Capitolo 15

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Mi giro piano cercando di capire come reagire. Ma lui non si scomoda, sta seduto a fissarmi, poi sul suo volto compare un ghigno. "Il tuo amichetto ti ha abbandonato?" resto appoggiata alle sbarre sperando che sia solo un sogno. "Senti non posso farti del male con centinaia di telecamere puntate su di noi, quindi puoi dormire tranquilla." continua, peccato che non ci credo.

"Senti smettila di guardarmi come un gatto smarrito, ma tutti in questa prigione ti volevano fare del male, solo che non sono potuti entrare, io pure non lo nego stare rinchiusi qui per anni, beh ti fa andare un po' fuori." parla con un piccolo sorriso.

"M-mi stai chiedendo scusa?" la mia domanda amalapena esce dalla mia bocca.

"Se così lo vogliamo chiamare" lo guardo soltanto non gli credo. Ma lui si alza e si avvicina a me, ho il fiato corto quando si avvicina a me. "Ho bisogno del tuo aiuto, non ti farò del male." sussurra come per non farsi sentire. Rimango un po' stordita alle sue parole. Non riesco a capire questo ragazzo.

"Senti se non hai capito ultimamente l'unica cosa che ho fatto è stata quella di scusarmi con te." annuisco, è vero ultimamente non mi ha fatto nulla, e mi ha aiutato. Dovrei credergli? Quale aiuto gli serve da me?

Si sdraia nel letto dicendo un lieve buonanotte, mi sono lamentata con cris per nulla, era un ottimo compagno di cella, ora me la sento sarò sveglia tutta la notte...

Mi metto nel letto, ultimamente si muore di freddo, un motivo in più per non dormire. Non riesco a capire questa prigione... Proprio qui dovevo capitare, ma come sempre non decido io, rimango a fissare la parete mentre tremo dal freddo. Sento un corpo vicino a me. "Fa freddo" borbotta Adrian sul mio orecchio faccendomi venire i brividi, rimango immobile, lo vorrei spingere ma nulla, sono come paralizzata sentendo il suo abbraccio. Mi agita ma al tempo stesso mi calma. Mi stringe ancora di più e nasconde il viso sul mio collo. Mi sento il cuore a mille, non credo proprio riuscirò a dormire, ma non credo nemmeno che riuscirò a cacciarlo via da me.

...

Mi sveglio sentendo il letto bagnato, cerco di alzarmi ma sento la presa di Adrian sul mio bacino, alzo la sua mano e sulla tuta arancione di entrambi vedo il rosso... Cavolo il ciclo, quando sto qui non calcolo i tempi. Mi sento andare in ansia, e cerco di alzarmi prima che si svegli lui, ma non ho né lenzuola qua né nulla. Lui si muove per poi toccare la tuta. "Ti sei piscata addosso" dice alzandosi di furia. Arrossisco violentemente, quando lui guarda il tutto, noto che il suo sguardo cambia. Si alza e mi guarda, sorride lievemente assonnato, "Non credevo che avevi il ciclo, sembri piccolina." dice ridacchiando. Non amo parlare di certe cose con i ragazzi infatti mi ritrovo appoggiata alla parete senza dire nulla." Tranquilla mo se la vedono loro." Annuisco vedendo i poliziotti entrare.

... Hanno sistemato tutto loro, lenzuola e mi hanno prestato gli assorbenti, solo che provo molto disagio cambiare l'assorbente davanti ad Adrian. Mi sento I dolori alla pancia, quindi mi metto sul letto seduta a tenermi la pancia. "Ti fa molto male?" lo sento chiedere da sopra, il suo sguardo è puntato alla parete pensieroso.

"No" mormoro, ma lui scende e si siede vicino a me. Mi prende con forza direi e mi fa sedere sulle sue gambe. "Sei molto timida sai?" dice poggiando il naso sul mio collo, sento il respiro pesante, perché ha preso confidenza senza che io glielo dia? Ma la cosa più strana è perché io non riesco a liberarmi, mi sento bene, sento il cuore con un senso di pienezza battere più forte e non saprei nemmeno come spiegarlo. La sua mano si sposta dai miei fianchi alla pancia, lo accarezza piano mentre parte con dei piccoli baci sul collo. Non riesco più a capirci nulla, mentre il cuore impazzisce il mio cervello me lo fa allontanare di scatto.

Vedo il suo volto, sembra confuso. Il mio respiro è troppo pesante e non riesco nemmeno a parlare, ma lui sorride. "Troppo affrettato, volevo solo aiutarti." dice alzando le spalle.

"Non mi serve il tuo aiuto." Dopo questa frase vedo il suo volto che cambia, niente più sorriso.

"Sei troppo acida, volevo solo andare d'accordo con te visto che passeremo tempo insieme rinchiusi qua." Lo guardo, mentre lui mi fissa negli occhi distolgo lo sguardo.

"Non ho bisogno di amicizie qui." lo guardo trovo.

"Tra noi due non ci sarà mai un amicizia." noto di nuovo il suo gighno

"Meglio mettere in chiaro le cose." rispondo di rimando, lui scoppia a ridere mandandomi in confusione. Ma lascio stare, mentre lui sembra divertito, io ho solo bisogno di dormire.

Spazio me
Sorpresa ❤️🌹

La seduzione del criminale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora