Prologo

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Erano gli inizi di luglio, quando Celeste, tentava l'esame di ammissione all'università si medicina e chirurgia. Mirava al "San Raffaele" di Milano, la facoltà migliore do tutta Italia, ovviamente optando per un piano B, mettendo come seconda opzione l' "Alma Master Studiorum" di Bologna, nonostante tutto era la più vicina a casa e comunque rientrava Benz top 10 delle università migliori.
È una ragazza ambiziosa,  celeste, nonostante avesse passato da poco l'esame di maturità, lei non perse tempo a tentare l'ammissione all'università; ora che sua sorella Iris è stata pazza come makeup artist, per un cantante in erba, fuori paese, lei non poteva essere da meno. Era competitiva oltre che ambiziosa, non le importa chi sia il soggetto, lei deve sempre essere migliore.
Le domande, nonostante tutto, non sembrarono così difficili, riuscì a consegnare il test in largo anticipo, in maniera tale di poter uscire da quella stanza, piena di numerosi ragazzi pieni di speranza, al contrario di lei. Sapeva per certo che le Sue risposte fossero corrette, grazie all'istituto tecnico in cui studiò, dove le ore do teoria erano pesanti quanto quelle di un liceo, e i laboratori piuttosto all'avanguardia.
Il clima caldo le si sbatté in faccia come aprì le porte, non le dava fastidio, ha sempre prediletto il caldo poroso al freddo.
Il treno quel giorno passava n nel tardo pomeriggio, per tornare nel suo paesino sperduto, doveva aspettare un minimo di cinque ore. Ne approfittò per fare una passeggiata a piedi, nella parte antica di Bologna, soprattutto per rinfrescarsi le idee.
Cosa avrebbe fatto nel suo futuro? Avrebbe voluto continuare nell'ambito dell'equitazione, ma il posto di lavoro come istruttore non era mai assicurato al 100%, e per sbarcare nel mondo dei concorsi tipici, almeno che tu non sia ricco sfondato, non hai possibilità.
Medicina sembrava l'opzione migliore per garantirsi una vita stabile, e non far preoccupare i genitori.
In una via sconosciuta, da un piccolo edificio,  usciva della musica pop del ritmo allettante,  Celeste non poté resistere dal dare una sbirciata al suo interno, dove dei ballerini stavano imparando una coreografia.
La danza, la sua seconda passione, ai tempi delle medie, e della prima superiore, aveva creato un canale YouTube, dice pubblicava vlog e imitava coreografie di cantanti e ballerini famosi, e gruppi kpop, le quali coreografie erano alquanto intense. Smise all'inizio della prima superiore, per i commenti negativi che riscuoteva, anche se non è che le importassero tanto, e per la mancanza di tempo.
«Non lo sai che è scortese, spiare la gente dalla finestra?»
Una voce sveglia Celeste dai suoi ricordi,  facendola sussultare.
Difronte a lei c'era la ragazza più bella che avesse mai visto, a suo parere, lunghi capelli color fragola, con un cenno di ricrescita nera, e fisico che pareva scolpito nel marmo, messo in risalto da un paio di pantaloni miliari a vita bassa, degli anfibi neri e un crop-top attillato del medesimo colore. Gli occhi, di un banale nocciola,  te li sentivi penetrare nel profondo.
«io... » Celeste sembrava aver perso la facoltà di parlare, non era mai stata brava a comunicare. «mi spiace» finì per dire, le sembrava la cosa più sensata in quel momento, a suo avviso, imbarazzante. Questo deve ridare leggermente la sconosciuta.
«Non ti preoccupare, è anche colpa nostra che teniamo la musica troppo alta. Sono Sofia Luce, comunque» la sconosciuta tese la mano verso di lei.
«Celeste Roccati» non solo era carina, agli occhi di Celeste, ma anche gentile.
«Ti va di entrare? Da come fissavi i ballerini, ti deve piacere molto ballare»
"Era così evidente?" Pensò Celeste.
Non le sembrava una cattiva idea, aveva ancora un bel po'di ore prima che passasse il treno. Annuì leggermente, quanto basta perché Sofia lo notasse.
«L'entrata è da questa parte» le due ragazze entrarono nella sala da ballo, l'odore di sudore e la sensazione di adrenalina che si percepiva, le fecericordare le ora passate chiusa in camera a provare la coreografia che avrebbe pubblicato.
«Ehi Sof, alla buon'ora!» un ragazzo esile le accoglie maldido di sudore, e occhi talmente chiari da risultare inquietanti «non mi presenti la tua amica?» sorrise sornione alla vista della ragazza sconosciuta.
«Lei in Celeste» si volta verso di lei «non cadere nella sua trappola, è perennemente in tempesta ormonale» alla sua descrizione, lui mima un colpo al cuore.
«Così ferisci il mio povero cuore»
Celeste sorrise lievemente e prese la mano a Luca, il quale la guardò stranito.
«Piacere» lui buttò la testa indietro, scoppiando in una fragorosa risata, lasciando la ragazza con un enorme punto interrogativo.
«Ma dove l'hai trovata una così educata?» capendo poi il motivo, Celeste tolse subito la mano.
«Davanti alla finestra che vi fissava, l'ho trovata» rispose Sofia, provocando alla povera ragazza una vampata di calore.
«Oh adesso ho capito! Dimmi un po', ti va di ballare, bellezza?» chiede Luca ammiccante, Celeste guarda Sofia, la quale la ricambia con tono speranzoso, annuisce inconsapevolmente. «Fantastico! Sofia, metto il brano
"Ovviamente, Celeste mettiti pure al centro, noi andiamo alla console"
Celeste fece come le era stato detto, e tutti i ballerini si spostarono tutti contro i muri, la ragazza si chiuse come un riccio agli sguardi scherni delle persone. Era timida, ma era anche estremamente competitiva, Celeste. Questa sua qualità la portò ad alzare lo sguardo nonostante la paura dei pregiudizi, di non essere all'altezza della sfida.
Partirono i bassi della canzone, e una voce che dice: "My anaconda don't. My anaconda don't".
Sgranò gli occhi per lo stupore, la canzone era Anaconda di Nicki Minaj, la musica parte subito in modo provocante e sbarazzina, in netto contrasto con il carattere di Celeste. Non l'aveva mai ballata in vita sua, ma grazie alla miriade di volte che l'ha ascoltata sapeva perfettamente ogni tempo, ogni battuta, ogni cambio di ritmo, qualcosa avrebbe potuto comunque fare.
Eccitazione. Pensò. Sii provocante. Sexy. Muovi il bacino. Pensò a tutto questo, e il testo partì.
Al suono della campanella Celeste si stirò le braccia come appena sveglia e iniziò a fare movimenti più fluidi possibili. Avanzò  ritmicamente in avanti con passi alti e ben distesi.
"Big dope dealer money, he was getting'some coins". Sfregò le dita della mano tra loro per il sibolo dei soldi, per poi piegarsi accovacciata e saltellando sul posto alla variazione del ritmo. Guardatemi.
"But the way, what he says?" Cammina Trotterellando per la stanza passando davanti ai ballerini, e guardandoli uno ad uno sfidandoli, agitando con foga le braccia. Cercò Sofia Luce tra la folla, trovandola appoggiata con la schiena contro lo specchio.
"And he telling me it's real, that he love my sex appeal 
Say he don't like em boney, he want something he can grab 
So I pulled up in the Jag, and I hit em with the jab like dun d d dun d d dun.." va da lei, dandole le spalle va verso di lei e si piega, si picchietta il sedere con fare provocante, con la coda dell'occhio notò il ghigno compiaciuto della ragazza, e poi se ne andò, tornando al centro della pista e facendo una spaccata e sporgendosi in avanti con il busto. Provocali. Li guardo dal basso e si portò un dito al labbro provocando fervore.
La musica si blocca e Celeste si siede per terra massaggiandosi le gambe, era da tanto che non provava la spaccata, e farla così di getto non è stata la miore delle idee.
«Non ti facevo così brava» dice Sofia con un sorriso bloccato tra l'intrigante e lo sfidante.
«per muovere un culo e agitare le mani mentre cammini? Non mi sembra difficile.» Con questo commento, Celeste rompe l'idea di ragazza pura e ingenua che si era fatta  Sofia, la quale l'aiuta a rialzarsi.
«Ah, pure sboccata la ragazza. I like it.» Sofia corre a prendere un pennarello e scrive qualcosa sul braccio di lei. «Questo è il mio numero, non so quali sono i tuoi piani, ma spero tornerai, sei veramente brava» Dice Sofia sinceramente, l'aveva colpita sopratutto il suo sguardo, il quale riusciva a parlare, a interpretare, la canzone, oltre ai passi.
Celeste uscì da quella scuola di danza con un sorriso sulle labbra, non sapeva cosa avrebbe fatto nella sua vita, ma era sicura che sarebbe tornata in quella palestra.
In treno ripensò a quella ragazza dai capelli rosa, che tanto l'aveva colpita, riguardò il suo braccio più attentamente, scoprendo un nuovo particolare oltre al suo numero, il quale provocò un pensiero di spensieratezza alla ragazza.
"Ti va di uscire insieme, solo io e te?;)"

My sister's BoydriendHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin