𝗊𝗎𝖺𝗍𝗍𝗋𝗈 ❙ 𝗸𝗶𝗺 𝘁𝗮𝗲𝗵𝘆𝘂𝗻𝗴

5.3K 390 177
                                    

Il giorno dopo, Jungkook e Jimin erano seduti da soli ad un tavolo in mensa, come sempre, in fondo.

Jimin mangiava, mentre Jungkook disegnava il progetto per lo spara-ragnatele, mentre ogni tanto prendeva una forchettata di spaghetti.

-guarda chi sta entrando- gli fece poi segno il biondo, facendo sì che Jungkook alzasse la testa per guardare le porte della mensa, dalle quali Taehyung e la sua comitiva stavano facendo il loro ingresso.

-quanto è bello- sospirarono entrambi, poggiando il capo su una mano ed osservando il ragazzo dai capelli rossi.

Jungkook amava il suo modo di vestire, indossava sempre vestiti intonati al suo colore di capelli, infatti quel giorno vestiva con un pantalone largo rosso, ai lati del quale c'erano due strisce nere con impresso più volte, uno sotto l'altro, il simbolo della marca, al di sotto di questi si intravedevano i calzini bianchi con cuori rossi, e alcune ciocche di capelli erano legati in un codino, ma la ciliegina sulla torta era l'enorme felpa oversize che si arricciava ai polsi perché troppo lunga e con impresso sul davanti lo stemma di Spider-man.

-Gguk, ha un felpa di Spider-man!- esclamò poi Jimin, risvegliandolo dallo stato di trance in cui era caduto.

-wow, sai vedere- rispose sarcastico il moro, tornandosene a concentrarsi sul progetto e distogliendo l'attenzione da Taehyung.

In effetti gli dava fastidio che Taehyung non l'avesse mai realmente notato, probabilmente perché era troppo preso dal supereroe ragno che faceva breccia nel cuore di qualsiasi ragazza newyorkese, o forse perché lo trovava strano come tutti i compagni di scuola.
Infondo, la sua sicurezza si faceva vedere solo quando era il suo viso a scomparire dietro la sua maschera, ma infondo Spider-Man era Jungkook; c'era un po' di lui in Spider-Man e un po' di Spider-Man in Jungkook.
Ma non mentirebbe se dicesse che accetterebbe di fidanzarsi con Taehyung se, nelle vesti del suo alter ego, ne avesse mai l'occasione. O almeno, ci avrebbe pensato al momento, se mai fosse successo qualcosa di simile.

-figo, cos'è?- chiese di punto in bianco una voce alle sue spalle che fece sussultare Jungkook, che chiuse in un batter d'occhio il taquino.

Si voltò poi, incontrando lo sguardo di una ragazza, che sinceramente non aveva mai visto.
-ti fai mai gli affari tuoi?- chiese infastidito e con un tono provocatorio.

-non è carino rispondere alle domande con altre domande- ribatté lei, sedendosi dall'altro lato del tavolo, di fronte a lui e Jimin.

-questo è il tavolo degli sfigati, eh?- domandò ridacchiando e Jimin annuì, alzando le spalle.
-è il posto adatto a me, allora- rise nuovamente, trascinando con sé anche gli altri due.
-be', avete dei nomi o dovrei chiamarvi sfigato uno e sfigato due?-

-Park Jimin, sfigato tre- rispose il biondo, accennando un mezzo sorriso, ricambiato dalla simpatica ragazza che cercava di attaccare bottone.

-Jeon Jungkook- rispose poi il moro.

-Linda Addison Penelope Collins- esclamò poi lei, porgendo entrambe le mani ai ragazzi, in una sottospecie di riverenza, perché gliele stringessero.
-chiamatemi come vi pare-

Cominciarono così a conversare animamente e conoscendosi, e chissà, forse Jimin e Jungkook non sarebbero stati più un duo.

----

Era riuscito a salvare la cabina dell'ascensore per il rotto della cuffia, e ora gli sarebbe toccato scendere all'interno del vano per tirare fuori l persona bloccata all'interno attraverso lo sportello sul soffitto.

-appena apro lo sportello, allunga le mani verso l'alto, non aver paura!- aveva esclamato, calandosi nella tromba.

A testa in giù aprì lo sportello ed allungò le mani perché la persona all'interno le afferrasse, e così successe.

Non appena le sue mani toccarono quelle di colui che aveva capito essere un ragazzo, la regnatele cominciarono a spezzarsi e non ci volle molto perché l'ascensore cadesse.

Jungkook percepì il corpo del ragazzo tremare, mentre lo stringeva a sé.
-va tutto bene adesso- gli sussurrò, ma quando il ragazzo alzò la testa per guardarlo con gli occhi pieni di lacrime, il cuore di Jungkook perse un battito.

-grazie, Spider-Man!- aveva detto quest'ultimo, abbracciandolo più stretto, mentre il supereroe ancora cercava di realizzare la situazione.

-di nulla, Taehyung...- sussurrò poi, e il rosso alzò il capo borbottando un "eh?".
-oh, intendo...- cercò di correggersi, cominciando a risalire il vano dell'ascensore, ormai precipitato al suolo.
-è il mio dovere- proseguì, guardandolo negli occhi, nonostante lui non potesse vedere i suoi.

-mi hai salvato la vita,...- bisbigliò Taehyung, guardandolo dritto in viso.
-...Jungkook-

Jungkook?

-Jungkook! La mensa è vuota, ti vuoi svegliare?!-

Il povero Jungkook alzò la testa di scatto, e con la vista annebbiata dal sonno si guardò intorno, non vedendo altro se non Jimin, Linda Penelope o quel che era, e tutti i tavoli vuoti della mensa.

-mi stai dicendo che è stato un sogno?!- sbottò alzandosi in piedi.

-ti sto dicendo che tra poco inizieranno le lezioni, idiota!-

author's note
lo so, è inutile, ciao

questa dovrebbe essere Lin, Linda, Penny, Addy, devo ancora decidere

Oops! Ang larawang ito ay hindi sumusunod sa aming mga alituntunin sa nilalaman. Upang magpatuloy sa pag-publish, subukan itong alisin o mag-upload ng bago.

questa dovrebbe essere Lin, Linda, Penny, Addy, devo ancora decidere.

𝘀𝗽𝗶𝗱𝗲𝗿-𝗺𝗮𝗻 ; kv ✓Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon