Chi cavolo è quella?

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External POV.

"Chi cavolo è quella?" Chiese Jackson guardando la rossa saltellare via.

I tre ragazzi erano andati a casa Stilinski per recuperare Stiles e Scott per ordine di Derek, avevano in programma un allenamento e il moro non aveva intenzione di accettare un'altra assenza ingiustificata.

Si erano aspettati di dover bussare fino a buttare giù porta o di dover entrare dalla finestra e caricarsi i due idioti sulle spalle e trascinarli fino alla riserva. Si erano aspettati di dover affrontare lo strozzalupo o il sorbo dell'uccellatori, perfino di dover prendere in ostaggio Stiles per convincere Scott a seguirli.

Tutto era lecito pur di non doversi sorbire la strigliata di Derek.

Di certo non si aspettavano che ad aprire la porta forse una giovane ragazza dai ricci capelli rossi coperta solo da una vecchia camicia a scacchi, scalza e con i capelli spettinati, in un primo momento avevano pensato che fosse Lydia, ma si resero immediatamente resi conto che non era lei, l'unica cosa che accomunava le due ragazze erano i capelli rossi e la pelle chiara.

La ragazza di fronte a loro era molto più bassa e magra della rossa che conoscevano, aveva gli occhi chiari il viso tempestato di lentiggini. Un altro tratto che l'accomunava a Lydia era che erano entrambe bellissime, ma se la Martin era ben consapevole delle sua bellezza e faceva di tutto per accentuarla, la ragazza di fronte a loro sembrava non aver mai visto un solo cosmetico in tutta la sua vita.

Da come si muoveva e da come parlava, sembrava una fatina dispettosa. L'odore che emanava sembrava umano ma proprio come quello di Lydia sembrava nascondere qualcos'altro sotto la superficie.

La tempestarono di domande, cercando di capire se in qualche assurdo modo, potevano aver addirittura sbagliato casa.

Ma l'interno era lo stesso che avevano visto decine di volte, per tutta la casa c'era l'odore di Stiles e dello sceriffo. Dalla stanza del ragazzo proveniva il battito del giovane padrone di casa, potevano sentirlo chiaramente. Come potevano sentire il battito di una terza persona in soggiorno, una persona addormentata, da cui proveniva un odore non del tutto umano, ma abbastanza da ingannarli, probabilmente perché tutti e tre era troppo presi dalla giovane.

Tutti continuavano a farsi la stessa domanda.

Come aveva fatto Stiles Stilinski, lo sfigato, iperattivo, Stiles Stilinski, ad abbordare una ragazza come quella?

Quando poi la ragazza salutò con entusiasmo Scott le domande aumentarono a dismisura.

Ma queste domande vennero messe da parte quando la fatina dispettosa dimostrò conoscere troppe cose per essere una semplice umana.

Che il figlio dello sceriffo avesse vuotato il sacco in cambio della perdita della verginità?

Ma il ragazzo sembrava confuso quanto loro.

In più ogni volta che si presentavano, la ragazza sembrava riconoscerli, anche se loro non avevano idea di chi fosse lei, che li avesse spiati tutti?

Dopo averli sconvolti perbene se ne andò dicendo che avrebbe preparato dei dolcetti.

I ragazzi non sapevano che fare, dovevano portare Stilinski e McCall da Derek per l'allenamento, ma non potevano andarsene lasciando quella ragazza libera di combinare chissà che cosa.

Aveva detto di essere arrivata da 4 ore, ma come potevano esserne certi? Avevano trascorso tutta l'estate senza nessuna minaccia, forse era quella ragazza dall'aria così innocente e inoffensiva a essere il prossimo nemico.

Infondo tutti avevano visto Allison, una dolcissima ragazza trasformarsi in una spietata cacciatrice, sotto l'influenza della zia e del nonno.

E la bella e seducente Lydia? Vagava di notte nei boschi in trance, aveva aiutato Peter a tornare in vita ed era anche capace di far sanguinare le loro orecchie quando urlava.

Magari si sarebe rivelata essere solo una nuova compagna di scuola ma conosceva troppe cose per essere solo quello.

Non potevano fidarsi di un bel faccino, dovevano tenerla d'occhio, Derek avrebbe capito. Meglio perdere un allenamento piuttosto che ignorare una possibile minaccia.

Il primo passo era interrogare Stiles e Scott che sembravano conoscerla molto bene.

"Si chiama Astra" disse Scott guardandolo come se il biondo avesse fatto la domanda più stupida del mondo.

"Questo l'ho capito. Voglio sapere chi è e che cavolo ci fa qui!" urlò puntandogli il dito contro.

"Ci vive" disse semplicemente Stiles mostrando una foto sulla scrivania.

La foto ritraeva due fratellini, uno era Stiles di circa 10 anni e una ragazzina poco più alta dai capelli rossi, corti che indossava una camicia a scacchi larga e un paio di jeans corti. Abbracciava da dietro il bambino dai capelli rasati, le braccia attorno al collo e la testa appoggiata su quella del più piccolo.

I due nella foto mostravano lo stesso sorriso radioso e la stessa aria allegra e un po' dispettosa.

Somigliava in modo incredibile alla ragazza che li aveva accolti.

Nella foto sembrava avere circa dodici anni, quindi ora doveva averne diciotto o diciannove. Però questo non la scagionava il fatto che fossero parenti non aveva mai fermato le minacce precedenti.

"Ehi, somiglia a una bambina che conoscevo" sussurrò Isaac prendendo in mano la foto e osservando bene la ragazzina. "Ogni tanto veniva a casa mia, era gentile ma se non sbaglio aveva un nome diverso"

"Io chiamo Derek" sussurrò Jackson non volevano essere sentiti dai due ragazzi.

Chiamò l'alfa sperando che rispondesse, preferibilmente non con ringhi e insulti.

"Dove diavolo siete finiti, brutti idioti?" ringhiò il moro a mo' di risposta, facendo svanire le speranze dei suoi beta.

"Abbiamo avuto un problema" cercò di spiegare il biondo.

"Non importa prendete quei due imbecilli e venite qui!" ringhiò l'alfa, riattaccando.

Non potevano vedere Derek ma non era difficile immaginarselo, le folte sopracciglia aggrottate, gli occhi rossi e le zanne.

Più tempo avrebbero perso, peggiore sarebbe stato l'allenamento.

Avrebbe passato ore a spezzargli le ossa, mentre Stiles si faceva insegnare dal signor Argent come difendersi senza dover usare una pistola o un coltello.

Non restava che dire ad Astra che dovevano andarsene. Magari avrebbero potuto portarla da Derek forse lui sarebbe riuscito a capirci qualcosa.

I cinque ragazzi scesero in cucina, in soggiorno c'era un ragazzo profondamente addormentato ma tutti lo ignorarono, come aveva promesso la rossa stava preparanzo un dolce, dallo stampo che aveva preparato, sembrava una ciambella.

"Ehi, noi dobbiamo andarcene" disse Jackson sfrontato come al solito.

"D'accordo, cercate di non cacciarvi nei guai" rispose la rossa non sembrava intenzionata a seguirli di sua spontanea volontà, apparentemente era completamente concentrata nella preparazione del dolce, il trio sospettava invece che sapesse delle loro intenzioni e che la sua fosse tutta una farsa.

Magari li avrebbe seguiti e li avrebbe spiati di nascosto mentre si allenavano.

"Ah, ragazzi?" Li richiamò.

"Non pensate di essere salvi, quando tornate voglio una spiegazione" disse puntandogli contro il cucchiaio di legno, non sembrava per niente minacciosa.

Sembrava un po' buffa.

Madness or courage?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora