17. Cin Cin

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Finn's pov

Non riesco a crederci. Jack non sembrava ubriaco, non lo era. Stava parlando sul serio. In quel momento ho sentito il mio cuore creparsi. Come quando ti cade qualcosa di vetro, e vedi che non si è rotto del tutto, però è rigato. Bene, il mio cuore era rigato. Jack mi ha detto, che per lui, il bacio non era significato nulla. Io, non ero significato nulla.

Vado verso la porta sul retro ed esco dalla casa, ritrovandomi in giardino. Qui la musica si sente più piano, e si ha una perfetta visuale della porta principale. Mi siedo su un muretto e prendo un pacco di sigarette dalla tasca. Era un po che non fumavo, ormai le portavo per abitudine, ma ora ne ho bisogno. Ne accendo una e me la porto alla bocca, alzando lo sguardo verso il cielo. Da piccolo, avevo sempre voluto essere una stella. Stare lassù, invece di stare qui. Molto spesso, volevo sparire. Mio padre, credendo di fare il nostro bene, era molto duro con me e mio fratello e questo ha influenzato il nostro carattere. Per questo mi sono comportato in quel modo con Jack, ma me ne sono pentito.

Abbasso lo sguardo quando sento una voce familiare. Viene dalla porta d'ingresso. Mi giro, e vedo Jack barcollare davanti alla casa, andando chissà dove. So che non dovrei andare da lui, dopo quello che mi ha detto, ma è più forte di me. Mi alzo e vado verso di lui, arrivo giusto in tempo per non farlo cadere a terra, dato che è appena inciampato sul nulla.

«Jack, che stai facendo?!» chiedo

«Vado a casa» dice. Si, è ubriaco

«Casomai al dormitorio. Ma quanto hai bevuto?»

«Poco, mamma» dice ridacchiando «Mi piace quando mi prendi per i fianchi»

Quando mi rendo conto di starlo reggendo ancora, lo aiuto a mettersi in piedi e mi allontano leggermente «Dove sono Millie, Sophia e gli altri?» chiedo

«Non lo so. Per questo stavo andando a casa da solo. Li ho cercati ooooovunque» dice prolungando la o

Sospiro, non posso riaccompagnarlo io. Non posso. Non posso. Non posso. Non posso. Non posso...

Aiuto Jack a reggersi in piedi, e comincio ad andare verso i dormitori. «Se saprai di questo da sobrio, mi ucciderai»

«No Finnie, tu mi piaci»

Il mio cuore perde un battito «Jack, sei ubriaco»

«No, sono Jack» ride «Ma dico sul serio. Tu mi piaci»

Un'altro battito
«Poco fa hai detto il contrario»

«Perché volevo che quella verità fosse la verità ma è una bugia» dice, per poi ridere per ciò che ha detto

Un battito ancora
«Quanto hai bevuto Jack?»

«2 bicchieri... O forse 12»

«12 bicchieri?!»

«Mhhh» si lamenta Jack, tappandosi le orecchie «Sei rumoroso Finnie»

«Non chiamarmi Finnie»

«perché no?»

«perché non sei tu a dirlo»

«Si invece. Guarda: Finnie» dice scandendo l'ultima parola

«Ma non sei in te»

«Sono più in me del solito. Avrei dovuto dirti subito che mi piaci, così tu non avresti baciato quella carota»

«Sadie dici?» rido

«La carota, si»

Rido ed arriviamo ai dormitori, così entro e quando arrivo alla porta di Jack tiro giù la maniglia, ma non si apre. «Hai le chiavi?» chiedo

«No, le ha Jaeden»

Sbuffo e cerco le mie nelle tasche, ma non le trovo. Mi siedo sul pavimento di fronte alla porta «Dovremo aspettare»

Jack non risponde, ma si siede accanto a me, poggiando la testa sulla mia spalla. «Perché hai scelto lei?» chiede dopo svariati minuti di silenzio.

«Non ho mai scelto lei. Ho scelto te» dico. Subito dopo, Jack si addormenta e pochi minuti dopo, faccio lo stesso anch'io.

RAGA 600 PAROLE AMATEMIIIIII
POI CEH CI SONO TROPPE SCENE JSJSNSKD E STO AGGIORNANDO DUE GIORNI DI FILA LOVE MEEEEE

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐏𝐑𝐎𝐎𝐅 [𝐅𝐚𝐜𝐤]Where stories live. Discover now