CHAPTER FOUR

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DON'T ASK ME TO STAY

DON'T ASK ME TO STAY

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ASGARD



 «Sto per vomitare» mugolò Loki, mettendosi prontamente una mano davanti alla bocca per trattenere un conato, pallido in viso come un cadavere e con le gambe molli, si allontanò verso il Bifrost, sporgendosi di qualche grado.

«Pappamolle» commentò Bruunhilde, saltando giù dalla zampa di Tessarion, facile parlare, per lei, che era abituata ad esseri viventi con le ali, ma viaggiare sul dorso di un drago non era certo affar semplice, era scostante nel volo, turbolenze varie non facevano altro che spostarlo da destra a sinistra, per non parlare quando scostava qualche rimasuglio di asteroide, un vero dramma.

«Grazie» la voce di Thor distrasse Calliope da quella scena divertente, mentre Bruunhilde prendeva in giro Loki per il suo male, la sua testa scattò verso l'uomo, che stava in piedi con le braccia conserte – palese segno di chiusura, come se quelle braccia potessero proteggerlo dalle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare in ogni caso – Calliope corrugò la fronte.

«Non sono venuta per te»

«Lo so, ma ti ringrazio lo stesso, come sempre salvi la pelle a tutti quanti» Thor sciolse il suo tono di voce, rendendolo un po' più soave rispetto a quando parlava di normale, ed era soltanto un danno collaterale dell'avere Calliope di nuovo così vicina, davanti a lui, in carne ed ossa.

«Stai cercando di addolcirmi?» digrignò i denti lei, avvicinandosi di poco a colui che era stato per tanto tempo oggetto di desiderio, fonte di felicità e tutt'ora, in quel momento, sotto lo sguardo vigile di Tessarion, sentiva che, per quanto odiasse ammetterlo persino a sé stessa, niente era cambiato.

Thor era rimasto sepolto nel suo cuore sotto strati di finto menefreghismo, finto rancore – non avrebbe potuto odiarlo nemmeno provandoci – che per anni avevano alimentato la sua voglia di fargliela pagare, ma nel presente avrebbe soltanto voluto scomparire fra le sue braccia, passare di nuovo le dita tra i suoi capelli e affogare in quegli occhi liquidi.

«No, non lo farei mai, ma non posso negare certo che senza di te ci saremmo fatti ammazzare. Non sapevo nemmeno che saresti venuta, Bruunhilde e Loki hanno fatto tutti da soli»

«Mi stupisce che Loki abbia dato il suo consenso – Calliope alzò un sopracciglio inquisitoria – ma immagino che a mali estremi, estremi rimedi»

Thor abbassò la testa, ridacchiando «Immagino di sì, se c'è una cosa a cui tiene più del potere è la sua pelle»

e quella risata, Calliope voleva piangere, lì su due piedi, far crollare tutti i suoi muri che aveva fatto fatica a costruire, ma aveva troppa paura di farlo, di mostrarsi debole e vulnerabile, davanti a quello che era la sua luna e le sue stelle.

𝐌𝐘 𝐁𝐋𝐎𝐎𝐃, thor odinsonWhere stories live. Discover now