho scoperto questa passione.

Sono due ore che leggo, e sono stanchissima quindi decido di andare a dormire. Oggi è stata una lunga giornata.

Ok sto cercando di allungare i capitoli ma non mi convince molto
(Per la parte del cono al bacio mi sono ispirata alla storia di una ragazza, andate a leggerla perché è molto bella; emptyliz )
❣️

I LOVE YOU||STEVE HARRINGTONTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon