2. Midnight laugh

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Si era scoperto poi che Robbi era veramente per metà italiano, il suo nome completo era Roberto, e aveva passato metà della cena ad insultare la pasta al pomodoro di Lea, dicendo che non era così che andava fatta e che quel piatto sapeva di ketchup. Harry non lo sapeva se quello era il modo giusto di cucinare una semplicissima pasta al pomodoro, ma aveva finito il suo piatto ancor prima che tutti gli altri fossero stati serviti, poi aveva aspettato a fare il bis finché la pentola non era stata abbastanza lontana da Lea, in modo da non doverle rendere conto di nulla, o ancor meno sentirsi obbligato a farle i complimenti mentre si riempiva il piatto; non ne aveva alcuna intenzione, era una pasta come tante altre, ma Harry aveva una fame da lupi, si sarebbe mangiato anche il tavolo.
Era strana quella fame, sapeva di frenesia, non mangiava così tanto a casa sua; probabilmente il suo corpo aveva una specie di paura di rimanere a secco perché con Eddie e Tommy si era abituato a dover lottare per il cibo. Ma con Lea questo non era necessario, aveva proprio il fare da donna, di quel tipo di donna in grado di prendersi cura di dieci persone insieme senza mai deludere nessuno, Harry era incantato dalla sua perfezione, sembrava non mancarle nulla.

"Cucina tu per otto persone, senza sapere a che ora si faranno vive!" aveva sbraitato Tommy in faccia a Robbi, che aveva alzato le mani in segno di resa, per specificare che il suo era uno scherzo, ma al suo compagno di stanza dell'università non poteva sfuggire che c'era un pizzico di verità nella sua critica: conosceva bene l'orgoglio italiano del ragazzo. Lea d'altro canto aveva le premure di una donna, ma l'attitudine allo scherzo dell'uomo: Harry non sapeva se il suo fosse un banale stereotipo, ma nella sua poca esperienza, il tratto che aveva sempre delineato meglio le sue amiche donne era l'eccessiva suscettibilità e l'incapacità di prendere uno scherzo per quello che era. Ecco, Lea era diversa: non avrebbe mai lasciato ad un battibecco, il potere di toglierle il sorriso... quel sorriso stupendo.

"In effetti... col tuo piatto, Robbi, avevo finito il sugo... sai ho dovuto aggiustarmi, non abbiamo ancora fatto la spesa" aveva dichiarato ridendo sotto i baffi, mentre inforcava la prima penna dal piatto, perché prima di cominciare si era preoccupata di servire tutte le altre persone della tavolata; Robbi dall'altro lato del tavolo era sbiancato, all'idea che nel suo piatto ci potesse essere veramente del ketchup al posto del sugo al pomodoro, come lo faceva sua nonna Tina.

Finito di cenare nessuno dei ragazzi si era preso la briga di sparecchiare, o lavare il proprio piatto, Robbi si era scaraventato sul divano rattoppato, davanti al televisore a schermo piatto che aveva portato lui stesso per giocare alla play-station, Eddie non si era fatto pregare e Mike aveva tentennato un po' sul posto, e poi li aveva seguiti a ruota. Quando Tommy si era avvicinato per lasciare un bacio in bocca a Lea, anche Harry si era alzato con il solito passo trascinato del dopo pasto e aveva raggiunto la sua camera in tavernetta, con la valigia in spalla come quando era arrivato.

Se fino a quel momento tutto era andato relativamente bene, senza complicazioni serie, tutti i suoi problemi erano proprio dietro quella porta di legno, in agguato. Il resto degli abitanti della casa non aveva aspettato le undici di sera per farsi un giro nella propria stanza, solo Harry sembrava fregarsene di avere le valigie sparse per l'ingresso e aveva rimandato quel momento, fino al dopo cena. All'inizio l'odore di muffa scendendo verso la tavernetta sembrava normale considerato che era il luogo più buio della casa, ma poi quando la brandina aveva cigolato, e metà del materasso anche con uno sguardo veloce al buio, era palesemente ammuffito, era stato chiaro che lì dentro non avrebbe mai potuto dormire. Non ci erano entrati di recente, Tommy e i suoi genitori, doveva essere esploso un tubo dalle parti della cucina, che aveva scrostato il muro, e fatto ammuffire il materasso.

Harry Styles | Girl crushWhere stories live. Discover now