distrarmi

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Le 8.
Le 8 di mattina.
Ho letteralmente dormito quattordici ore consecutive,senza nemmeno mangiare.Ma non è che abbia tutta questa grande fame,anche se lo stomaco fa un sacco di rumore.

Mi sento letteralmente una schifezza.Da buttare via.Mi sarebbe tanto piaciuto dormire altre venti ore,ma forse è meglio mettere qualcosa sotto i denti.Prima voglio stare ancora nel letto però.

C'è silenzio.Andrea se ne sarà sicuramente andato,meglio così.Mi sento meglio al solo pensiero,magari si è reso conto di aver esagerato e non si farà vedere per mesi.Speriamo sia cosí.

Din don.

Ha veramente suonato il campanello?E io dovró davvero alzarmi dal letto?

Faccio un lungo sospiro.
Prima o poi dovrò riniziare a vivere.

Mi alzo dal letto,e mi fisso un attimo allo specchio.Sono più o meno guardabile.Almeno non sono in pigiama.
Il campanello non ha suonato di nuovo.Quindi non è di certo Federico.
Arrivo alla porta d'ingresso alla porta e mi trovo papà davanti,insieme alla bionda fleshata,che mi osservano preoccupati.
Sono venuti due giorni prima,wow.

«ciao Edo»dice papà,accennando un sorriso.
«ciao» rispondo,facendo segno di entrare.

«ciao bello!» mi saluta Katia dandomi un bacio sulla guancia.
«ciao Katia»
Sforzo un sorriso,e dopo che se ne vanno in cucina,chiudo la porta.
Li seguo,mentre li sento bisbigliare.
«come va?»chiedo «siete venuti prima...»
«si.» risponde papà «non va bene?»

Faccio spallucce «no,no»

Mi sembra solo strano.Di solito vengono due giorni dopo,se proprio devono.Ma non due giorni prima,che gli succede?

«stiamo bene,comunque.Stavi dormendo?»
«s-si»
«si vede»

Beh.

«sempre bello tuo figlio» dice Katia guardando papà.

Sorrido,come se non l'avesse mai detto.
Papà ride «Che hai mangiato ieri sera?»chiede dopo.

Cosí,al sodo.
Papà,non ho mangiato niente ieri sera.Solo un po' di lacrime amare.

Scuoto leggermente la testa «ieri non avevo molta fame...»dico

Si danno delle occhiate,osservandomi dalla testa ai piedi.
Cosa vogliono adesso?

«che c'è?» chiedo,guardando papà.

Papà sospira,sedendosi su una sedia.
«ieri c'era Andrea vero?»
«si,ma che è sto interrogatorio?»
«ti calmi un attimo?» dice con tono fermo.

Sono agitato?
Sono agitato.

Annuisco,appoggiandomi alla cucina,a braccia conserte.Calmiamoci,va bene.

«mi ha detto che ti ha visto molto stanco ieri.Che eri molto nervoso.» dice

Voglio urlare.

«e che gli hai urlato in faccia piangendo e te ne sei filato in camera,verso le sette di sera.»
«quindi?»

Si siede anche Katia.
«quindi lui è convinto che stai soffrendo di nuovo di attacchi di panico»
«che si faccia i cazzi suoi»
«Edoardo» mi riprende

ROMA DI NOTTE- incantava On viuen les histories. Descobreix ara